ambiente energia

Accordo raggiunto fra Cina e UE per dazi sui pannelli fotovoltaici

Il prezzo minimo dei pannelli esportati dalla Cina sarà pari a 56 centesimi di euro/Watt

Il commissario europeo al commercio, Karel De Gucht, ha annunciato a fine luglio 2013 il raggiungimento di un accordo tra UE e Cina sui dazi antidumping legati all’esportazione in Europa di pannelli solari, moduli, celle e wafer di aziende produttrici cinesi.

L’atteso accordo, che coinvolge circa 90 produttori cinesi, prevede livelli di prezzo minimi, “price undertaking”, che i produttori cinesi si sono impegnati a rispettare. In pratica non saranno fissati prezzi specifici ma una soglia al di sotto della quale i produttori cinesi non scenderanno. Nel mese di  giugno Bruxelles aveva imposto una tariffa anti-dumping  dell’11,8% che se non fosse stato raggiunto l’accordo sarebbe passata lo scorso 6 agosto al 47,6%. La possibilità di istituire prezzi minimi è prevista dai regolamenti dell’Unione Europea e le aziende che rispetteranno queste soglie non saranno colpite dai dazi antidumping.

La Commissione Europea si è impegnata a monitorare il rispetto di questo accordo.
Il prezzo minimo dei pannelli esportati dalla Cina sarà pari a 56 centesimi di euro/Watt. La Cina in questo modo potrà esportare in Europa fino a 7 gigawatts all’anno senza subire dazi.