ANIE CSI: Smart Metering e Digitalizzazione al centro della rivoluzione energetica sostenibile grazie all’Intelligenza Artificiale
Smart Utility Open Meters, diventato ormai evento di riferimento per imprese e operatori del settore energia, giunge alla sua dodicesima edizione.
Il convegno SUOM – Smart Utility Open Meters, promosso dallo Smart Metering Group di ANIE CSI, costituisce un importante momento di aggiornamento e confronto per gli operatori attivi nel settore dell’energia. L’edizione di quest’anno, organizzata in collaborazione con A2A e con il patrocinio di AIPSA – Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale, si è tenuto oggi, 5 dicembre, a Milano presso la Fondazione AEM, Piazza Po 3. Tra i partecipanti: esperti, rappresentanti delle maggiori utility del settore acqua, gas ed elettrico, fornitori di tecnologie e rappresentanti degli enti regolatori e delle istituzioni.
L’evento SUOM 2024 ha offerto una piattaforma di dialogo e confronto per esplorare come le tecnologie emergenti possano contribuire a una transizione energetica sostenibile, sicura e innovativa.
Nel suo intervento, Giulio Iucci, Vicepresidente di ANIE Federazione, ha sottolineato l’importanza di affrontare le sfide energetiche attuali con un approccio integrato e innovativo. “Grazie agli smart meters e alla digitalizzazione siamo in grado di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche e migliorare la resilienza delle infrastrutture. Entro il 2025, si prevede l’installazione di oltre 1,1 miliardi di smart meters a livello globale, un dato che evidenzia il progresso verso reti intelligenti e sostenibili. In Europa, nel 2021, erano già stati installati più di 180 milioni di smart meters, coprendo oltre il 60% delle abitazioni”.
Iucci ha poi aggiunto che “l’IA rappresenta un’opportunità straordinaria per rendere il sistema energetico più efficiente e sostenibile, ma impone anche una maggiore considerazione per il consumo energetico delle infrastrutture digitali, come i data center. La sostenibilità di queste infrastrutture, unitamente alla necessità di garantire la sicurezza delle nostre reti, che sono il cuore pulsante del sistema energetico, rappresentano una questione strategica fondamentale che dobbiamo affrontare con attenzione e determinazione. L’IA – ha concluso Giulio Iucci – migliora l’efficienza e ottimizza la gestione delle reti. Secondo McKinsey & Company, l’IA potrebbe ridurre i costi operativi del settore energetico del 20-25% entro il 2030, migliorando al contempo l’affidabilità delle reti, tenendo conto che l’espansione digitale porta con sé sfide complesse in termini di cybersecurity”.
All’interno dell’incontro si è posto l’accento sull’importanza dei data center, il cui numero cresce del 10% ogni anno, tanto che si stima che nel 2025 saranno in grado di gestire il 75% dei dati globali, rendendo cruciale adottare soluzioni di sicurezza avanzate.
Nel suo saluto istituzionale Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo A2A ha sottolineato come non sia semplice comprendere il perimetro della sfida lanciata dall’AI. In A2A sono stati attivati più di 50 progetti sul tema, oltre ad un side project denominato “New ways of working” per stabilire come utilizzare questa nuova tecnologia.
Davide Nardacci, Vice Capo della Divisione PSNC e Discipline Nazionali dell’Agenzia Nazionale di Cybersicurezza ANC, ha illustrato come sia compito dell’Agenzia stabilire linee guida e, dove possibile, se consentito dalla normativa nazionale, anche obblighi sostenibili per le aziende in una direzione comune europea. ANC ha anche aderito alle linee guida per uno sviluppo sicuro dell’AI promosse dal National Cyber Security Center del Regno Unito, documento sottoscritto dalle agenzie di diversi paesi e primo step ufficiale per lo sviluppo sicuro dell’Intelligenza Artificiale. Nardacci ha inoltre sottolineato il ruolo dell’Autorità rispetto al recepimento della Direttiva NIS2, evidenziando come l’Italia sia stata tra i primi paesi europei a procedere con il recepimento. La Direttiva stabilisce i requisiti principali che le organizzazioni devono soddisfare per raggiungere un elevato livello di sicurezza informatica. Gli obblighi derivanti dal recepimento della misura non saranno in vigore fin da subito ma le imprese dovranno iscriversi sulla piattaforma dell’ANC entro il 28 febbraio 2025. Seguirà invece, entro il mese di aprile, la redazione delle le misure di sicurezza per le imprese.
Alessandro Manfredini, Direttore Group Security & Cyber Defence A2A e Presidente AIPSA, ha sottolineato il sostegno di AIPSA allo SUOM perché la risposta alle minacce di cyber sicurezza può arrivare solo con un approccio di collaborazione sistemica e da un partenariato pubblico-privato, che comprenda ANC, la Polizia Postale, Difesa e il Comparto Intelligence per le attività sotto copertura. Oltre a questo è fondamentale il ruolo dell’Università per la formazione specifica, perché la sicurezza informatica è garantita soprattutto da comportamenti individuali corretti da parte dei cittadini.
Vincenzo Quintani, Vice Presidente ANIE CSI, Membro del Consiglio Generale e Coordinatore Smart Metering Group, commenta come purtroppo non si stiano sfruttando i dati oggi a disposizione grazie al deployment degli smart meter e come sia necessario migliorare la relazione tra utilities e consumatore finale grazie a questa nuova mole di informazioni. Occorre quindi implementare capacità e processi per innescare il vero cambiamento.
Stefano Zanero, Professore del Politecnico di Milano presso il Dipartimento Elettronica, Informazione e Bioingegneria, che si è occupato dello scenario di inquadramento, ha informato l’audience sulla natura degli attacchi informatici già avvenuti nella storia recente e ha precisato come l’AI non sia una nuova tecnologia ma un sistema a cui si lavora sin dagli anni ’50. Proprio per questo, fin dagli anni ‘80 si è cominciato a lavorare al tema della sicurezza informatica, soprattutto grazie a contributi femminili. Zanero ha concluso il proprio intervento citando quindi le applicazioni moderne e i veri utilizzi attuali dell’AI: intrusion detection per sistemi specifici, correlazione di allarmi, individuazione di frodi, individuazione e analisi del malware e offensive security.
Greta Nasi, Professoressa del Dipartimento di Scienze e Politiche Sociali dell’Università Bocconi ha affrontato il tema di come debba strutturarsi un’organizzazione per gestire la sicurezza informatica, sia per gestire l’operatività, sia le decisioni strategiche, sottolineando come non si possa prescindere dallo sviluppo di competenze sul fenomeno ma soprattutto nel contesto specifico dell’organizzazione, sia a livello di Board che di filiera. Ha quindi citato il report di JRC sull’AI e di recente pubblicazione “Competence and Governance Practice for Artificial Intelligence in the Public Sector”.
L’evento ha poi ospitato tre Tavole Rotonde.
Il 1° panel “Uno sguardo strategico: gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale per il settore energetico nella prospettiva di efficienza e sostenibilità” ha visto la partecipazione di Emmanuel Becker – CEO Mediterra Datacenters, Roberto Filipelli – Go To Market Lead Azure Business Group Director, Microsoft Italy e Luca Rigoni – Amministratore Delegato A2A Calore e Servizi. Becker ha spiegato come il modello dei data center sia cambiato in funzione della loro forte crescita, trainata dal fatto che i dati degli utenti non risiedono più in locale e si rende quindi necessario un design concepito per accogliere la richiesta accelerata di storage di dati, con durata di vita minima di 20 anni, con la consapevolezza che i vari componenti dei Data Center andranno sostituiti progressivamente. Filipelli ha evidenziato come Microsoft non si sia dedicata alla progettazione informatica ma piuttosto a quella elettrotecnica e con forti investimenti nelle rinnovabili per arrivare ad eliminare completamente la CO2. Secondo Filipelli è importante collocare i Data Center vicino alle energie rinnovabili ma soprattutto è fondamentale gestire gli eccessi di energia e il suo storage. Se ipotizziamo poi di separare i momenti di apprendimento dell’AI dai momenti in cui questa è sottoposta a interrogazione, abbinando i momenti di apprendimento ai momenti di esubero di energia elettrica, è facile comprendere come i Data Center possono essere considerati non energivori. Becker ha concordato con Filipelli sulla necessità di prossimità dei Data Center con le rinnovabili, aggiungendo però come occorra collocarli anche nelle provincie o nelle zone ancora poco coperte ma strategiche.
Rigoni ha spiegato come A2A Calore e Servizi si sia dotata di sistemi intelligenti, rendendo la produzione più smart grazie all’introduzione di motori con capacità predittiva a supporto delle operazioni di manutenzione. In funzione dei prezzi delle commodities, questi motori evoluti forniscono infatti indicazioni su quali macchine efficienti utilizzare per la produzione.
Il 2° panel “Cybersecurity: Intelligenza Artificiale, friend or foe?” ha visto la partecipazione di Paolo Cannistraro – CISO Engie Italia, Simone Cucchetti – Information Security Officer E.ON Italia, Selene Giupponi – Segretario Generale WOMEN4CYBER Italia, Alessandro Manfredini – Direttore Group Security & Cyber Defence A2A e Presidente AIPSA, Fabio Pressi – Amministratore Delegato, A2A E-Mobility e Presidente MOTUS-E, ed ha affrontato il tema della difesa. Manfredini ha invitato alla riflessione che tutti gli strumenti sono “dual use” e possono essere usati sia per la difesa sia per l’attacco, e questo riguarda anche l’Intelligenza Artificiale. Occorre imparare ad interpretare le informazioni che arrivano sugli attacchi, se i casi di attacchi informatici sono in aumentano ma vengono monitorati (o sembrano in aumento proprio perché ora vengono monitorati), l’analisi dei dati sugli attacchi può creare una conoscenza di base molto utile proprio per contrastarli. Cannistraro ha precisato come l’intelligenza artificiale per certi versi faciliti le intrusioni informatiche anche da parte delle persone comuni ma l’AI stessa può poi aggregare le informazioni e aiutare a individuare e fermare gli attacchi stessi. Giupponi ha confermato che una base dati di indicatori di compromissione è già disponibile ma è importante capire come utilizzarla per prevenire gli attacchi noti. Giupponi ha poi citato WOMEN4CYBER Italia, fondazione che nasce con l’obiettivo di sostenere la partecipazione delle donne nel campo della sicurezza informatica e colmare il gender gap, sensibilizzando sulla necessità di avvicinare le ragazze alle lauree STEM, spesso ancora accompagnate da stereotipi di genere. Giupponi ritiene che la cyber-security sia un tema trasversale che richiede integrazione con varie competenze come geopolitica, diplomazia, human resources, marketing e public relations e, nella sua esperienza diretta, i gruppi di lavoro di analisi sul dark web con una rappresentanza di genere equilibrata hanno dimostrato di performare meglio grazie al diverso modo di pensare a livello investigativo. Cucchetti ha confermato l’importanza delle competenze per difendersi dagli attacchi informatici, che non sono più generici ma sempre più mirati. Pressi ha poi offerto un focus sul veicolo elettrico, sempre più connesso in termini di navigazione, sistemi di sicurezza ADAS e sensoristica. La mobilità elettrica moltiplica ancora di più la connettività perché mette insieme il mondo delle batterie con il mondo delle reti e dei pagamenti, creando punti di attacco vulnerabili. C’è quindi bisogno di formazione lungo tutta la filiera e di una progettazione lungimirante di prodotti e sistemi.
Il 3° e ultimo panel “AI e Digital Twin, lo snodo Smart Meter” ha trattato il tema dei gemelli digitali e dei contatori di nuova generazione. Il panel ha visto la partecipazione di Luca Cavalletto – Head of Asset Management Business Unit Smart Infrastructure A2A, Palmo Antonio Cavallo – Head of Digital Transition and Data Analytics Gruppo HERA, Alberto Maldarella – Researcher Data Scientist & AI Engineer RSE e Stefano Rotini – rappresentante SMG ANIE CSI.
Cavalletto ha illustrato come il gemello digitale fornisca dati sulla parte di smart meter e sensoristica ma non venga utilizzato per monitorare i dati in tempo reale, per cui esistevano già tecnologie abilitanti, ma soprattutto per prevedere il futuro e supportare la progettazione e la pianificazione di oggetti e delle loro specifiche e sfruttare al meglio tutta la vita dell’asset. Cavallo ha spiegato la priorità data alla Data Strategy e l’approccio alla nuova ondata di digitalizzazione causata dall’AI generativa. Maldarella ha offerto un focus sul valore degli standard aperti e delle collaborazioni durature per la condivisione dei dati, per aiutare la ricerca e di conseguenza la imprese, come potrebbe essere il caso della clusterizzazione della base utenti. Ha poi illustrato la ricerca su innovazioni come l’utilizzo di telecamere intelligenti per monitorare la rete e l’anomaly detection sulle colonnine di ricarica. Ha infine annunciato il focus del prossimo triennio di sperimentazione, ovvero il quantum computing. Rotini ha invece trattato il tema del canale Chain2, protocollo nato nel 2017 ma purtroppo presente in meno di 20.000 dispositivi utenti installati in Italia, nonostante il rollout di contatori di seconda generazione sia quasi completato. Rotini ha osservato come la sostituzione dei contatori non sia stata accompagnata da una adeguata campagna di comunicazione all’utente sull’utilizzo di questa tecnologia che, in combinazione con l’AI, consente di bypassare i sensori di monitoraggio dei singoli apparecchi connessi alla rete e di ricavare informazioni semplicemente dai pattern di consumo.
L’evento si è chiuso con l’intervento di Fabrizio Frisoglio, Responsabile Scientifico di Fondazione AEM e curatore dell’AEM Museum, che ha portato i saluti del Presidente Prof. Alberto Martinelli e illustrato il percorso del Museo di Impresa per raccontare la storia dell’azienda e del patrimonio storico culturale generato per la cittadinanza in oltre cent’anni di attività. Frisoglio ha inoltre anticipato la mostra annuale attualmente allestita presso il Museo e dedicata alle colonie AEM denominata “Pataflai Ciumba” e co-curata da Federica Miotti.