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PAEE 2017: stimato un raddoppio del risparmio per il 2020

Il maggior risparmio energetico atteso dall’efficientamento nel settore residenziale

Pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 45 del 23/02/2018 il DM 11 dicembre 2017 con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato il Piano d’azione nazionale per l’efficienza energetica – PAEE 2017. Secondo il piano d’azione, la curva dei risparmi attesi dal 2014 al 2020 è in continua crescita. Rispetto al 2017, anno di approvazione del PAEE, si stima un raddoppio del risparmio energetico con il passaggio da 3,5 a 6,75 Mtep/anno.

Si stima che una buona parte del risparmio energetico atteso arriverà grazie all’efficientamento nel settore residenziale oltre che da trasporti e industria. Dal PAEE emerge che il meccanismo dei Certificati Bianchi dovrà assicurare il 60% dell’obiettivo, mentre il restante 40% sarà ottenuto con misure alternative, quali detrazioni fiscali e Conto termico. Il settore residenziale ha già raggiunto l’84% dell’obiettivo atteso al 2020, mentre i settori terziario e trasporti restano invece ancora lontani dagli obiettivi prefissati.

Il documento analizza inoltre i risultati raggiunti finora in relazione agli obiettivi dettati dalla Direttiva europea sull’efficienza energetica 2012/27/UE. Relativamente all’obbligo di riqualificazione energetica del 3% della superficie degli immobili occupati dalla Pubblica Amministrazione centrale, il report tiene conto dell’aggiornamento dell’inventario del patrimonio immobiliare effettuato nel 2016. Nelle annualità 2014 e 2015 sono stati avviati 68 progetti per un ammontare complessivo di circa 73 milioni di euro. Per il 2016 il programma riguarda 32 progetti, per un totale di circa 60 milioni di euro.

Sempre tramite il PAEE vengono esaminati i risparmi ottenuti grazie agli interventi agevolati con le detrazioni fiscali, dai quali si evince, ad esempio, che l’Ecobonus ha portato alla realizzazione di 336.000 interventi, per un totale di 2,8 miliardi di euro investiti, a fronte di un risparmio complessivo di circa 0,0845 Mtep/anno di energia primaria. Al netto delle fonti rinnovabili il risparmio energetico conseguito è pari a 0,0774 Mtep/anno. Per quanto riguarda le ristrutturazioni la riduzione dei consumi conseguita nel 2015, ed incentivata attraverso le detrazioni fiscali per il recupero edilizio, è pari a 0,175 Mtep/anno.

Ulteriore supporto in termini di risparmio energetico viene riconosciuto allo strumento del Conto Termico, del quale è stata ampliata la portata, che ha prodotto un risultato di circa 60 mila domande inoltrate al GSE dal 31 maggio 2016 al 1° febbraio 2018.

Emerge inoltre che in 16 Regioni sono stati attivati programmi di cofinanziamento per la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI. Nell’ambito della programmazione 2014 – 2020 dei Fondi Strutturali ad aprile 2017 sono invece risultati avviati 64 bandi per circa 800 milioni di euro. Il documento stima in 490 milioni di euro la dotazione complessiva del Fondo nazionale per l’efficienza energetica.

Tra le misure adottate vanno peraltro menzionate il Fondo Kyoto, con 350 milioni di euro complessivi, per l’efficientamento energetico degli edifici scolastiche nonché il Plafond casa, cioè il Fondo da 2 miliardi di euro per l’acquisto di immobili residenziali in classe energetica A, B o C e/o di interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica.