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Milano Finanza – Portaluri: la mancanza di corridoi privilegiati per i trasporti eccezionali sta rallentando il mercato dei supertrasformatori

Il 08-Luglio-2020

L’acciaio è una risorsa importante anche per il comparto elettrotecnico, sia come elemento strutturale meccanico delle apparecchiature, sia come funzionale grazie alle sue proprietà magnetiche. In particolare sono due i comparti di ANIE, Federazione delle imprese elettrotecniche ed elettroniche, che consumano grandi quantitativi di acciaio: trasformatori e motori elettrici”.

I numeri sono importanti: in Italia operano più di 100 società, compreso l’indotto, solo nelle costruzioni di trasformatori di media e grande potenza e di motori elettrici industriali, con un fatturato di circa 2 miliardi di euro e circa 10 mila addetti diretti e indiretti. “Incentivare una filiera italiana dell’acciaio vuol dire anche incentivare la produzione nazionale di prodotti che utilizzano l’acciaio” afferma il direttore generale ANIE Maria Antonietta Portaluri. “Non necessariamente si deve pensare a strumenti di finanziamento, che peraltro nel post pandemia si stanno studiando, si può agire anche su alcune regole che oggi sono ostative allo sviluppo del mercato”.

Un esempio si trova nel caso dei trasporti eccezionali. “Alcuni trasformatori di grande potenza e quindi grandi utilizzatori di acciaio sia a livello di nucleo sia perché le carpenterie metalliche delle macchine sono dimensionalmente importanti, necessitano, per essere trasportati sul territorio nazionale, di una serie di permessi speciali che variano di regione in regione e di autorizzazioni particolari per l’attraversamento dei ponti che globalmente portano un aumento dei costi ed un allungamento dei tempi di consegna spesso incompatibili con le esigenze dei produttori e dei clienti”, spiega Maria Antonietta Portaluri. “Oggi assistiamo ad un rimbalzo delle responsabilità tra amministrazioni pubbliche locali e produttori di macchinari che sta letteralmente paralizzando la fornitura di queste apparecchiature e i tempi di reazione delle nostre istituzioni non sono adeguati. Andrebbero semplificate le procedure e aperti dei corridori privilegiati per il passaggio di questi trasporti eccezionali. Questo tema è sensibile non solo per i grandi trasformatori ma per tutti i manufatti di grande dimensione ad alto contenuto di acciaio”.

Un altro tema trasversale che impatta il mercato dei prodotti di cui stiamo parlando è quello della sorveglianza di mercato. “Alla luce degli ultimi provvedimenti emanati dalla Commissione Europea in materia di efficienza energetica i costruttori di motori elettrici e di trasformatori sono obbligati ad utilizzare materiali sempre più performanti dal punto di vista elettromagnetico per diminuire le perdite e quindi i consumi” spiega Maria Antonietta Portaluri. “Oltre a migliorare la reperibilità di questi materiali, magari incentivando i produttori di acciaio locali, si dovrebbero implementare sistemi strutturati di controllo della effettiva conformità dei prodotti alle regole europee. Ad oggi la completa mancanza di tali controlli porta sul mercato europeo e quindi italiano prodotti realizzati spesso lontano dall’Europa con caratteristiche non verificabili all’origine dalla Commissione Europea a prezzi decisamente concorrenziali”.

Il settore industriale dell’acciaio in Europa, e quindi anche in Italia, sta attraversando da alcuni anni delle difficoltà causate in parte dalla concorrenza dei produttori extra-UE che viene combattuta con misure di controllo doganale come i prezzi minimi di importazione per alcune tipologie di acciaio che ovviamente creano in alcuni casi difficoltà per chi deve approvvigionarsi per forza fuori dall’Europa. “Ma a questa situazione difficile contribuisce un oggettivo calo della produzione dei settori a valle come l’edilizia, la meccanica e anche l’elettrotecnica che andrebbero appunto incentivati” conclude il direttore “nell’ottica di un miglioramento complessivo delle condizioni di tutta la filiera”.