Presentato l’aggiornamento della Nuova Strategia Industriale europea 2020
Il 05-Maggio-2021Il 5 maggio 2020 la Commissione europea ha pubblicato l’aggiornamento della strategia industriale del 10 marzo 2020, che costituisce un aggiornamento mirato, incentrato su ciò che è più necessario fare e sugli insegnamenti da trarre alla luce dell’epidemia COVID-19.
Il 5 maggio 2020 la Commissione europea ha pubblicato l’aggiornamento della strategia industriale del 10 marzo 2020, che non sostituisce quest’ultima, ma costituisce piuttosto un aggiornamento mirato, incentrato su ciò che è più necessario fare e sugli insegnamenti da trarre alla luce dell’epidemia COVID-19, che ha impattato diversamente ecosistemi e imprese, mettendo in evidenza l’interdipendenza delle catene globali del valore e il ruolo cruciale di un mercato unico integrato e ben funzionante a livello mondiale.
L’aggiornamento della strategia propone nuove misure per tenere conto dell’impatto della pandemia sull’economia in tre ambiti principali:
- rafforzare la resilienza del mercato interno;
- ridurre la dipendenza strategica dell’UE in alcuni settori chiave;
- sostenere le imprese nella doppia transizione verde e digitale.
Resilienza del mercato unico
Il mercato unico, la risorsa più importante dell’UE, ha risentito della pandemia COVID-19 a causa della chiusura delle frontiere, delle interruzioni dell’approvvigionamento e della mancanza di prevedibilità. Per affrontare questi problemi, la Commissione propone nella strategia: uno strumento di emergenza per il mercato unico, che fornisca una soluzione strutturale per garantire la disponibilità e la libera circolazione di persone, beni e servizi nel contesto di eventuali crisi future; il rafforzamento del mercato unico, esaminando la possibilità di armonizzare le norme per i servizi essenziali alle imprese e rafforzando la digitalizzazione della vigilanza del mercato e di altre misure mirate per le PMI; un monitoraggio del mercato unico, attraverso un’analisi annuale della situazione del mercato unico, che comprende 14 ecosistemi industriali.
Rafforzare l’autonomia strategica aperta dell’UE
La Commissione intende rafforzare la propria autonomia strategica e fronteggiare le dipendenze messe ancor più in luce dall’emergenza covid-19 attraverso: alleanze industriali (la Commissione intende lanciare alleanze per le tecnologie per i processori e semiconduttori e per dati industriali, edge e cloud); partenariati internazionali diversificati; un monitoraggio delle dipendenze strategiche. Si riconosce inoltre l’importante ruolo dell’economia circolare nel ridurre tali dipendenze e della leadership nella definizione di standards, in relazione a cui la Commissione annuncia che presenterà una Strategia sulla Standardizzazione.
Per quanto riguarda il monitoraggio, la Commissione ha elaborato una prima relazione che analizza le dipendenze strategiche, dove si individuano 137 prodotti in ecosistemi sensibili per i quali l’UE dipende fortemente da fonti estere (più della metà provenienti dalla Cina e corrispondenti al 6% delle importazioni in UE), di cui 34 prodotti sono più vulnerabili, con un basso potenziale di diversificazione e di sostituzione con la produzione dell’UE. Una analisi approfondita viene inoltre elaborata in 6 aree strategiche in cui l’UE presenta dipendenze: materie prime; batterie; ingredienti farmaceutici attivi; idrogeno; semiconduttori e tecnologie cloud e edge.
La Commissione annuncia anche una seconda fase dell’analisi su potenziali dipendenze in aree chiave della transizione ecologica e digitale, quali energie rinnovabili, energy storage e cybersecurity.
Accelerare la duplice transizione
La Strategia Industriale 2020 comprendeva una lista di azioni per supportare la transizione verde e digitale, ma la pandemia ha drasticamente impattato la velocità e la portata di questa trasformazione, rendendo evidente come le aziende che perseguono sostenibilità e digitalizzazione saranno probabilmente i leaders del futuro. Per sostenere le imprese, la Commissione intende creare insieme all’industria e alle parti interessate percorsi di transizione; promuovere progetti comuni multinazionali volti a massimizzare gli investimenti nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza; promuovere partenariati per mettere insieme finanziamenti pubblici e privati a favore della ricerca e dell’innovazione nel campo delle tecnologie e dei processi a bassa intensità di CO2; collaborare con gli Stati membri per accelerare gli investimenti nelle energie rinnovabili e nelle reti elettriche, rimuovendo gli ostacoli che ne rallentano lo sviluppo. La Commissione presenta inoltre l’analisi del settore strategico dell’acciaio per un’industria metallurgica più pulita e competitiva.
In allegato:
- Aggiornamento della Nuova Strategia Industriale europea 2020
- Rapporto Annuale 2021 sul Mercato Unico
- Analisi della Commissione su dipendenze strategiche e capacità