ambiente energia

Comunicazione della Commissione europea su mercato interno dell'energia elettrica e intervento pubblico

Realizzate dalla Commissione europea le linee guida sull'intervento degli Stati nel settore elettrico

5 novembre 2013 – la Commissione europea ha realizzato la Comunicazione “Realizzare il mercato interno dell'energia elettrica: valorizzare l'intervento pubblico” contenente le linee guida sull'intervento degli Stati nel settore elettrico, con particolare riferimento al capacity payment, ai sistemi incentivanti per le fonti rinnovabili e agli strumenti di demand response.


La Comunicazione è accompagnata da quattro documenti (Staff Working Document) scaricabili al seguente link:



  1. Ottimizzazione degli interventi pubblici per l’adeguatezza della generazione di energia nel mercato interno
  2. Definizione di schemi di sostegno alle energie rinnovabili
  3. Uso dei meccanismi di cooperazione nello sviluppo delle fonti di energia rinnovabili
  4. Integrazione della flessibilità dal lato della domanda, in particolare la risposta alla domanda nei mercati elettrici

http://ec.europa.eu/energy/gas_electricity/internal_market_en.htm


La Comunicazione, non vincolante per gli Stati Membri, fissa i principi fondamentali che saranno usati nella definizione delle future normative sugli aiuti di Stato nel settore energetico e che orienteranno la Commissione nella valutazione degli interventi degli Stati in materia di meccanismi incentivanti per rinnovabili e capacity payment.
La Commissione ammette il sostegno economico dello Stato solo in casi specifici in cui sia necessario centrare determinati obiettivi di politica energetica. Tuttavia tale intervento, ben mirato e disegnato, “deve essere efficiente dal punto di vista dei costi e adattabile ai cambiamenti in corso”, poiché in caso contrario si rischierebbe di “distorcere profondamente il funzionamento del mercato e avere prezzi dell'energia più alti sia per le famiglie che per le imprese”.
Con specifico riferimento agli incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili la Comunicazione stabilisce alcuni principi di base:



  • in primo luogo deve essere garantita la stabilità del quadro regolatorio e normativo, indispensabile per assicurare le aspettative dei soggetti investitori, per cui non devono essere adottate modifiche inattese e retroattive;
  • un maggiore coordinamento delle politiche di incentivazione tra gli Stati Membri ed il sostegno pubblico dovrebbe essere improntato al principio di neutralità tecnologica per consentire la competizione tra le diverse tecnologie presenti sul mercato e sfruttare le efficienze a livello europeo;
  • in aggiunta i regimi di sostegno devono essere quantificati nel minimo indispensabile e devono essere “flessibili e adeguarsi al calo dei costi di produzione” al fine di accompagnare tali tecnologie alla grid parity;
  • al fine di consentire una miglior risposta ai segnali di mercato, devono essere preferite alle tariffe onnicomprensive le tariffe premio o altri strumenti che “incentivino i produttori a rispondere all'evoluzione del mercato”, come le aste, l’obbligo per i produttori di immettere in rete quote minime di energia da fonti rinnovabili, gli incentivi in conto capitale e meccanismi di cooperazione tra Stati membri;

In riferimento al capacity payment, secondo la Commissione, prima di introdurre meccanismi per remunerare la disponibilità di capacità tradizionale nuova o esistente – ad es. con funzione di back up per la generazione da fonti rinnovabili intermittente o per garantire la sicurezza della rete –  è necessario che gli Stati Membri:



  1. analizzino prima le cause dell'inadeguatezza della capacità;
  2. siano rimosse le distorsioni del mercato causate dalle tariffe regolate e dagli incentivi alle rinnovabili. In tal senso è necessario adottare sistemi che consentano una maggiore integrazione delle rinnovabili nei mercati elettrici;
  3. solo dopo tali interventi è ammissibile il supporto pubblico alla remunerazione della capacità di back-up. Tali meccanismi devono essere disegnati tenendo presente non solo il mercato nazionale ma quello europeo;

La Commissione infine ritiene che simili misure non debbano favorire la sopravvivenza di centrali inefficienti grazie a un sostegno pubblico o alla realizzazione di nuova capacità non necessaria.
In merito alla Demand Response Measures secondo la Commissione è necessario facilitare la flessibilità della domanda per ridurre i costi dell’energia, attraverso l’introduzione di tariffe intraday dinamiche per i consumatori finali, implementando le diposizioni in materia previste dalla Direttiva 2009/72/CE sull’Elettricità e della Direttiva 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica ed elaborate nei codici di rete e nei regolamenti. A tal fine è indispensabile diffondere in modo più ampio le tecnologie intelligenti come le smart grid e le smart metering, nonché rafforzare i requisiti per le apparecchiature intelligenti, nel contesto della normativa sulla progettazione eco-compatibile e sull’Etichettatura Energetica.