normativa e legislazione tecnica

Acustica negli ambienti interni: disponibile la nuova UNI 11532-1:2018

In vigore la norma per le “Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati – Metodi di progettazione e tecniche di valutazione”

Le caratteristiche acustiche di un ambiente risultano fondamentali per definire un adeguato livello di comunicazione e di comfort, in particolare per alcune destinazioni d’uso, quali aule scolastiche e sale conferenze, l’intelligibilità del parlato appare un’esigenza di primaria importanza. Ciononostante anche in tali contesti siamo consciamente o inconsciamente esposti a stimoli uditivi, grazie alla ricettività continua dell’orecchio umano che percepisce anche segnali non voluti come ad esempio il rumore.

Anche per altre tipologie di ambienti, quali ristoranti, mense, spazi comuni, palestre e uffici, è comunque possibile e necessario intervenire controllandone la qualità acustica allo scopo di renderli più accoglienti e funzionali .

Proprio dall’esigenza di fornire gli strumenti di base per la valutazione previsionale della qualità acustica interna di ambienti, diversi dalle grandi sale, dai teatri, dai luoghi di culto e dai palasport che necessitano invece di un’approfondita progettazione acustica, nasce la norma UNI 11532-1 realizzata dalla commissione Acustica e vibrazioni.

In relazione alle destinazioni d’uso in analisi, sono indicati, per ogni descrittore, gli obiettivi da raggiungere, i metodi di previsione, ed in fine i metodi di verifica da utilizzare per appurarne la conformità.

La norma descrive gli aspetti generali comuni a tutti i settori di applicazione elencati al suo interno. In particolare definisce i descrittori che rappresentano la qualità acustica di un ambiente, indicandone i valori di riferimento in relazione alla destinazione d’uso dell’ambiente stesso.

Il documento si applica agli ambienti con diverse destinazioni d’uso nei seguenti settori:

  1. settore scolastico – comunicativo/collettivo – collettivo – piccole sale conferenze e/o polifunzionali;
  2. settore sanitario;
  3. settore ristorazione;
  4. settore terziario;
  5. settore sportivo;
  6. settore museale – fieristico – espositivo.

Di conseguenza non si applica a grandi sale e teatri, inclusi luoghi di culto; alle sale di registrazione, di regia e di missaggio audiovisivo; alla valutazione dell’esposizione professionale a rumore, per la quale si rimanda alle specifiche norme UNI di settore.