22 ottobre 2012 – Le tecnologie ANIE alla conquista del Sud Africa
Le aziende italiane di elettrotecnica ed elettronica in corsa per aggiudicarsi commesse per 30 miliardi nel settore energetico e 26 miliardi nei trasporti
Tra il 21 e il 25 ottobre si svolge un’importante missione imprenditoriale di Confindustria ANIE in Sud Africa. All’iniziativa, realizzata in collaborazione con la sede ICE di Johannesburg, hanno aderito 10 imprese della Federazione che effettueranno circa 100 incontri d’affari con aziende locali operanti nel campo dell’energia, dell’automazione, dei trasporti ferroviari e della sicurezza.
Le imprese italiane operanti in Sud Africa sono circa una cinquantina con una quota sul totale degli investimenti diretti esteri implementati nel Paese pari al 3%. Complessivamente, al 2011 il nostro Paese ha realizzato in Sud Africa investimenti diretti esteri pari a 500 milioni di Euro. I principali settori che coinvolgono gli investitori italiani sono la Meccanica strumentale, la Componentistica, i Mezzi di trasporto, la Chimica ed il Tessile – abbigliamento.
Nel 2011, l’Italia figura al 10° posto complessivo nella graduatoria dei principali Paesi fornitori del Sud Africa, con una quota del 2,7%, in crescita del 33% rispetto al 2010. Le esportazioni italiane verso il Sud Africa hanno superato la soglia di 1,7 miliardi di Euro. Anche per il 2012 il trend dovrebbe confermarsi positivo, con un rialzo intorno ai 10 punti percentuali.
Nel 2011 l’export italiano nei settori dell’elettrotecnica e dell’elettronica ha inciso per il 9% sul totale esportato dalle nostre imprese verso il mercato sudafricano. In particolare, a fine 2011 le esportazioni italiane di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche verso il Sud Africa ammontavano a 156 milioni di Euro. Nello stesso periodo il saldo della bilancia commerciale Italia / Sud Africa dell’Elettrotecnica ed Elettronica è risultato attivo per 73,4 milioni di euro. Nel primo semestre del 2012 le esportazioni di elettrotecnica ed elettronica dall’Italia verso il Sud Africa hanno toccato i 75,4 milioni di Euro.
Nel dettaglio, i comparti dell’Elettrotecnica italiana che hanno generato più esportazioni verso il Sud Africa nel 2011 sono state le tecnologie per la Produzione, Distribuzione e Trasmissione di Energia (58,7 milioni di euro), gli Apparecchi Domestici e Professionali (30 milioni di euro) ed i Cavi (14,7 milioni di euro). Per quanto riguarda l’industria Elettronica, a risultare prevalenti nel 2011 sono state le vendite dall’Italia verso il Sud Africa dei comparti Automazione e misura (21,4 milioni di Euro) e ICT (13,9 milioni di Euro).
Principali opportunità di sviluppo per le imprese italiane di Confindustria ANIE in Sud Africa
Nell’arco dei prossimi 9 anni, il Governo sudafricano ha stanziato una cifra pari a 320 miliardi di Euro per migliorare le infrastrutture del Paese. Il programma prevede, in particolare, investimenti massicci nel settore dell’Energia ed in quello dei Trasporti. Degli 84 miliardi di Euro di investimenti già stanziati per i prossimi 3 anni, infatti, 30 miliardi andranno al settore energetico e 26 miliardi a quello dei Trasporti. Gli investimenti saranno garantiti da istituzioni pubbliche in partnership con soggetti privati. Tra i progetti a lungo termine anche la costruzione di una linea ferroviaria veloce tra Johannesburg e Durban.
Il gruppo parastatale Transnet ha annunciato un piano di investimenti infrastrutturali per circa 30 miliardi di Euro nell'arco di 7 anni, che dovrebbe creare 580.000 nuovi posti di lavoro. L'obiettivo strategico dichiarato è quello di creare una rete ferroviaria e di trasporto merci adeguata alle esigenze produttive della maggiore economia africana. Con l’investimento prospettato, Transnet freight rail (Tfr) diventerà una fra le prime 5 aziende ferroviarie merci del mondo. Entro il 2019 il volume merci su rotaia dovrà passare da 200 a 350 milioni di tonnellate, e il 92% del traffico container dovrà essere gestito direttamente da Tfr.
L’Agenzia del Trasporto Passeggeri su rotaia del Sud Africa (PRASA) ha avviato il bando di gara per la fornitura di nuovo materiale rotabile che prevede l’acquisto e la produzione di 7.224 carrozze destinate ai treni pendolari, servizio gestito da Metrorail. Il valore della gara ammonta a circa 12,3 miliardi di Euro per la durata di 20 anni. Il Governo del Paese sta investendo circa 13,7 miliardi di Euro nel nuovo programma di fornitura di materiale rotabile, di cui circa 12,3 miliardi di Euro per l'acquisizione di nuove carrozze, a fronte di circa 1,4 miliardi di Euro da investire nel miglioramento delle infrastrutture e la costruzione di nuovi depositi. Il migliore offerente dovrà operare per organizzare uno stabilimento e una filiera produttiva locale, che impieghi manodopera locale, creando e trasferendo competenze al personale di PRASA.
Molto promettente appare soprattutto il settore elettrico. Il Sud Africa fornisce infatti 2/3 dell‘energia elettrica dell‘intero continente africano. Tra gli obiettivi primari del Governo sudafricano vi è quello di aumentare la capacità produttiva da fonti alternative promuovendo il settore delle energie rinnovabili e il nucleare. Il Sudafrica sta sollecitando investimenti per 125,1 miliardi di dollari per la costruzione di 6 centrali nucleari entro il 2030.
Nel 2010 il Governo ha lanciato l’Integrated Resource Plan (IRP2010). Il progetto proietta le esigenze energetiche del Sudafrica nei prossimi 20 anni, puntando a realizzare una potenza elettrica aggiuntiva da fonti rinnovabili pari a 17.800 MW entro il 2030, corrispondente al 42% del totale della nuova generazione elettrica. La ripartizione dei progetti prevede 1850 MW per l’energia eolica, 200 MW per la solare termica concentrata, 1.450 MW per il fotovoltaico, 12,5 MW per produzione da biomasse/biogas, 25 MW per gas da rifiuti, 75 MW per piccole centrali idroelettriche e altri 100 MW per progetti su piccola scala. L’investimento complessivo è pari a circa 9 miliardi di Euro.
Infine, nel dicembre 2011 è stato avviato il progetto “Kathu Solar Facility 75 MW“, dichiarato a tutti gli effetti il più grande progetto di fotovoltaico attualmente in essere in Sud Africa. Nel giugno 2012 ha preso il via la fase di costruzione: si stanno perfezionando la definizione dei componenti e la progettazione esecutiva. La pipeline africana risponderà, per un totale di 690 MW di progetti fotovoltaici ed eolici, ai nuovi step di sviluppo deliberati dal Governo Sudafricano che prevedono, entro il 2013, la realizzazione di centrali ad energie rinnovabili per un totale di 3,7 GW.
“L’attenzione di Confindustria ANIE nel promuovere il made in Italy tecnologico all’estero – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Presidente di Confindustria Anie – si è rivolta con questa missione verso un mercato non vicino ma di grande interesse per lo sviluppo infrastrutturale, che giocherà un ruolo cruciale per la crescita del Paese nei prossimi anni. Il governo locale ha infatti pianificato massicci investimenti nelle infrastrutture tecnologiche per energia e trasporti. L’ICE ancora una volta ha mostrato forte impegno per supportare le aziende italiane in un Paese dal contesto difficile ma con grandi opportunità”.
Federazione ANIE, con oltre 1.200 aziende associate e circa 450.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro (di cui 28 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti a Federazione ANIE investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.
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