Rassegna Stampa del 03 febbraio 2022 – Riservata ai soci
A cura di Anie Csi
La building automation in condomini e villette incentivata al 65% e con superecobonus 110%
Il documento di Anie, Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche, dal titolo «Guida pratica al superbonus 110% per la building automation (Bacs) e le colonnine di ricarica» illustra come accedere agli incentivi dedicati alla building automation per villette e condomìni e come i sistemi di automazione possono essere di grande aiuto ad un consumo ottimizzato e consapevole da parte degli utenti finali.
I condomìni finora sono stati piuttosto lontani dall’automazione integrata di edificio. Le automazioni installate sono in genere: la luce temporizzata delle scale e più in generale delle zone comuni, i cancelli e più in generale la citofonia (che potremmo annoverare nel controllo accessi), la videosorveglianza e i sistemi di movimentazione meccanica di persone e cose (ascensori, montacarichi ).
Cosa si intende per building automation
La building automation è in genere applicata agli edifici non residenziali appartenenti al terziario (uffici, ospedali, hotel) e la smart home o domotica è stata in genere applicata alle unità immobiliari singole in villa oppure come unità di condominio. Negli edifici residenziali nuovi difficilmente si trova un sistema integrato che consenta la comunicazione dei servizi tra le varie unità ed il sistema centrale di climatizzazione. Spesso ci si limita ad aprire e chiudere una valvola che immette il termovettore (di solito acqua calda) all’interno della singola unità, così facendo si abilita il riscaldamento in quella specifica unità.
Molti condomìni hanno il servizio di climatizzazione invernale, chiamato comunemente “impianto di riscaldamento”, di tipo centralizzato, cioè esiste un unico sottosistema di generazione di calore (locato nella centrale termica che può contenere diversi generatori differenti tra loro) ed un altro di distribuzione (le tubazioni, valvole, e pompe) che sono comuni e non dedicati alla singola unità come avviene per quei condomìni in cui le singole unità hanno la propria caldaia chiamata anche “caldaietta”. Non entro in questioni di (in)efficienza di questi ultimi impianti che peraltro oggi sono oramai vietati, il motivo credo lo si possa immaginare.
Riscaldamento centralizzato molto energivoro
Il servizio di riscaldamento centralizzato nei condomìni è il sistema più energivoro rispetto a tutti gli altri. Eurostat nel 2018 stima che il peso di questo servizio sia di circa il 60% rispetto ad altri servizi come ad esempio quello dell’acqua calda (15%), illuminazione (14%). Efficientare il riscaldamento è quindi fondamentale ed urgente, sia per questioni economiche che di impatto ambientale. Per rendere più efficiente un sistema di riscaldamento (e non solo) uno dei modi meno invasivi è di certo una automazione intelligente o smart, la norma tecnica EN 15232-1 stima che negli edifici residenziali, passando da una classe di automazione elevata (la A) da una classe di base (la D è quella in cui molti edifici si trovano oggi), l’aumento di efficienza supera il 25%, quindi i consumi potrebbero anche ridursi di un quarto.
Le agevolazioni fiscali
Grazie a questo tipo di automazione la domotica si deve integrare agli altri sistemi dell’edificio diventando building automation, proprio come negli edifici più evoluti. Questi fatti sono ben noti al legislatore che ha incluso nell’ecobonus i sistemi di building automation conformi alla classe B della norma EN 15232-1 (vedi Dm Requisiti ecobonus), facendo in modo che anche negli edifici residenziali si possano utilizzare i sistemi integrati intelligenti, in cui le unità immobiliari, oppure gli stessi termosifoni (tecnicamente i corpi scaldanti) possano comunicare tramite un sistema di connessione digitale (un Bus di comunicazione) con i sottosistemi di distribuzione e generazione descritti in precedenza.
Non è questa la sede per entrare nello specifico tecnico, ma è fondamentale sapere che finalmente i sistemi di building automation sono applicabili anche al residenziale sia per le unità immobiliari singole che in condominio. Sul mercato ci sono diversi sistemi in grado di implementare tutte le funzioni intelligenti della norma per ottenere il massimo da un impianto centralizzato così da utilizzare tutta e solo l’energia che serve, senza sprechi.
Per approfondire
Il Dm impone che i sistemi di building automation siano almeno conformi alla classe B della norma EN 15232-1.Per approfondimenti si rimanda il lettore ad un testo disponibile gratuitamente su internet edito da Anie Csi dal titolo «Guida pratica al superbonus 110% per la building automation (Bacs) e le colonnine di ricarica» scaricabile sul sito dell’associazione ( https://csi.anie.it/webinar-guida-pratica-al-superbonus-110-anie-csi-presenta-le-novita-per-la-building-automation-bacs-e-colonnine-di-ricarica/ ). In questo sito si trova anche il webinar di presentazione del documento che a breve verrà aggiornato con la legge di bilancio 2022 appena approvata.