Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione 2023 – a cura di ANIE Automazione
L’Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione, è il volume realizzato da ANIE Automazione e presentato durante la tavola rotonda di apertura di SPS Italia 2023 (Parma, 23-25 maggio). Il documento comprende un corposo inserto con i dati del settore che traccia un quadro delle tendenze di mercato registrate dal 2022 fino ai primi mesi dell’anno in corso con previsioni sull’andamento complessivo del 2023.
“La prima parte di questo documento riporta statistiche e dati che rimandano una fotografia molto positiva del settore dell’Automazione Industriale di fabbrica e di processo che ha visto nel 2022 una crescita in termini di fatturato rispetto all’anno precedente del 22%, lasciandosi alle spalle le impreviste difficoltà iniziate nel 2020” – afferma Andrea Bianchi, Presidente di ANIE Automazione.
“Per la seconda parte del volume – prosegue Bianchi – si è ritenuto importante analizzare alcuni elementi che caratterizzano il presente e il futuro industriale e che ancora devono essere metabolizzati dalle aziende. Infatti, superate e capitalizzate le discontinuità che hanno scosso il settore negli ultimi anni, l’industria manifatturiera italiana sta vivendo oggi l’inizio di una nuova era sollecitata anche delle indicazioni della Commissione Europea che vogliono un’evoluzione dell’ormai consolidato modello di “Industria 4.0” verso una versione “5.0”.
Il focus dell’Osservatorio si occupa, appunto, del paradigma “Industria 5.0”, ovvero di un’industria sostenibile, antropocentrica e resiliente, capace di estendere e rafforzare la propria responsabilità e il proprio raggio d’azione al di là dei confini tradizionali, fisici e culturali.
L’adozione di nuove tecnologie digitali e l’implementazione di soluzioni di automazione industriale sono fondamentali per raggiungere questi obiettivi: abbiamo infatti le tecnologie che consentono, con la trasformazione digitale, di efficientare le soluzioni energetiche, di consumare meno materie prime, di pianificare meglio gli approvvigionamenti, di inserirsi in nuove filiere internazionali, di costruire una visione collaborativa del lavoro, di essere più competitivi e sostenibili.