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ANIE Confindustria: export 2016 in frenata rispetto al 2015 (-0,2%), ma sempre strategico per l’industria italiana delle tecnologie

Per il 2017 sono previste 27 iniziative per promuovere le aziende elettrotecniche ed elettroniche italiane in 18 Paesi. Interessanti opportunità dagli Stati Uniti

27 iniziative per promuovere le imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane in 18 Paesi: è il programma delle attività internazionali per il 2017 presentato nel corso dell’Open Day Attività Internazionali di ANIE, che si è tenuto oggi al Palazzo delle Stelline, alla presenza del vice presidente ANIE per l’internazionalizzazione, Andrea Maspero.

Per l’industria italiana fornitrice di tecnologie aderente ad ANIE Confindustria l’export continua ad essere una voce strategica di crescita e di sviluppo, pur in uno scenario macroeconomico internazionale incerto.

La grande crisi vissuta dal mercato nazionale negli anni 2009-2014, ha dato forte impulso all’attività di esportazione delle imprese, rendendo strutturalmente molto significativa l’incidenza delle esportazioni sul fatturato totale. Nella media dei settori ANIE si è passati dal 47% del 2006 al 54% del 2015, con una crescita di ben 7 punti percentuali.

Lo scenario internazionale in cui operano le aziende ANIE

Sull’andamento dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana rappresentata da ANIE si è riflesso nel 2016 uno scenario macroeconomico e politico incerto e comunque meno dinamico rispetto al 2015, anche nelle economie emergenti.

Più in generale, i cambiamenti nello scenario internazionale delineano un contesto più critico e meno sicuro per le imprese italiane che operano nei mercati esteri.

A questo riguardo, secondo la più recente indagine rivolta alle PMI di ANIE, il 64,7% delle imprese elettrotecniche ed elettroniche ritiene che a causa dei recenti avvenimenti (instabilità politica, atti terroristici, etc..) la sicurezza degli imprenditori italiani che operano all’estero sia oggi minore rispetto al passato e circa il 40% ritiene che la minore sicurezza nell’attività imprenditoriale all’estero ridurrà nei prossimi anni il potenziale di crescita dell’export italiano. E tuttavia, nonostante questi preoccupanti fattori di rischio, oltre il 70% delle imprese segnala di non avere intenzione di cambiare strategie di internazionalizzazione, individuando semmai nuovi Paesi target più affidabili.

Per quanto riguarda l’Europa, il vecchio Continente ha proseguito nel 2016 il graduale ma lento percorso di uscita dalla crisi, ma all’orizzonte si profilano grandi incognite, in primis gli effetti a oggi non valutabili della prossima Brexit. A questo riguardo, secondo la più recente indagine rivolta alle PMI di ANIE, le imprese esprimono una sostanziale cautela, con quasi il 60% sul totale che ritiene non vi saranno effetti significativi a causa della Brexit sull’attività di internazionalizzazione.

 

Dati di export delle aziende ANIE

In questo scenario di elevata instabilità, si è ridotto nel 2016 il potenziale espresso dal canale estero che negli ultimi anni aveva svolto un ruolo centrale a sostegno della crescita dei settori ANIE. Secondo i dati di preconsuntivo, nel 2016 le esportazioni italiane di Elettrotecnica ed Elettronica hanno registrato una frenata (-0,2% la variazione stimata rispetto al 2015). L’area Elettrotecnica ha evidenziato in aggregato un profilo più debole delle vendite estere (-0,9%), mentre l’area Elettronica ha mostrato in aggregato un profilo più dinamico (+3,1%), grazie soprattutto alla performance dei comparti Componenti elettronici e Automazione industriale manifatturiera e di processo.

A livello strutturale il contributo del canale estero resta importante, con l’incidenza dell’export sul fatturato totale che nella media del 2016 si mantiene per l’Elettrotecnica e per l’Elettronica vicina al 55% e un saldo della bilancia commerciale che risulta positivo per oltre 14 miliardi di euro.

Negli ultimi anni non sono cambiati solo i numeri, ma anche la geografia delle esportazioni elettrotecniche ed elettroniche italiane. Se guardiamo ad un arco temporale che copre gli ultimi quindici anni, possiamo notare che nei settori ANIE le imprese esportatrici hanno mostrato una significativa capacità di riorientare le vendite estere verso i mercati più dinamici.  A fronte del ridimensionamento della quota dell’export rivolto all’Unione europea (che passa dal 66% sul totale delle esportazioni realizzate nel 2000 al 58% nel 2015), è cresciuto il presidio delle principali aree geografiche extra europee. Fra le aree in cui è cresciuta la presenza delle imprese ANIE si segnala il Medio Oriente – verso cui si sono orientate in particolare le strategie di internazionalizzazione dei comparti fornitori di tecnologie per l’energia – e i Paesi europei al di fuori dell’Unione, mercati vicini e caratterizzati da significativi tassi di sviluppo. Nei prossimi anni, con previsioni che segnalano un’elevata volatilità di scenario, è essenziale per le imprese ANIE proseguire in questo percorso, cercando di intercettare in modo puntuale nuovi spunti di domanda in nuovi mercati.

 

Focus Stati Uniti

Nel contesto che abbiamo delineato, diventa sempre più difficile per le imprese individuare strategie di internazionalizzazione continuative e si rendono necessarie importanti azioni di riposizionamento competitivo. Nuove opportunità di crescita sembrano invece emergere in mercati avanzati che mostrano una maggiore tenuta come gli Stati Uniti.

Nell’ultimo biennio gli Stati Uniti hanno visto un rafforzamento del contesto macroeconomico e un recupero del settore manifatturiero, anche grazie a una mirata politica industriale. Considerando queste condizioni favorevoli e le strette relazioni bilaterali con il nostro Paese, gli Stati Uniti possono rappresentare un importante mercato potenziale per le imprese italiane impegnate a individuare nuovi bacini di domanda.

Le prospettive future sono in linea con l’andamento degli ultimi anni. Nel periodo 2010-2015 le esportazioni elettrotecniche ed elettroniche italiane negli Stati Uniti sono cresciute a un ritmo medio annuo superiore al 7,0%. Le esportazioni italiane negli Stati Uniti si concentrano nei comparti delle tecnologie elettromeccaniche (pari a circa il 35% sull’export totale dei settori ANIE negli USA) e nell’automazione industriale (pari a circa 20% sul totale).

Investire in un mercato tecnologicamente avanzato come quello statunitense è una importante sfida per le imprese italiane e,  secondo la più recente indagine rivolta alle PMI di ANIE, i margini di rafforzamento per le aziende fornitrici di tecnologie sembrerebbero ancora ampi.

Circa il 25% delle piccole e medie imprese elettrotecniche ed elettroniche che hanno preso parte all’indagine segnala di aver portato avanti nel periodo 2015-2016 attività di internazionalizzazione negli Stati Uniti. Fra le imprese non ancora presenti nel mercato statunitense, l’11,4% delle PMI di ANIE segnala di voler avviare attività di internazionalizzazione nel prossimo futuro, mentre il 35,8% dichiara di non aver preso decisioni in merito.

Guardando alla tipologia di attività di espansione commerciale avviate verso gli Stati Uniti, oltre il 70% è rappresentato da esportazioni. Sono presenti anche forme di internazionalizzazione più strutturate, come la stipulazione di accordi di collaborazione o partnership tecnologica (per l’11,2% sul totale) e l’apertura di una sede estera o di stabilimenti produttivi (per il 16,6% sul totale).

 Le attività internazionali ANIE per il 2017

L’Open Day ANIE è stato l’occasione per presentare il ricco programma delle iniziative internazionali previste per il 2017 che vedono la Federazione impegnata nell’organizzazione di missioni, fiere e iniziative di incoming dedicate alla promozione nei mercati esteri dell’industria italiana fornitrice di tecnologie.

Il calendario 2017 delle attività internazionali di ANIE Confindustria (consultabile su anie.it) prevede ben 27 iniziative internazionali in 18 Paesi, selezionati tra quelli a maggiore potenziale di crescita in: Nord America (Usa), America latina (Cile, Colombia, e Messico), Africa Subsahariana (Ghana e Sudafrica), Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania e Iran)

Per la selezione dei Paesi target sono state analizzate anche le oltre 1400 preferenze espresse dalle aziende associate ANIE in una indagine ad hoc.

 

Andrea Maspero, vice presidente ANIE per l’internazionalizzazione, ha dichiarato:

“L’internazionalizzazione per le imprese è una attività sempre più strategica e imprescindibile. Nei settori dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica l’espansione internazionale è ormai parte integrante delle strategie aziendali, trasversalmente al settore produttivo di appartenenza e alla classe dimensionale. Per questo ANIE ha intensificato molto negli ultimi anni le iniziative internazionali a supporto delle aziende italiane del settore, accompagnando nel mondo le imprese elettrotecniche ed elettroniche e raggiungendo con le proprie azioni promozionali oltre 50 Paesi. Il nostro impegno è quello di promuovere il Made in Italy delle tecnologie come sistema, dall’energia ai trasporti, dall’industria al building, dando evidenza dell’eccellenza di cui è espressione l’industria italiana. In uno scenario economico a più velocità, il nostro obiettivo è di favorire concrete occasioni di business, selezionando i mercati a maggiore potenziale e ricettivi all’offerta tecnologica italiana.  Anche per il 2017 abbiamo delineato un ricco programma di promozione internazionale dedicato all’industria delle tecnologie. In corso d’anno toccheremo 18 Paesi per un totale di 27 iniziative declinate in missioni, fiere, workshop e incoming”