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Criteri Ambientali Minimi (CAM): in Gazzetta il nuovo Decreto su progettazione, lavori e interventi edilizi

Il 01-Settembre-2022

Aggiornata tramite il DM 23 giugno 2022 la precedente versione del 2017

Il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato, in attuazione del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), il Decreto 23 giugno 2022 n. 256, relativo ai “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi” cosiddetto – CAM Edilizia.

Il nuovo Decreto, che entrerà in vigore 120 giorni dopo la pubblicazione ovvero il 4 dicembre p.v., abroga e sostituisce il precedente DM 11 ottobre 2017. Il nuovo DM, così come i CAM in generale, si basa sui principi dell’economia circolare e sui modelli di sviluppo sostenibile, in allineamento con i più recenti atti di indirizzo comunitari. L’obiettivo è infatti quello di consentire alle stazioni appaltanti di ridurre gli impatti ambientali generati dai lavori per la manutenzione, ristrutturazione e costruzione di edifici pubblici e dalla gestione dei relativi cantieri.

Le nuove disposizioni del CAM Edilizia, in particolare le clausole contrattuali e le specifiche tecniche, si applicano nelle gare per gli affidamenti (congiunti o disgiunti) di servizi di progettazione e di lavori per interventi edilizi delle pubbliche amministrazioni. Nelle specifiche tecniche obbligatorie è riscontrabile una riorganizzazione dei criteri in sezioni dedicate alla scala territoriale-urbana, a quella di edificio e a quelle relative ai prodotti da costruzione e al cantiere. Particolare attenzione è stata data anche agli edifici esistenti che ricadono nell’ambito della disciplina del codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché di valore storico-culturale individuati dalla pianificazione urbanistica, prevedendo l’applicazione dei criteri purché compatibili e a precise condizioni. L’adozione di nuovi criteri premianti consentirà invece di favorire quegli operatori che implementano strategie sempre più allineate con gli orientamenti green comunitari e di aumentare l’attrazione di capitali pubblici e privati sulle opere da realizzare.

Federazione ANIE è stata parte attiva del Tavolo di Lavoro che ha elaborato il testo dei nuovi criteri. Grazie all’intervento di ANIE sono infatti presenti i necessari richiami normativi per i requisiti prestazionali delle sorgenti luminose e, più in generale, degli impianti di illuminazione per interni. Contestualmente anche per i sistemi di automazione, controllo e monitoraggio dell’edificio è stato mantenuto, su richiesta di ANIE, il riferimento alla norma UNI EN 15232 che prevede la classificazione delle funzioni di controllo degli impianti tecnici degli edifici per la loro implementazione e per stimarne l’impatto sulle prestazioni energetiche.

Parallelamente prosegue l’attività di ANIE negli altri tavoli ministeriali dedicati allo sviluppo ed aggiornamento di ulteriori criteri ambientali minimi, quale ad esempio il CAM servizi energetici per gli edifici e il CAM Eventi, quest’ultimo in fase di imminente pubblicazione.