Mercato elettrico europeo e meccanismi di capacità
Il Commissario europeo per la concorrenza, M. Vestager, il 28 settembre, nel corso della Conferenza sui meccanismi di capacità ha affrontato il tema dell’ottimizzazione del sostegno pubblico destinato alla produzione di elettricità per evitare carenze energetiche
I meccanismi di capacità sono progettati per garantire la disponibilità di forniture di energia elettrica sufficienti in ogni momento, onde evitare black-out, e implicano molto spesso l’utilizzo di sussidi statali che possono incidere sulla concorrenza nel mercato energetico interno dell’UE.
Le fonti rinnovabili sono, chiaramente, il futuro della produzione di energia e sono fondamentali per un’economia a basse emissioni di carbonio e la sicurezza energetica. L’UE in questo senso si è prefissata obiettivi ambiziosi vincolanti non solo fino al 2020, ma fino al 2030. Il lancio delle energie rinnovabili nell’Unione europea nel corso degli ultimi dieci anni ha contribuito a convincere gli altri paesi – i Paesi in via di sviluppo in particolare – che la decarbonizzazione è possibile, e che un accordo globale sul clima alla COP 21 di Parigi è a portata di mano.
Allo stesso tempo, l’implementazione delle energie rinnovabili è una sfida: vento e sole, le tecnologie rinnovabili più dinamiche, non garantiscono apporto costante alla rete in quanto dipendono dalle condizioni meteorologiche e pertanto occorre comunque fare ricorso ai tipi di generazione convenzionale – come gas e carbone – che hanno in genere costi operativi più elevati rispetto rinnovabili.
Un numero crescente di Stati membri adotta, infatti, meccanismi di regolazione della capacità per promuovere gli investimenti in centrali elettriche o prevede incentivi per mantenerle in funzione.
La Commissione riconosce che tali misure pubbliche possono essere giustificate in certe situazioni e, nei suoi orientamenti del 2014 in materia di aiuti di Stato per la tutela ambientale e l’energia, per la prima volta ha fissato dei criteri per valutare se i meccanismi di regolazione della capacità sono conformi alla normativa in materia di aiuti di Stato.
Tra gli Stati Membri oggetto d’indagine figura anche l’Italia. Purtroppo, l’indagine settoriale suggerisce che i meccanismi di capacità a volte sono visti come soluzioni rapide in alternativa a riforme regolamentari che gli Stati Membri potrebbero adottare.
Per questo, il dipartimento della concorrenza della Commissione si è detto disponibile a spiegare le regole, a chiarire la posizione della DG, e cercare soluzioni che operino nei diversi contesti nazionali.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito della Commissione COMPETITION.