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I contributi della Federazione ANIE al settore elettrotecnico ed elettronico tra il secondo dopoguerra e la crisi degli anni ’70.

Siamo lieti di poter riproporre il paper di Lorenzo Fiaschi e Gianfranco Gianneschi, due studenti universitari che stanno frequentando la Scuola Magistrale in Governo e Direzione d’Impresa presso l’Università degli studi di Firenze. Nel corso di “Storia dell’Impresa” del Prof. Luciano Renato Segreto hanno preparato un elaborato ben strutturato e accurato sulla nostra Federazione, dal titolo: “I contributi della Federazione ANIE al settore elettrotecnico ed elettronico tra il secondo dopoguerra e la crisi degli anni ’70”. Il lavoro ci rende orgogliosi della storia che ci appartiene da oltre mezzo secolo e che ha attraversato epoche in cui le imprese erano fortemente condizionate da scelte politiche e da strategie nazionali e internazionali. I due giovani relatori hanno scrupolosamente ripercorso i primi passi di ANIE, dalle difficoltà che la Federazione ha incontrato nel secondo dopoguerra fino al ruolo decisivo assunto da quest’ultima all’interno dell’industria elettrotecnica nazionale passando per l’indimenticato Presidente Anfossi, fondatore di ANIE. Perno centrale del lavoro è, pertanto, il grande  salto che i protagonisti della Federazione hanno compiuto nel tempo verso la nazionalizzazione e internazionalizzazione dell’industria elettrica ed elettronica: un miracolo tutto italiano.

L’acronimo nel tempo non si è modificato ma ha trasformato la sua sostanza solo nella denominazione: “Associazione Nazionale Industrie Elettroniche ed Elettrotecniche”. Questo – come ampiamente evidenziato nel lavoro – grazie anche all’estensione delle attività del settore che, nel corso del governo Fanfani, camminavano al passo con la programmazione nazionale della politica di centrosinistra. Una riflessione significativa occupa, inoltre, l’ultima parte del lavoro, relativa all’inevitabile crisi degli anni Settanta che, se da un lato registrava grossi introiti, dall’altro “fatturava” altrettanti bilanci negativi. Fiaschi e Gianneschi hanno evidenziato, infine, quanto ANIE abbia, nel tempo, puntato a colmare le debolezze dell’industria elettronica, correndo tutti i rischi del mestiere.

Un lavoro, dunque, certosino, tecnico e approfondito che merita un ringraziamento da parte di tutti noi, impegnati più che mai a collaudare la produttività del nostro operato con quella di giovani interlocutori capaci di farci camminare sempre a testa alta.