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OSSERVATORIO SISTEMI DI ACCUMULO AL 30 SETTEMBRE 2021

Crescono le installazioni nel 3° trimestre 2021. Il mercato è trainato dagli accumuli di piccola taglia abbinati ad impianti fotovoltaici residenziali.

L’aggiornamento del report “OSSERVATORIO SISTEMI DI ACCUMULO” di ANIE Federazione, presenta il trend delle installazioni di energy storage in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna.[1]

 

ANALISI DATI AL 2021

Al 30 settembre 2021 risultano installati ben 60.116 sistemi di accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 315 MW e una capacità massima di 529 MWh. A questi si aggiungono gli impianti di Terna per complessivi 60 MW e 250 MWh.

Il 99,9% dei SdA risulta abbinato ad un impianto fotovoltaico, per la quasi totalità (97%) in installazioni di taglia residenziale. In particolare, la quasi totalità (97%) dei SdA è di taglia < 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità inferiore o uguale ai 5 kWh (35%) e di quelli compresi nel range tra 5 kWh e 10 kWh (41,7%). In aumento i sistemi di accumulo di capacità compresa tra 10 kWh e 15 kWh (18%).

Rimangono fermi a quota un impianto i SdA stand-alone, i SdA abbinati a centrali termoelettriche ed i SdA a celle a combustibile e rimangono di due unità i SdA abbinati a impianti eolici.

La tecnologia più diffusa è quella a base Litio (97,4% circa del totale) seguita dal Piombo (2,3% circa). Si registrano 77 batterie a volano (+26% rispetto al Q2 2021) e 65 supercondensatori (+20% rispetto al Q2 2021).

La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (16.082 SdA per una potenza di 73 MW e una capacità di 128 MWh) seguita dal Veneto (9.683 SdA per 47 MW e 87 MWh), dall’ Emilia-Romagna (6.284 SdA per 35 MW e 55 MWh) e dal Piemonte (4.512 SdA per 38 MW e 56 MWh).

 

ANALISI DATI 2021

Il trend del 2021, periodo gennaio-settembre, è in notevole crescita per numero, potenza e capacità di accumulo rispetto allo stesso periodo del 2020 con valori superiori rispettivamente del 107%, 142% e 182%.

È in aumento la taglia di potenza degli impianti fotovoltaici residenziali a cui sono accoppiati i SdA: dopo la crescita del 36% del Q2 2021, si registra nel Q3 2021 un ulteriore aumento del +6% del numero di installazioni abbinati ad impianti fotovoltaici di taglia compresa tra 6 e 10 kW e una riduzione per impianti di taglia compresa tra i 3 e i 6 kW, segno evidente del processo di elettrificazione dei fabbisogni energetici degli edifici e di massimizzazione dell’autoconsumo. Nel Q3 sono stati accoppiati 6 SdA a 2 impianti fotovoltaici di potenza maggiore di 1 MW per complessivi 0,382 MWh di capacità.

Analizzando la tipologia di configurazione si conferma lo spostamento delle nuove installazioni verso quelle “lato produzione in corrente continua” rispetto ai periodi precedenti. Nel 2021 questa configurazione ricopre l’80% delle installazioni e rispetto al 2020 ha registrato una crescita del +25% a discapito degli accumuli installati post-produzione (-20%) e quelli installati lato produzione in corrente alternata (-6%).

Tutte le Regioni hanno consolidato un segno positivo rispetto al periodo gennaio-settembre del 2020 relativamente al numero di installazioni, alla potenza e capacità installate.

 

ANALISI DI MERCATO

Nell’Osservatorio FER recentemente pubblicato, ANIE Rinnovabili ha messo in evidenza gli effetti del superbonus 110%, dato che già nei primi nove mesi del 2021 sono stati superati i dati registrati in tutto l’anno 2020 per gli impianti di potenza inferiore a 10 kW con un incremento di nuova potenza installata di 16 MW (+8% sui 207 MW del 2020). Analogamente dall’Osservatorio SdA l’Associazione rileva che nei primi 9 mesi dell’anno 2021 rispetto al cumulato al 2020 si registra per gli accumuli con capacità inferiore a 20 kWh un incremento delle installazioni pari a 18.960 (+48%), della potenza pari a 102 MW (+54%) e della capacità pari a 180 MWh (+61%).

Se da un lato sono positivi i segnali relativi agli accumuli di piccola taglia, che contribuiranno ad accrescere la quota di autoconsumo dei prosumer fotovoltaici e conseguentemente a ridurne i costi in bolletta elettrica, dall’altro lato il segmento di mercato degli accumuli di media taglia sta dando qualche piccolo segnale di crescita; è completamente fermo, invece, quello degli accumuli di grande taglia.

L’auspicio è che con i decreti legislativi n. 199 e n. 210 del 2021 di recepimento delle direttive europee rispettivamente delle fonti rinnovabili e del mercato elettrico possano promuovere i sistemi di accumulo in maniera più diffusa. Sebbene il 2030 sia lontano, ogni anno che passa rende il raggiungimento degli obiettivi del PNIEC sempre più arduo.

Non vi sono all’orizzonte novità di policy che potranno impattare nello sviluppo del 2022, se non la recente proroga del superbonus 110% con sconto in fattura e cessione del credito, prorogati anche per l’aliquota del 50%. Sicuramente si registreranno segnali di crescita per gli storage di media e grande taglia in ragione delle scadenze di delivery relative al progetto pilota Fast Reserve di Terna ed alle aste del capacity market del 2019 Qualche ulteriore novità potrà essere fornita dall’asta del capacity di gennaio 2021 che prevede la consegna per il 2024 e dall’approvazione della Commissione Europea della disposizione contenuta nell’art. 18 del Dlgs 210/2021 che istituisce le aste dedicate allo storage.

[1]I dati sono provvisori, potrebbero subire variazioni per aggiornamenti apportati da Terna

  • I dati sono disponibili fino al 30 settembre 2021
  • I valori di «capacità» indicati nel report si riferiscono alla «capacità utilizzata massima del sistema di accumulo»