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In esame al Parlamento gli emendamenti alla Proposta “Opportunità di crescita verde per le PMI”.

Il Green growth opportunities for SMEs si inserisce di una strategia europea delineata, a livello normativo, dallo Smal Business Act (SBA) e dal Green Action Plan per migliorare l'efficienza delle risorse ed offrire un enorme potenziale per la riduzione dei costi di produzione e per i guadagni di produttività alle PMI europee.

Il 23 marzo 2015, la Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE) del Parlamento europeo, competente per merito sul Dossier 2014/2209(INI), ha esaminato i 183 emendamenti presentati il 2 marzo al Progetto di Parere del relatore P. De Backer (ALDE), in vista del voto del 14 aprile 2015.

In apertura di dibattito, De Backer ha espresso la propria soddisfazione per l’atteggiamento solidale dei parlamentari e ha specificato che le modifiche proposte migliorano il testo iniziale del suo Parere.

Anche gli emendamenti di compromesso che sono stati presentati, ha sottolineato il relatore, confermano una coscienza comune sul ruolo centrale del sostegno alle PMI per far ripartire la crescita dell’Unione europea.

La maggior parte degli emendamenti presentati propongono uno snellimento del quadro legislativo e degli oneri che riguardano le PMI, attraverso la proposizione di incentivi e l’eliminazione di eventuali previsioni sanzionatorie, che non farebbero altro che complicare la sopravvivenza e la crescita delle PMI e di conseguenza anche dell’Europa.

Va segnalato, per quanto riguarda l’aspetto dell’accesso alle risorse finanziarie che, con gli emendamenti presentati, è stato chiesto: (i) un miglioramento del sistema di accesso al credito per le PMI, senza il quale non sarebbe possibile sfruttare le opportunità offerte dal mercato verde alle PMI e (ii) la mobilitazione del mercato dei capitali privati per incentivare la transizione verso un’economia verde: basse emissioni di carbonio grazie alle rinnovabili e agli investimenti a favore dell’efficienza energetica delle risorse.

Inoltre, per incentivare le PMI al rispetto delle norme ambientali, è stato chiesto in alternativa un alleggerimento degli oneri economici a loro carico o un aumento delle opportunità commerciali (i.e. accesso a prestiti a condizioni più favorevoli) per quelle PMI che adottano misure di innovazione eco-compatibile.

Per migliorare la competitività delle PMI, e le opportunità offerte dalla green economy, è stata chiesta una maggiore attenzione per quanto riguarda l’innovazione e l’efficienza delle risorse nella strategia complessiva elaborata per la creazione e lo sviluppo di aziende orientate alla crescita.

E’ stato anche precisato come la nozione di crescita eco-compatibile e le opportunità da essa derivanti siano connesse al settore delle energie rinnovabili, allo sfruttamento economicamente redditizio dell’energia eolica e solare, all’efficienza energetica, all’elettrificazione e all’economia circolare.

Su quest’ultimo aspetto, De Backer ha dichiarato che attenderà la presentazione del nuovo documento da parte della Commissione, come più volte dichiarato dal Commissario Vella, per elaborare specifiche indicazioni per le PMI.

E’ stato chiesti anche l’inserimento dei servizi verdi negli attuali negoziati tra gli USA e l’UE (c.d. TTIP, Partenariato transatlantico su commercio e investimenti), per ridurre le barriere al commercio per le PMI e per i fornitori di servizi dell’UE che vogliono espandere il proprio mercato.

In particolare, alcuni deputati italiani (Zullo, Borrelli, Tamburrano e Pedicini) hanno invitato le amministrazioni locali a utilizzare i fondi indiretti a loro disposizione per sostenere le iniziative per l’innovazione eco-compatibile delle PMI, anche attraverso meccanismi per associare questi fondi ai fondi diretti (i.e. tramite le Smart Specialization Strategies).

Per quanto riguarda il FEIS (Fondo europeo per gli investimenti strategici) è stato chiesto che la sua attuazione garantisca che le PMI eco-innovative siano le principali beneficiarie del sostegno previsto con questa proposta, e contemporaneamente i programmi COSME e HORIZON 2020 siano maggiormente incentrati sullo sviluppo di soluzioni eco-innovative da parte delle PMI e per le stesse PMI.

Altro aspetto rilevante emerso dagli emendamenti proposti attiene alle potenzialità economiche per le PMI del brevetto unico europeo nel settore delle tecnologie ecocompatibili.

Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di una cultura “verde” da diffondere a livello di istruzione scolastica e di formazione professionale per rispondere alle necessità attuali e future del mercato del lavoro nel settore dell’efficienza delle risorse.

Si segnala che voto nelle commissioni competenti per parere (BUDGT e REGI) è previsto per fine marzo, mentre il voto in ITRE è previsto per il 14.04.2015 ed il voto in plenaria per il 18.05.2015.