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TTIP: votate in Plenaria le Raccomandazioni del Parlamento per la Commissione europea.

L’8 luglio 2015 il Parlamento ha approvato le proprie Raccomandazioni per i negoziatori della Commissione sul partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) tra UE e USA con 436 voti favorevoli, 241 voti contrari e 32 astensioni.

In particolare, per quanto riguarda l’accesso al mercato, gli eurodeputati hanno chiesto, nel testo approvato, alla Commissione di puntare:

  • all’abolizione di tutti i dazi doganali, facendo salvi alcuni prodotti sensibili per entrambe le parti, dei quali dovranno essere concordati elenchi esaustivi durante il processo negoziale;
  • all’accesso non discriminatorio, soprattutto per le PMI, agli appalti pubblici negli Stati Uniti, a livello sia federale che sub-federale, ad esempio per servizi di costruzione, infrastrutture di trasporto ed energetiche nonché beni e servizi, adottando un approccio ambizioso in relazione al capitolo sugli appalti pubblici. Tuttavia deve essere assicurata la conformità del capitolo alle nuove direttive UE in materia di appalti pubblici e concessioni, con l’obiettivo di ovviare, sulla base del principio di reciprocità, alla grave disparità attualmente esistente nel grado di apertura dei due mercati, rafforzando la trasparenza del processo di aggiudicazione in vigore sul loro territorio;
  • alla promozione della cooperazione UE-USA a livello internazionale per incentivare standard di sostenibilità comuni per gli appalti pubblici a tutti i livelli di governo (federale e sub-federale), nonché l’adozione e l’osservanza delle norme di corporate social responsibility (CSR), in base alle linee guida dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) destinate alle imprese multinazionali;

Per quanto riguarda la cooperazione normativa, la coerenza normativa e gli ostacoli non tariffari, il Parlamento ha chiesto alla Commissione di:

  • garantire l’identificazione e la prevenzione dei potenziali futuri ostacoli non tariffari al commercio, che colpiscono in modo sproporzionato le PMI, nonché l’agevolazione degli scambi commerciali e degli investimenti, sviluppando e assicurando contestualmente il livello più elevato di protezione della salute e della sicurezza, conformemente al principio di precauzione di cui all’articolo 191 TFUE;
  • individuare le procedure e gli standard tecnici che sono fondamentali e su cui non possono esservi compromessi, e quelli che possono essere oggetto di un approccio comune;
  • assicurare la tutela di quei settori in cui gli standard non sono ancora stabiliti, nei quali la legislazione o le norme sono molto diverse tra Stati Uniti e Unione europea.

Con riferimento al settore energetico, il Parlamento ha suggerito di:

  • mantenere l’obiettivo di dedicare un capitolo specifico all’energia, incluse le materie prime industriali, con l’obiettivo di creare un mercato energetico competitivo, trasparente e non discriminatorio favorendo in tal modo la diversificazione delle fonti energetiche, contribuendo alla sicurezza dell’approvvigionamento e consentendo una diminuzione dei prezzi dell’energia.

Per quanto riguarda la controversa questione sul metodo di risoluzione delle controversie commerciali tra investitori e Stato (ISDS), il Parlamento ha suggerito:

  • un nuovo sistema giudiziario, gestito da giudici nominati pubblicamente e soggetto a regole di controllo e di trasparenza, al posto delle corti arbitrali private, che preveda anche “un meccanismo d’appello”.

La prossima tappa sarà il decimo round dei negoziati commerciali UE-USA sul TTIP, previsto per il 13-17 luglio 2015 a Bruxelles.

Va sottolineato che, per entrare in vigore l’accordo TTIP UE-USA, una volta elaborato dai negoziatori, dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio UE.

Per maggiori approfondimenti è possibile consultare la scheda informativa sul sito del Parlamento.