RAEE: Siglato il nuovo accordo di programma. Intesa raggiunta tra produttori e imprese della distribuzione
Il direttore ANIE Portaluri: l’economia circolare è una opportunità che le imprese hanno saputo cogliere
Roma, 1 Luglio 2015 – È stato sottoscritto il nuovo Accordo di Programma per la definizione delle condizioni generali di raccolta e gestione dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Hanno firmato l’accordo il Centro di Coordinamento RAEE, le Associazioni di categoria dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, le Associazioni delle Aziende di Raccolta dei rifiuti e le Organizzazioni delle Imprese Commerciali e della Distribuzione.
L’Accordo resta comunque aperto alla sottoscrizione da parte tutte le associazioni di settore e offre condizioni eque e non discriminatorie a tutti gli operatori che volessero avvalersi delle specifiche in esso previste.
Il documento firmato dalle parti, prende le mosse da quanto previsto all’articolo 16 del Decreto Legislativo 14 Marzo 2014 n. 49, in attuazione della Direttiva 2012/19/CE, ha validità triennale, con decorrenza 1 luglio 2015, e prevede importanti conferme e novità rilevanti per la gestione dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) nel nostro Paese.
L’Accordo di Programma disciplina le modalità e i tempi di ritiro dei RAEE dai Luoghi di Raggruppamento conferiti ai Distributori, l’organizzazione della raccolta in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale e i relativi premi di efficienza.
Al verificarsi delle condizioni di buona operatività realizzate dalle imprese commerciali e della distribuzione, verranno erogati premi di efficienza sulla base dei quantitativi di RAEE conferiti dai Consumatori ai Distributori, ritirati dai Sistemi Collettivi dei produttori e avviati correttamente alle operazioni di trattamento e recupero.
Con la stipula della nuova intesa, il valore di questi rimborsi premiali è stato incrementato quasi del 50% in valor medio rispetto agli attuali livelli.
L’accordo segna una tappa definitiva del processo inclusivo che ha visto un ruolo crescente e sempre più attivo della distribuzione ai fini della corretta gestione ambientale delle apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita.
L’obiettivo stabilito dal Decreto 49/2014 è quello di arrivare, entro 5 anni, a raccogliere 720.000 tonnellate di RAEE, pari circa al 65% di tutte le AEE immesse sul mercato ogni anno, che corrispondono a circa 12 Kg a cittadino.
Questi numeri molto ambiziosi rendono necessario da parte di tutti gli operatori un consistente impegno per migliorare la gestione di questa risorsa e aumentare sensibilmente la raccolta.
Tra le nuove misure introdotte dal nuovo accordo, si segnala il supporto in via sperimentale alla creazione di ‘microaree ecologiche a basso impatto ambientale’ mirate a rendere più agevole la raccolta dei RAEE in aree disagiate.
Ad oggi in Italia il sistema dei RAEE raccoglie circa 240.000 tonnellate di prodotti destinati al recupero e/o al trattamento corretto; grazie a questo accordo si stima che questi già ingenti numeri possano aumentare in maniera significativa ponendo l’Italia in linea con gli obiettivi europei.
“Ottimo risultato raggiunto in tempi record – dichiara Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di ANIE, la Federazione di Confindustria che conta 1.200 imprese dell’Industria elettrica ed elettronica, settore in prima linea nel Sistema RAEE. – Con la sottoscrizione dell’accordo di programma tutte le componenti della filiera hanno firmato un concreto impegno a fare ciascuna la propria parte per incrementare nei prossimi anni i livelli di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici.
Il nostro settore, da sempre protagonista sul fronte della sostenibilità e dell’uso efficiente delle risorse, ha tradotto nel processo industriale la filosofia dell’economia circolare, identificandola non come limite ma come fattore di competitività. L’auspicio – continua il Direttore di ANIE – è che si completi in tempi brevi anche il quadro legislativo di riferimento, per garantire regole chiare, eque, semplici che possano fare del sistema RAEE nazionale un modello virtuoso nel panorama europeo.”