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ANIE presenta al Senato una proposta in tema di subappalto

ANIE pone all’attenzione del legislatore nazionale la questione del limite per la categoria prevalente e chiede di integrare la definizione di subappalto negli appalti di forniture.

Federazione ANIE  in rappresentanza dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica Italiana, di cui fanno parte i principali fornitori di tecnologie – ha presentato alla  14a Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato una proposta in tema di subappalto. Proprio in questi giorni, infatti, la Commissione sta esaminando il disegno di Legge contenente disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, prevedendo all’art. 8 alcune modifiche del Codice dei contratti pubblici (A.S. 2169).

ANIE apprezza che il disegno di Legge recepisca le richieste da tempo avanzate dalla Federazione, e in particolare l’abrogazione dell’obbligo di indicazione di una terna di subappaltatori in sede di offerta, nonché di eliminare la possibilità per cui il subappaltatore può essere causa di esclusione per l’appaltatore.

La Legge europea 2019-2020 potrebbe costituire l’occasione per superare un’altra rilevante criticità relativa alla questione del limite del subappalto. La proposta di ANIE in questo senso è quella di riformulare la disciplina prevedendo, per appalti di lavori, servizi e forniture, un limite percentuale per la categoria prevalente. Il riferimento alla categoria prevalente è valido in tutti e tre gli ambiti, alla luce del fatto che è possibile strutturare appalti di forniture e servizi individuando prestazioni prevalenti e prestazioni secondarie. “Sarebbe infatti fortemente limitativo – oltre che in contrasto con i principi euro-unitari – calcolare la quota limite subappaltabile sull’importo complessivo, soprattutto con riguardo ad appalti di forniture o servizi tecnologici – ha dichiarato Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di ANIE-. L’apposizione di un limite, se riferito alla sola categoria prevalente, è da considerare ammissibile proprio in ragione della preponderanza della prestazione in relazione all’appalto affidato, circostanza al ricorrere delle quale anche le Direttive europee consentono di limitare il ricorso al subappalto – ha concluso Portaluri”.

La Federazione, sempre nell’ottica di semplificare la disciplina e prevenire il possibile contenzioso, ha suggerito altre modifiche, tra cui, in particolare, la proposta di integrare la definizione di subappalto, con riguardo agli appalti di forniture, al fine di individuare in modo chiaro quali subcontratti vadano a integrare un subappalto e quali invece integrino semplici subforniture.