normativa e legislazione tecnica

Videosorveglianza: dal 20 febbraio le richieste per il credito d’imposta

15 milioni di euro per le spese di installazione del 2016 su immobili privati. L’aliquota del bonus sarà definita entro il 31 marzo

A partire dal 20 febbraio e fino al 20 marzo le persone fisiche che hanno sostenuto nel 2016 spese per l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale e di allarme negli immobili privati e per la stipula di contratti con istituti di vigilanza possono inviare la richiesta del credito d’imposta. La conferma arriva dal Provvedimento 33037/2016 dell’Agenzia delle Entrate, all’interno del quale si specifica che tale richiesta andrà inviata tramite il software gratuito “Creditovideosorverglianza” disponibile sul sito dell’Agenzia.

Possono fruire dell’agevolazione, istituita tramite la Legge di Stabilità 2016 con uno stanziamento di 15 milioni di euro, le persone fisiche che hanno sostenuto spese d’installazione di tali impianti su immobili non utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo. Per gli immobili destinati promiscuamente all’attività di impresa e a residenza familiare, invece, il credito di imposta è ridotto del 50%.

Per beneficiare del bonus è sufficiente inviare la domanda indicando: codice fiscale del beneficiario e del fornitore del bene o servizio, nonché numero, data e importo delle fatture relative ai beni e servizi acquisiti, comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto. Occorre specificare se la fattura è relativa ad un immobile adibito promiscuamente all’esercizio d’impresa o di lavoro autonomo e all’uso personale o familiare del contribuente. I contribuenti possono comunque presentare un’unica richiesta comprensiva dei dati di tutte le spese sostenute nel 2016 e, nel caso in cui siano presentate più istanze da un medesimo soggetto, sarà ritenuta valida l’ultima istanza presentata che sostituisce e annulla le precedenti domande.

L’Agenzia ha inoltre ricordato che il credito d’imposta sarà riconosciuto in misura percentuale successivamente, in base al che rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e il credito d’imposta complessivamente richiesto. La quota del contributo sarà definita entro il 31 marzo 2017 tramite un provvedimento apposito dell’Agenzia.