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Approvato il DL Bollette-bis: nuove misure per contrastare gli effetti economici della crisi in Ucraina

Il 21-Marzo-2022

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 67 di lunedì 21 marzo il DL 21 marzo 2022 n. 21 (c.d. DL Bollette-bis) recante “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”. Il provvedimento mobilita circa 4,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai circa 16 miliardi già stanziati dalla scorsa estate per contrastare l’aumento del costo dell’energia.

Il decreto introduce misure per contrastare l’aumento di gasolio e benzina con una riduzione delle accise di 25 centesimi al litro per un 1 mese (art. 1) e interviene in materia di prezzi di energia e gas riconoscendo nuovi crediti d’imposta (artt. 3 e 4) per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale a favore d’imprese diverse da quelle energivore e gasivore (per queste ultime erano stati già previsti contributi nei precedenti decreti). È contemplata la possibilità di cedere tali crediti, senza possibilità di ulteriori cessioni, fatta salva la possibilità di sole due ulteriori cessioni se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia. Tale opzione è estesa anche a imprese energivore e gasivore, i cui crediti d’imposta sono incrementati nel seguente modo: dal 20% al 25% per le imprese energivore e dal 15% al 20% per le imprese gasivore (art. 5).

Per favorire una maggiore trasparenza dei prezzi dell’energia sono potenziate le attività di sorveglianza sui prezzi (art. 7). In particolare, si prevede che il Garante per la sorveglianza dei prezzi possa, non solo convocare le imprese e le associazioni di categoria interessate al fine di verificare i livelli di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo, ma anche richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo, con sanzioni in caso di mancato riscontro o di comunicazione di dati non veritiere. Si prevede inoltre che i titolari dei contratti di approvvigionamento di volumi di gas per il mercato italiano debbano trasmettere questi e i nuovi contratti al MITE e all’ARERA.

Come forma di sostegno per le imprese è poi prevista la possibilità di rateizzazione delle bollette per i consumi energetici, con possibilità di garanzie SACE sulla rateizzazione per andare incontro alle esigenze di liquidità delle imprese (art. 8).

Una buona parte degli interventi del nuovo provvedimento sarà finanziata attraverso un contributo a titolo di prelievo solidaristico straordinario (art. 37) introdotto a carico dei soggetti che producono o importano gas, energia elettrica e prodotti petroliferi per la vendita e la distribuzione (extraprofitti delle società energetiche).

In materia di Appalti, si prevede che il MIMS, in relazione alle domande di accesso al Fondo per l’adeguamento dei prezzi previsto dal decreto n. 73/2021 (D.L. Sostegni-bis), possa riconoscere – nel limite complessivo del 50% delle risorse del medesimo Fondo e nelle more dello svolgimento dell’attività istruttoria relativa alle istanze di compensazione – un’anticipazione pari al 50% dell’importo richiesto in favore delle imprese affidatarie dei lavori. Il decreto prevede inoltre un incremento del Fondo per le opere pubbliche (art. 7, comma 1, DL n. 76 del 2020) di 200 milioni di euro per l’anno 2022 e la dotazione del Fondo per l’adeguamento dei prezzi, (articolo 1-septies, comma 8, dl 73/2021) di 120 milioni per l’anno 2022.
Ancora una volta, il decreto non contempla meccanismi di revisione prezzi o di compensazione per i contratti pubblici di servizi e forniture.
Rispetto alle prime bozze del decreto è stata poi eliminata una disposizione che prevedeva la possibilità di sospendere e prorogare la durata dei contratti pubblici, compresi quelli di servizi e forniture, in conseguenza dell’eccezionale aumento del prezzo di materie prime ed energia.

Tra le misure di sostegno in materia di Trasporti, il decreto prevede lo stanziamento di ulteriori 19,5 milioni di euro per il 2022 a favore della misura Marebonus e di ulteriori 19 milioni di euro, sempre per il 2022, a favore della misura Ferrobonus (art. 13).
Per il trasporto su strada si prevede l’inserimento tra gli elementi essenziali del contratto scritto di trasporto di una clausola di adeguamento del corrispettivo del servizio a seguito di variazioni del prezzo del carburante da autotrazione (art. 14).

Infine, il decreto rafforza i presidi per la sicurezza, la difesa nazionale e per le reti di comunicazione ridefinendo e potenziando i poteri speciali del c.d. Golden Power (art. 24-28). Si rafforza anche la cybersicurezza di reti, sistemi informativi e servizi informatici, prevedendo che le stazioni appaltanti possano avvalersi di procedure negoziate senza bandi di gara, in caso di rischio che le aziende produttrici di prodotti e servizi tecnologici di sicurezza informatica legate alla Federazione Russa non servano aggiornamenti ai propri prodotti (definiti con circolare dell’Agenzia Cyber italiana) offerti alle amministrazioni pubbliche (art. 29).

Per quanto concerne l’approvvigionamento di materie critiche è introdotta una nuova procedura per l’autorizzazione all’esportazione al di fuori dall’UE di determinate materie prime critiche (valida fino al 31 luglio 2022), tra cui sono ricadono i rottami ferrosi, anche non originari dell’Italia (art. 30).

In allegato il testo del decreto.