13 gennaio 2014 anie 07 elettrotecnica e 17 elettronica nei primi undici mesi del 2013

ANIE: + 0,7% elettrotecnica e + 1,7% elettronica nei primi undici mesi del 2013

Il Presidente Gemme: “Sono segnali che fanno ben sperare, ma la vera ripresa è ancora un miraggio. Non solo export, occorre risollevare la domanda interna.”

Secondo i dati diffusi dall’ISTAT, l’industria italiana delle tecnologie – Elettrotecnica ed Elettronica – rappresentata da ANIE Confindustria ha mantenuto a novembre 2013 indicazioni di discontinuità nell’andamento della produzione industriale.

A novembre 2013, nel confronto con lo stesso mese del 2012, l’Elettrotecnica ha registrato un incremento della produzione industriale del 10,5%; l’Elettronica ha invece mostrato una flessione dello 0,7% (+1,7% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale).

Nel confronto congiunturale le due macro-aree mostrano andamenti disallineati. A novembre 2013, nel confronto con ottobre 2013, l’Elettrotecnica ha registrato una variazione negativa dello 0,5%, l’Elettronica ha invece una mostrato un incremento dell’1,1% (+0,2% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale).

Nella media dei primi undici mesi del 2013, nel confronto con l’anno precedente, le due macro-aree mostrano andamenti allineati. L’Elettrotecnica ha evidenziato una variazione annua positiva dello 0,7%; l’Elettronica dell’1,7%.

I segnali che arrivano da questi dati sono senz’altro incoraggianti – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE ConfindustriaMa le indicazioni di discontinuità nell’andamento della produzione industriale registrate a fine 2013 dimostrano che una ripresa solida e concreta, non solo dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica, ma anche di tutto il nostro Sistema Paese, è ancora lontana. L’export, che fino ad oggi è stato una vera e propria ancora di salvezza per i settori produttivi italiani, non deve rimanere l’unico appiglio a cui aggrapparsi: occorre risollevare la domanda interna, altrimenti l’uscita dal tunnel della recessione rimarrà un miraggio”.

L’andamento altalenante è il risultato dell’instabilità del quadro macroeconomico, e lo scenario si caratterizza anche in chiusura d’anno per un’elevata incertezza – ha continuato il Presidente GemmeIl mercato italiano, pur con alcune indicazioni di miglioramento del clima di fiducia, continua a risentire degli effetti della profonda recessione che ha colpito il Paese. I danni della crisi restano ingenti, in termini di riduzione delle unità produttive, dell’occupazione e degli investimenti. Questi elementi concorrono a ridurre in misura rilevante la domanda nazionale rivolta all’industria manifatturiera. Rimane il fatto che, a fronte della debolezza del mercato interno, il rafforzamento della ripresa internazionale atteso nei prossimi mesi resta pertanto un fattore determinante per la tenuta dei settori industriali dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica italiane.”

 

ANIE Confindustria, con quasi 1200 aziende associate e circa 425.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 63 miliardi di euro (di cui 29 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad ANIE Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.
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