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Andrea Bianchi eletto nuovo Presidente di ANIE Automazione, un comparto che vale quasi 6 miliardi di euro. PNRR e digitalizzazione i temi al centro del suo programma.

Andrea Bianchi è il nuovo presidente di ANIE Automazione. Il manager è stato eletto lo scorso 29 giugno dall’Assemblea degli associati per il biennio 2022-2024 alla guida dell’Associazione che, all’interno di Federazione ANIE, rappresenta il punto di riferimento per le imprese fornitrici di tecnologie per l’automazione di fabbrica, di processo e delle reti.

Bianchi, che succede a Fabrizio Scovenna (Rockwell Automation), è Amministratore Delegato di Heidenhain Italiana Srl. Classe 1959, aveva scelto per sé l’alternanza scuola-lavoro ancora prima che venisse inserita nei programmi del MIUR. Così, mosso da una forte passione per l’elettronica e grande intraprendenza, dopo il diploma si iscrive al Politecnico di Pavia, sua città natale, per conseguire la laurea in Ingegneria che darà ulteriore slancio alla sua già ben avviata carriera lavorativa. In pochi anni diventa responsabile di business unit in aziende di respiro internazionale come General Electric e Philips.

Nel 2002 accetta la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Heidenhain Italiana, ruoli che gradualmente assume anche in altre società del Gruppo.

“Offro il mio contributo all’Associazione dal 1984 partecipando in diversi gruppi e ricoprendo diversi ruoli sempre con passione, spirito di servizio, imparzialità, impegno e costanza che caratterizzeranno anche il mio mandato come Presidente” – ha dichiarato Bianchi.  Ed ha proseguito: “Ho accettato il ruolo di Presidente perché credo nell’Associazione e nelle sue potenzialità, ma non sotto la bandiera di “un uomo solo al comando”. Per me le parole d’ordine da tenere presente sono: “collegialità e impegno”.

Per questo ha voluto accanto a sé tre Vice Presidenti, ognuno responsabile e propulsore di un settore importante: Maria Chiara Franceschetti (Presidente Gefran Spa) con delega a Energia e Sostenibilità; Fabio M. Marchetti (Head of Digital Industries – Var Group | CEO – Var Industries) con delega alla Transizione Digitale; Fabio Udine (Presidente Logika Control) con delega a Ricerca & Sviluppo e Education.

“Durante il mio mandato – ha affermato Bianchi – ci troveremo a fare i conti con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si propone di avere un impatto significativo sulla crescita economica e della produttività.  È un’opportunità per il nostro Paese e può rappresentare un’importante terreno di crescita per i nostri associati. ANIE Automazione deve attivarsi per stabilire, ove richiesto, un anello di congiunzione tra le aziende e i soggetti attuatori, facendo proprio il ruolo di tramite e rappresentante con la PA. Ruolo che dovrà mantenere anche nei confronti delle misure a favore della trasformazione digitale della nostra nazione, passaggio evolutivo cruciale del quale, come Associazione, dobbiamo monitorare gli sviluppi, supportare e raccogliere le istanze delle imprese, e tenere il confronto aperto con tutti gli stakeholder coinvolti”.

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Nel 2021 l’industria italiana dell’Automazione industriale manifatturiera e di processo si mostra in progressivo riposizionamento su un percorso di crescita. Il fatturato aggregato del comparto ha raggiunto i 5,6 miliardi di euro con un incremento a valori correnti del 20,8 per cento rispetto al 2020 (+8,2 per cento nel confronto con il 2019). Queste dinamiche si collocano in un percorso di ripresa dell’industria manifatturiera. In crescita anche le vendite estere del settore (+20,8 per cento).

Il 2022 per il comparto dell’Automazione industriale vede una ripresa tra luci e ombre. I consuntivi sui primi tre mesi dell’anno e le stime sul secondo trimestre confermerebbero una tenuta del trend di crescita per la media del primo semestre. Queste tendenze si inquadrano in uno scenario globale complesso, dove le tensioni geopolitiche di inizio anno si sono innestate su un quadro già difficile, con una pandemia non completamente risolta e forti tensioni sui mercati degli approvvigionamenti che rendono ardue le previsioni per i prossimi mesi.