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REPowerEU: l’azione europea comune per un’energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili

Il 08-Marzo-2022

L’8 marzo 2022 la Commissione europea ha proposto una bozza di piano per affrancare l’Europa dai combustibili fossili russi ben prima del 2030, cominciando con il gas, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il piano delinea inoltre una serie di misure volte a rispondere all’aumento dei prezzi dell’energia in Europa e a ricostituire le scorte di gas per il prossimo inverno.
REPowerEU mira a diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, accelerare la diffusione di gas rinnovabili e sostituire il gas nel riscaldamento e nella produzione di energia, rendendo così possibile ridurre di due terzi la domanda dell’UE di gas russo entro la fine dell’anno.

Misure di emergenza sui prezzi dell’energia e sullo stoccaggio del gas

La Commissione conferma la possibilità di regolamentare i prezzi in circostanze eccezionali e definisce le modalità con cui gli Stati membri possono ridistribuire ai consumatori le entrate derivanti dagli elevati profitti del settore energetico e dallo scambio di quote di emissione.

Le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato offrono agli Stati membri la possibilità di fornire sostegno a breve termine alle imprese colpite dai prezzi elevati dell’energia e di contribuire a ridurne l’esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia a medio-lungo termine. A tal proposito, la Commissione consulterà gli Stati membri anche in merito alla necessità e all’ambito di applicazione di un nuovo quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato che consenta di fornire aiuti alle imprese colpite dalla crisi, in particolare quelle con costi energetici elevati.

La Commissione intende presentare entro aprile una proposta legislativa che preveda che gli impianti di stoccaggio sotterraneo di gas in tutta l’UE siano riempiti per almeno il 90 % della capacità entro il 1º ottobre di ogni anno.

Inoltre, per affrontare la questione dell’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia, la Commissione esaminerà tutte le possibilità per l’adozione di misure di emergenza volte a limitare l’effetto di contagio dei prezzi del gas sui prezzi dell’energia elettrica, ad esempio stabilendo limiti di prezzo temporanei.

Affrancarsi dalla dipendenza dal gas russo prima del 2030

Per la Commissione uscire gradualmente dalla dipendenza dai combustibili fossili provenienti dalla Russia è possibile ben prima del 2030 e, a tal fine, propone di elaborare il piano REPowerEU, che rafforzerà la resilienza del sistema energetico dell’UE nel suo complesso e sarà basato su due pilastri:

  • diversificare gli approvvigionamenti di gas, grazie all’aumento delle importazioni (GNL e via gasdotto) da fornitori non russi e all’aumento dei volumi di produzione e di importazione di biometano e idrogeno rinnovabile;
  • ridurre più rapidamente l’uso dei combustibili fossili nell’edilizia, anche abitativa, nell’industria e a livello di sistema energetico grazie a miglioramenti dell’efficienza energetica, all’aumento delle energie rinnovabili e all’elettrificazione e superando le strozzature infrastrutturali.

La piena attuazione del pacchetto “Fit for 55” ridurrebbe già il consumo annuale di gas fossile UE del 30%, (100 miliardi di metri cubi) entro il 2030. Con il REPowerEU, si potrebbero eliminare gradualmente almeno 155 miliardi di metri cubi di gas fossile (volume importato dalla Russia nel 2021) e quasi due terzi di questa riduzione potranno essere raggiunti entro un anno.

In allegato la Comunicazione della Commissione.