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Siglato un protocollo MIUR-ANIE sull’alternanza scuola-lavoro

Offrire agli studenti opportunità formative durante il percorso delle scuole superiori: con questo obiettivo è stato firmato il 9 ottobre un Protocollo di intesa tra ANIE e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, il primo dopo la pubblicazione de “la Buona Scuola”.

La Legge 107, approvata lo scorso luglio, ha infatti previsto periodi di permanenza obbligatori degli studenti in azienda per gli ultimi due anni delle medie superiori, spalancando le porte ad un milione e mezzo di giovani che gradualmente, a partire da quest’anno, proveranno l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro.

L’impegno congiunto è quello di sviluppare un sistema scolastico che si avvicini e dialoghi proficuamente con l’industria, così da affrontare la grave questione della disoccupazione giovanile (oggi alla cifra record del 44,2%) e contestualmente supportare le aziende, in particolare quelle elettrotecniche ed elettroniche, che faticano a reperire sul mercato le figure professionali tecniche adeguate alle loro esigenze.

Con la firma del Protocollo nasce anche un Comitato paritetico ANIE-MIUR che affronterà le questioni organizzative legate all’accoglienza degli studenti nelle imprese socie ANIE e svolgerà attività di monitoraggio e valutazione delle esperienze.

Hanno firmato il Protocollo Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE e Carmela Palumbo, Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica del MIUR.

Erano presenti all’evento della firma Claudio Gentili, vice Direttore Area Innovazione, Ricerca ed Education di Confindustria, Angelo Airaghi, Consigliere delegato ANIE per l’Education.

Il Protocollo sancisce il lavoro degli ultimi mesi del Comitato Education di ANIE, che ha approfondito il tema del complesso rapporto scuola-impresa in tutte le sue declinazioni, analizzando anche le best practice a livello europeo, con l’obiettivo quello di allineare le competenze tecniche richieste dall’industria con la formazione scolastica.

L’accordo è un primo passo verso l’istituzionalizzazione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro, purtroppo ancora poco diffuse in Italia, con la conseguenza che i nostri giovani si avvicinano troppo tardi e con poca consapevolezza al mondo del lavoro.

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