ambiente energia

Pubblicato il decreto sul Fondo per l’efficienza energetica

Disciplinate dal DM 22 dicembre 2017 le modalità di funzionamento del Fondo nazionale per l'efficienza energetica

Nella Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2018 è stato pubblicato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico DM 22 dicembre 2017 attuativo del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, finalizzato a sostenere gli interventi di efficientamento realizzati dalle imprese e dalla Pubblica amministrazione su immobili, impianti e processi produttivi.

Nello specifico, gli interventi sostenuti riguardano:

  • la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali;
  • la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento;
  • l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica;
  • la riqualificazione energetica degli edifici.

Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal ministero dello Sviluppo economico, che destinerà anche ulteriori 100 milioni di euro nel triennio 2018-2020. Il Fondo sarà inoltre alimentato con le risorse messe a disposizione dal ministero dell’Ambiente. Con i 150 milioni già disponibili il governo stima una mobilitazione di investimenti nel settore dell’efficienza di oltre 800 milioni di euro.

La gestione del Fondo sarà affidata ad Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, sulla base di una convenzione con i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, che provvederà a pubblicare le modalità operative per la presentazione dei progetti. Il decreto, previsto dall’art.15 del D.lgs. 102/2014, attuazione nazionale della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, avrebbe dovuto essere emanato entro il 17 ottobre 2014 ma ha subito nel tempo vari slittamenti, dovuti alla concertazione tra le varie amministrazioni dello Stato interessate, alla naturale complessità di funzionamento del Fondo e alla necessità di un approfondimento sulla possibilità di prevedere delle sinergie tra il Fondo stesso e il Fondo europeo per gli investimenti strategici – cosiddetto Piano Juncker.