Verso un mercato europeo dei servizi interconnesso.
Il 23 giugno, in occasione della riunione della Commissione ITRE del Parlamento europeo, il Commissario della DG GROW, E. Bienkowska, ha illustrato i passaggi dell’Agenda dell’industria europea.
Il Commissario, premesso che l’industria europea – manifattura e servizi – è il motore dell’economia, ha sottolineato come la politica dei due settori debba integrarsi, alla luce del fatto che il 40% dei posti di lavoro nel settore manifatturiero europeo sono relativi ai servizi.
Per questo, secondo la Commissione non si lavorerà più su piani individuali per i settori industriali, ma verrà adottato un “approccio integrato” che tenga conto del tema della competitività e dello sviluppo industriale dell’Europa nella visione generale della politica europea, che comprende il Piano Juncker, l’Unione dell’energia, il mercato interno e il digitale.
L’obiettivo della “nuova” Commissione dovrebbe essere quello di facilitare la transizione dell’industria europea verso la realizzazione del mercato unico europeo, dove beni e servizi saranno strettamente integrati con la digitalizzazione e l’utilizzo di tecnologie pulite e intelligenti.
Una visione strategica integrata di politica industriale multisettoriale, secondo l’esecutivo europeo, potrebbero creare enormi opportunità per l’Europa, sia per le nuove imprese sia per le imprese già esistenti.
Le tecnologie digitali e i nuovi modelli di business stanno trasformando le catene del valore tradizionali, e consentiranno alle aziende più innovative di entrare nel mercato con prodotti e servizi altamente specializzati e intelligenti.
La Commissione europea ha puntato molto sul digitale, come è stato dimostrato dalla Comunicazione pubblicata il 6 maggio “A Digital Single Market Strategy for Europe” che si basa su 3 pilastri (il 1° “favorire un migliore accesso ai consumatori e alle imprese ai beni e ai servizi online in Europa”; il 2° “creare le giuste condizioni per lo sviluppo delle reti digitali e dei servizi” e il 3° “massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale europea”) all’interno dei quali sono sviluppate in totale 16 azioni chiave da realizzare nel corso dei prossimi due anni.
Secondo questa visione, le tecnologie digitali offrono la chiave per garantire una base industriale solida per l’Europa anche in futuro, sfruttando gli investimenti che l’Europa è riuscita ad attirare in questi ultimi anni.
Inoltre, la Commissione chiede ai governi nazionali, imprenditori e mondo accademico di collaborare per il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi che Juncker e il suoteam) hanno fissato, non dimenticando però anche il livello di collaborazione regionale e locale. Sulla base di questo lavoro di relazioni e feedback, nel mese di novembre sarà organizzata una conferenza ad alto livello per fare il punto sullo stato di avanzamento e definire la strada da seguire.
Per maggiori approfondimenti è possibile consultare il discorso integrale del Commissario della DG GROW.