anie ottimo segnale la legge di stabilita che apre alla domotica e punta sulla sicurezza

ANIE: ottimo segnale la legge di stabilità che apre alla domotica e punta sulla sicurezza

Il Presidente Gemme: investire sulle nuove tecnologie per fare efficienza energetica e far ripartire la domanda interna

Milano, 18 Dicembre 2015 – ANIE Confindustria, la Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche, plaude all’inclusione nel testo della Legge di Stabilità di un emendamento che porta all’introduzione tra gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (cosiddetto ecobonus) degli interventi di messa in opera di sistemi domotici e di building automation. La Finanziaria, in corso di esame alla Camera dopo l’ok della Commissione Bilancio, estende infatti ai sistemi di automazione e controllo la detrazione fiscale Irpef al 65%, laddove tale intervento veniva ricompreso finora solo nel bonus ristrutturazioni, detraibile quindi solo al 50%.

“Si tratta di un passo importante verso l’adozione di sistemi di efficientamento energetico negli edifici – commenta Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria, – un settore importantissimo nel nostro Paese, se pensiamo che il 40% del consumo totale di energia e il 36% delle emissioni di gas serra sono imputabili proprio ai building. I sistemi domotici garantiscono un risparmio energetico notevole: per i sistemi di riscaldamento-raffrescamento, si va da un risparmio minimo del 9% fino a un massimo del 26%, mentre per quanto riguarda l’energia elettrica si passa da un minimo del 7% a un risparmio massimo del 20%. Ugualmente apprezziamo l’intervento sui piccoli impianti di energia rinnovabile integrati nell’edificio, che contribuiscono a coprire i fabbisogni energetici e dunque a ridurre le emissioni climalternati. L’ecobonus è in linea con le richieste che la nostra Federazione avanza da tempo. Il prossimo passo sarà quello di stabilizzare definitivamente queste agevolazioni: un passo alla volta, ci arriveremo.”

“Il risparmio energetico è un settore trainante non solo del comparto dell’edilizia, assolutamente anticongiunturale, ma dell’intera economia – prosegue Gemme -. Molti dei comparti presenti in ANIE sono da anni in prima linea sul fronte dell’efficienza energetica degli edifici, impegnati verso l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo degli edifici NZEB. Apprezziamo il segnale di concreta attenzione verso settori come quello della domotica e delle rinnovabili che, oltre a portare indubbi vantaggi alla quotidianità della vita di chi abita uno spazio, spostano finalmente l’attenzione verso la parte impiantistica e tecnologica degli edifici e i sistemi di misurazione attiva dei consumi, da sempre scarsamente considerati nel sistema normativo italiano. D’altra parte il mercato aveva già registrato questi segnali: secondo i dati Cresme dell’Osservatorio ANIE-ANIMA sul settore edilizio, tra il 2008 e il 2014 la domotica ha fatto registrare un +34%, con investimenti pari a 368 milioni di euro e quello degli impianti fotovoltaici è salito del 55% con una capacità installata di 7.300 MW.”

Soddisfazione anche per l’inserimento in Legge di Stabilità del credito d’imposta a favore di persone fisiche che decidano di dotarsi di sistemi di sicurezza e di videosorveglianza digitale, un segmento che, come già registrato dall’Associazione ANIE Sicurezza, ha chiuso il 2014 con un deciso +10% del fatturato aggregato.

“Il credito d’imposta, inserito nel pacchetto sicurezza, va ad intercettare un bisogno sempre più sentito di sicurezza dei cittadini, come dimostrano i dati economici del comparto, che si stima chiuderà anche il 2015 in crescita – conclude il Presidente Gemme. – Si tratta di provvedimenti che stimolano il consumatore a conoscere e utilizzare il meglio dell’eccellenza tecnologica italiana per il comfort e la sicurezza delle abitazioni.”

 

ANIE Confindustria, con oltre 1.200 aziende associate e circa 410.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 55 miliardi di euro (di cui 30 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad ANIE Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.

 

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