Energie rinnovabili nella UE: quota 15% nel 2013 – Italia vicina al raggiungimento del target 2020.
L’Eurostat (il servizio statistico dell’UE) ha pubblicato il 10 marzo 2015 un Rapporto dal quale emerge che l’Italia è prossima al raggiungimento del proprio target: nel 2013 l'incidenza delle fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia ha raggiunto in Italia il 16,7%, meno di mezzo punto al di sotto dell'obiettivo del 17% previsto per il 2020 e sopra la media europea del 15%.
Sono tre, invece, gli Stati Membri che hanno già raggiunto i loro obiettivi per il 2020 (Svezia, con il 52,1% nel 2013; Bulgaria ed Estonia, rispettivamente, al 19% e al 25,6 % nel 2013).
Nel 2013, la quota di energia da fonti rinnovabili, infatti, nel consumo finale lordo di energia ha raggiunto il 15 % nell’Unione Europea rispetto all’8,3% nel 2004 (il primo anno per cui sono disponibili i dati).
Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, l’Eurostat ha rilevato che nel 2013, la produzione lorda di elettricità da fonti rinnovabili è aumentata dell’11% rispetto al 2012. Tuttavia, il quadro varia a seconda della fonte di energia: si va da un aumento dell’1% per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di rifiuti ad un aumento del 20% per l’energia solare. Tra il 1990 e il 2012, la produzione totale di energia elettrica da fonti rinnovabili è aumentata del 177%.
Nel 2013, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili ha rappresentato il 26% della produzione totale lorda di elettricità.
Ciò è dovuto all’adozione a livello europeo di un Quadro per la promozione delle energie rinnovabili, con la Direttiva 2009/28 / CE, nella quale sono definiti di obiettivi di energia rinnovabile nazionali obbligatori per raggiungere una quota del 20% di energie rinnovabili nel consumo finale di energia – e di una quota del 10% di energia da fonti rinnovabili nei trasporti – entro il 2020.
Questi obiettivi sono gli obiettivi principali della Strategia Europa 2020 per la crescita. Essi contribuiscono all’innovazione industriale dell’Europa e all’affermazione della sua leadership tecnologica, per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico europeo e ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di energia.
Mentre, infatti, in passato le centrali idroelettriche producevano la quota maggiore di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili, il trend ora è l’espansione della produzione di energia elettrica da altre fonti rinnovabili (eolica e solare).
La generazione di energia eolica è aumentata più del triplo nel periodo 2005-2013: a partire dal 2000, è stato il secondo più grande contributore di energia elettrica rinnovabile, in sostituzione del legno e di altre biomasse solide, sino ad arrivare nel 2013 a rappresentare il 10% di tutta l’elettricità da fonti rinnovabili.
Inoltre, nel 2013 l’energia elettrica prodotta dall’energia solare ha superato il legno e altre biomasse solide ed è ora il terzo più importante contributore alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Quanto, poi, alla capacità disponibile di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolica e solare), si registra un aumento notevole negli ultimi 20 anni. La fonte eolica aveva già cominciato ad aumentare rapidamente alla fine del 1990 e dal 2005 c’è stato un boom della capacità di generare energia dal sole.
Ed ancora, con riferimento al consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili, il rapporto ha messo in luce che l’energia rinnovabile disponibile per il consumo finale è aumentata del 28% tra il 2005 e il 2013. E nel 2013 l’energia rinnovabile disponibile per il consumo finale è aumentato del 3% rispetto al 2012, mentre la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia nell’UE, è aumentata dal 8,3% del 2004 al 15 % nel 2013.
Questa è la prova di un costante progresso verso l’obiettivo del 20% nel mix di energia da fonti rinnovabili contenuto nella Strategia “Europa 2020”.
Nello specifico, per quanto riguarda la quota di energia elettrica da fonti rinnovabili va osservato che nel 2013, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili ha contribuito per il 25,4% al totale del consumo di energia elettrica dell’UE.
Quanto, poi, alla quota di energia da fonti rinnovabili relativa al riscaldamento e al raffreddamento, si segnala che nel 2013, le energie rinnovabili hanno rappresentato il 16,5% del consumo totale di energia per il riscaldamento e il raffreddamento nell’UE, con un notevole incremento grazie al loro utilizzo nei settori industriali, nei servizi e nell’uso residenziale (settore edilizio).
Per maggiori approfondimenti è possibile consultare il Documento Statistico dell’Eurostat.