Rassegna del 11-12 dicembre 2019

12 Dicembre 2019

ANIE
IL SOLE 24 ORE: GELATA SUI RICAVI DELL’ELETTRONICA. IL 2019 CHIUDE IN CALO DELL`1%
Se l’anno scorso era una preoccupazione, quest’anno è un allarme. L’industria tecnologica italiana che rappresenta con le aziende di 4 comparti (industria, building, energia e infrastrutture-trasporti) il 3,4% del Pil nazionale – chiude il 2019 con una frenata sul fatturato: -1% (dal +4,7% del 2018). Una gelata che preoccupa perché il comparto eterogeneo dell’elettrotecnica e dell’elettronica danno origine, complessivamente, al 6% del fatturato aggregato del manifatturiero nazionale, al 7% delle esportazioni e occupano il 7% degli addetti totali dell’industria manifatturiera. Certo, c’è una fase di incertezza internazionale. Ma sono soprattutto gli effetti della gelata sugli investimenti pubblici e privati (poco o per nulla incentivati) e del rallentamento del automotive in Germania. Dati che fanno il paio con la produzione industriale, a ottobre in caduta del -2,4% come ha certificato martedì l’Istat. «Il ridimensionamento del portafoglio ordini – ha spiegato il presidente di Anie, Giuliano Busetto che, dopo una fase di crescita, evidenziava un primo calo (-0,9%) nella seconda metà del 2018, ha confermato anche nel I semestre del 2019 una dinamica di segno negativo (-1,9%), lasciando presagire un andamento più debole anche nel 2020». Sentiment negativo che permane anche tra le imprese del comparto, in base ai risultati dell’Osservatorio Anie: solo il 44% delle aziende stima, nel 2019, una crescita di fatturato rispetto all’anno precedente. Nel 2018 (sul 2017) la quota delle “ottimiste” sfiorava il 60 per cento.

CORRIERE DELLA SERA: L’INDUSTRIA ELETTROTECNICA VEDE UN CALO DELL`1% DEL FATTURATO
L’allarme dell`Anie. Segno meno. L`industria elettronica ed elettrotecnica rappresentata da Anie Confindustria stima per il 2019 un calo del fatturato vicino all`1%. La contrazione del portafoglio ordini (- 1,9% nel primo semestre 2019) lascia presagire un 2020 ancora peggiore. «Siamo preoccupati, in breve tempo l`Italia rischia di passare da seconda a quarta manifattura d`Europa», avverte il presidente Giuliano Busetto. Tra le note positive per Anie c’è il rinnovo del programma Industria 4.0. Punto dolente invece il ritardo sugli interventi a favore dell`automotive.

IL GIORNALE: ANIE CHIEDE MAGGIOR SOSTEGNO DAL GOVERNO
ANIE chiede maggior sostegno dal governo. Battuta d’arresto per l’elettronica italiana. Dai dati comunicati da Anie l’associazione di categoria il 2019 si chiuderà per il settore con un calo dell’I%», ossia un miliardo di fatturato. Il presidente Giuliano Busetto ha chiesto al governo misure maggiori per il sostegno di queste innovative imprese.

AVVENIRE: L`ANIE – 2019 IN CALO. BUSSETTO: SOSTENERE GLI INVESTIMENTI PER LA CRESCITA. ANCHE L’ELETTRONICA VEDE GRIGIO
Giuliano Busetto, presidente di Federazione Anie, non ha nascosto la difficoltà della situazione guardando al futuro. “Per ridare slancio alla crescita la priorità è sostenere gli investimenti in ambiti strategici come industria e infrastrutture che rappresentano un driver essenziale per la competitività del Paese e a cui le imprese Anie possono offrire un contributo centrale come fornitori di tecnologie abilitanti – ha detto -. Auspico che le scelte che i ministeri competenti e il Governo si accingono a compiere, siano orientate a sostenere la crescita dell’industria italiana». Soddisfacente in questo senso l’impegno del ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli di inserire nel Piano Impresa 4.0 un credito d’imposta a tre anni per le imprese sugli investimenti in tecnologia pari al 40% fino a 2 milioni e mezzo di euro. «Nelle casse delle aziende entreranno così circa sette miliardi di euro l’anno che potranno servire per sostituire macchine, per la digitalizzazione e incrementare la produttività» ha spiegato. Tuttavia, secondo Busetto, il 2020 si profila fortemente negativo e per una nuova ripresa bisognerà attendere il 2021.

REPUBBLICA.IT/IL MESSAGGERO/ LA STAMPA/ MILANOFINANZA/IL SECOLO XIX/INDUSTRIA ITALIANA/QUIFINANZA/ INNOVATIONPOST/ LIBERO/AFFARI ITALIANI/BORSA ITALIANA/ /TGCOM24 L’INDUSTRIA ELETTROTECNICA VEDE UN CALO DELL’1% DEL FATTURATO
Le imprese ANIE, grazie alla forte propensione all’innovazione – l’investimento medio in ricerca e sviluppo delle aziende associate è pari a circa il 4% del fatturato continuano a fornire un importante contributo alla crescita dell’economia italiana, e rappresentano il 3,4% del PIL nazionale. Tuttavia, il rallentamento evidenziato dai settori ANIE nella seconda metà del 2018 si conferma anche nel primo semestre del 2019, dove si registra un calo del fatturato totale pari allo 0,6%. Presidente Busetto: «L’attuale edizione dell’Osservatorio sul mercato delle tecnologie Anie si colloca in un contesto macroeconomico a minore potenziale, sia sul fronte interno sia su quello estero. Il rallentamento dell’economia europea, unitamente alla debolezza del commercio mondiale e alla stagnazione della domanda domestica, rappresentano i principali vincoli alla crescita».

SOLAREB2B/STAFFETTAONLINE: GENNAIO-AGOSTO 2019 – IN ITALIA NUOVO FOTOVOLTAICO A 330 MW (+28%)
Nel periodo di gennaio-agosto 2019 la nuova potenza fotovoltaica installata in Italia è stata pari a 330 MW, con una crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2018 (259 MW). In aumento anche il numero di unità di produzione connesse (+22%). È quanto emerge dai dati Gaudì (fonte Terna) diffusi da Anie Rinnovabili.

CONFINDUSTRIA
IL SOLE 24 ORE: BOCCIA: “SERVE CERTEZZA DEL DIRITTO”
Per il presidente di Confindustria occorre andare oltre la legge bilancio per costruire un’azione anticiclica «che significa più occupazione, attivazione dei cantieri, collegamento dei territori, inclusione delle persone».

IL SOLE 24 ORE: APPALTI INNOVATIVI, UN POTENZIALE DA 1,35 MILIARDI
Le procedure di appalti innovativi rappresentano solo lo 0,17.4% della domanda pubblica in Italia, il raggiungimento dell’obiettivo dell’1% potrebbe generare un incremento annuo di spesa in ricerca e sviluppo pari a circa 1,35 miliardi di euro, circa 6 volte il valore attuale. L’obiettivo è stato rilanciato ieri a Roma, in un convegno alla Luiss che ha ospitato la quinta e ultima tappa del road show, organizzato per diffondere i contenuti del protocollo di intesa siglato a settembre del 2018 da Confindustria, Agld, Conferenza delle Regioni e Province autonome e ltacaper favorire una migliore conoscenza degli appalti innovativi e supportare la Pa e il mercato ad adottare queste procedure previste dalla legislazione italiana e comunitaria.

APPALTI
LA REPUBBLICA: RIFORMA DEGLI APPALTI CONTRORDINE COMPAGNI, SI TORNA ALLA BUROCRAZIA
Sorpresa: d’ora in poi chi verrà incaricato di progettare un’opera pubblica, avrà l’obbligo di prendere in considerazione anche l’”opzione zero”. Cioè quella di non realizzarla. Ecco una delle meravigliose perle che ci regalerà il “Regolamento di esecuzione, attuazione e integrazione” del codice degli appalti approvato tre anni e mezzo fa dal governo di Matteo Renzi, e che il governo di Giuseppe Conte due si appresta ora a partorire. Un nuovo delirio della burocrazia che si stende su 273 articoli, 53 in più rispetto al codice di cui sopra, che ne conta appena (si fa per dire) 220. E rende chiaro, una volta per tutte, perché in questo Paese non c’è commissario o decreto “sblocca cantieri” che tenga, e ogni promessa di semplificazione finisca per arenarsi in un immenso pantano di articoli, commi, lettere e timbri. Con il risultato di ottenere una splendida paralisi. Spuntano così, nel monumentale regolamento che porta a 493 le norme necessarie a gestire i contratti pubblici, prescrizioni stupefacenti che fanno slalom fra sigle stravaganti.

AMBIENTE
IL SOLE 24 ORE: IMPRESE ITALIANE, OPPORTUNITA’ PER 67 MILIARDI
Alluvioni, ondate di calore e misure di adattamento al cambiamento climatico rappresentano un rischio e al tempo stesso un’opportunità per le imprese italiane. Da un lato, le aziende temono un costo potenziale di 44 miliardi di euro, in termini di impatto finanziario e danni “fisici”. Dall’altro, le imprese vedono spazi di business per 67 miliardi, grazie allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi con livelli più bassi di carbonio. Sono le valutazioni contenute in un report pubblicato da Cdp, Carbon Disdosure Project, organizzazione no-profit che fornisce ad aziende, autorità locali, governi e investitori un sistema globale di misurazione e rendicontazione sul cambiamento climatico. Il rapporto è stato presentato ieri a Madrid, durante la Cop25, alla presenza del ministro per l’Ambiente, Sergio Costa.

INDUSTRIA
IL SOLE 24 ORE: INDUSTRIA 4.0 PER I BENI IPERAMMORTIZZABILI TETTO DI SPESA FERMO A 10 MILIONI
Super e iper ammortamento si trasformano in crediti di imposta, ma si riducono i benefici fiscali. Le modifiche al Ddl di bilancio, nel testo previsto dagli emendamenti del relatore, prevede, per gli investimenti del 2020, un credito di imposta del 6%, elevato a un livello variabile tra il 20 e il 40% peri beni ex iperammortizzabili. Si dimezza da 20 a 10 milioni il tetto massimo di investimenti agevolabili per Industria 4.0 e si fissa al 30 giugno 2021 il termine della coda temporale per gli investimenti prenotati nel 2020.

IL SOLE 24 ORE: IL CALO DELLA MECCATRONICA PREOCCUPA LA VIA EMILIA
Export in frenata per i settori macchine (-2,44%) e elettronica (-2,2%). Il segno meno e il pessimismo prendono il sopravvento anche nel ricco triangolo emiliano, nonostante i macroindicatori dell’export continuino a premiare il territorio. A Bologna, tra luglio e settembre scorso, si è registrata un’ulteriore frenata sia del fatturato sia degli ordinativi ed è avvenuta la temuta svolta in negativo della produzione, che invece era rimasta in territorio positivo fino a giugno scorso.

ENERGIA
IL SOLE 24 ORE: STOP ALLO SCONTO IN FATTURA: DA GENNAIO NIENTE ANTICIPI
II Senato ha scelto la soluzione più radicale: dal prossimo anno verrà cancellato lo sconto in fattura per eco e sismabonus.

IL SOLE 24 ORE: EFFICIENZA ENERGETICA, L’ITALIA PUNTI SULL’INDUSTRIA NAZIONALE
La strada l’ha indicata la proposta di Piano nazionale energia e clima (Pniec) che ha ribadito la centralità dell’efficienza energetica tra le politiche da implementare per garantire un’economia a basse emissioni di carbonio, concentrando però buona parte degli sforzi sul settore residenziale, chiamato ad assicurare lo sforzo più significativo. Ma l’incertezza normativa, unita alla limitata disponibilità di risorse economiche, rischia di complicare, e anche parecchio, il raggiungimento di certi target.

BUILDING
IL SOLE 24 ORE: AGEVOLAZIONI BONUS FACCIATE PER LE AREE URBANE SCONTO AL 50% PER GLI AUTONOMI
Bonus facciate invariato al 90% ma con diverse limitazioni. Non sarà più applicabile per gli interventi sugli impianti, come pluviali o cavi. Non sarà ammesso in alcune aree a bassa intensità di urbanizzazione. Dovrà rispettare alcuni paletti di prestazione energetica, che potrebbero rendere conveniente pensare al cappotto termico. E, infine, sarà esteso, nella misura del 50%, anche a titolari di redditi di impresa e di lavoro autonomo.

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