9ª Edizione SUOM – Webinar “La centralità delle misure digitali per il rilancio del settore idrico nazionale”
Il 06-Luglio-2021Martedì 6 luglio, dalle ore 14:30 alle 17:00, si terrà la 9°Edizione del Suom. ANIE CSI organizza un webinar sulla centralità delle misure digitali nel processo di riqualificazione del sistema idrico nazionale.
In questi mesi di pandemia da Covid-19 molteplici sono le iniziative tese a favorire la ripresa, il rilancio e la resilienza del nostro Paese.
Recentemente, in occasione della giornata mondiale dell’acqua (22 marzo), il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale ha ricordato che “l’acqua è un bene da tutelare per le generazioni presenti e future. Nel Sud, tra sprechi e reti vetuste, si perde fino al 40% dell’acqua potabile. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede 4 miliardi per la manutenzione delle reti idriche. Usarli nel modo giusto è un dovere assoluto”.
La prima considerazione da fare è che la situazione del sistema idrico mostra criticità simili sostanzialmente in tutto il territorio nazionale: anche al Centro e al Nord del Paese le perdite idriche mostrano percentuali “patologiche”, ben maggiori (oltre il doppio!) del valore medio indicato dall’Unione Europea. Ciò significa che, sebbene al Sud le inefficienze sono più gravi e vistose, è l’intero sistema acquedottistico nazionale a dover essere al centro di attenzioni e di investimenti. Senza contare che quando si parla di acqua per usi civili (Servizio Idrico Integrato, SII) in realtà si parla di circa il 10% del fabbisogno idrico del nostro Paese (le aliquote prevalenti sono rappresentate dai consumi d’acqua per usi agricoli e industriali).
La seconda importante considerazione riguarda il concetto di “manutenzione” delle reti idriche. Tra tecnici è ben noto che con questo macro-tema si intendono tutti gli interventi finalizzati a ottenere riduzione degli sprechi e a incrementare l’efficienza distributiva. Il che significa non solo e non tanto una campagna generalizzata di sostituzione delle tubazioni nelle reti distributive più vetuste (sicuramente necessarie in alcune realtà puntuali della rete), ma anche e soprattutto l’uso diffuso delle moderne tecnologie per meglio conoscere i flussi idrici effettivamente distribuiti e per determinare correttamente il fenomeno delle perdite idriche (molto spesso più stimate che misurate).
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