Decreto Sostegni-Ter: mancano ancora misure compensative per i settori delle Forniture e dei Servizi
In mancanza di specifiche misure per la compensazione dei prezzi anche nel settore delle Forniture e dei Servizi molte imprese del panorama industriale nazionale rischiano di scomparire.
Senza specifiche misure per la compensazione dei prezzi le imprese operanti nei settori di Forniture e Servizi rischiano il collasso. Questo il grido d’allarme di ANIE Federazione – in rappresentanza dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica Italiana, di cui fanno parte i principali fornitori di tecnologie nell’ambito dei Settori Speciali che negli ultimi anni stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante anche nel mercato dei Settori Ordinari – che da ormai oltre un anno chiede un intervento in tal senso.
Nonostante le insistenti richieste della Federazione, ancora una volta le proposte finalizzate all’introduzione di un meccanismo di compensazione anche per i settori di Forniture e Servizi non hanno superato il vaglio parlamentare. La stessa ANAC, alla luce dei dati in suo possesso, si è recentemente espressa in questo senso chiedendo al Ministro Giovannini di occuparsi urgentemente della questione.
Il risultato della discussione parlamentare “scoraggia e ci lascia piuttosto perplessi”, queste le parole del Direttore Generale di Federazione ANIE – Maria Antonietta Portaluri, “se nel decreto sostegni-bis il solo riferimento al settore dei lavori poteva sembrare una svista, la conferma di questa impostazione anche nel Decreto Sostegni-ter rischia di determinare danni incalcolabili per le imprese operanti nei due settori esclusi dalla compensazione ”.
Anche il più recente decreto “Bollette” ripropone una misura di compensazione riferita al solo settore dei lavori andando così ad aggravare l’effetto distorsivo già determinatosi con la prima applicazione della disciplina di cui all’art. 1-septies (del D.L. 73/2021), in conseguenza della quale in presenza di prodotti analoghi, ma afferenti a contratti di natura diversa, solo nel caso di lavori si è potuto procedere legittimamente al riconoscimento dell’aumento dei prezzi.
“Riteniamo non più prorogabile un intervento in materia” continua Portaluri “Non si può pensare di traguardare gli ambiziosi progetti del PNRR fornendo sostegni economici concreti al solo settore dei lavori anche in considerazione del fatto che il PNRR peraltro destina gran parte delle risorse ad interventi nei settori del trasporto ferroviario e dell’energia, settori nei quali statisticamente i contratti di Forniture e Servizi sono prevalenti rispetto a quelli di Lavori”.
Pur in assenza di specifiche misure le imprese del settore hanno dimostrato una forte resilienza, garantendo l’esecuzione dei contratti fin qui aggiudicati nonostante lo stato di crisi in cui le stesse versano ormai da mesi e nonostante l’apparente indifferenza delle Istituzioni, con il solo obiettivo di trainare il Paese verso la ripresa economica.
Siamo giunti tuttavia ad un bivio, gli sforzi delle imprese non sono – da soli – più sufficienti, serve ora un intervento deciso ed urgente da parte dell’Esecutivo. La previsione dell’obbligo di revisione prezzi prevista nel decreto Sostegni-ter è un primo passo che tuttavia non offre ancora alcuna tutela per i contratti in essere nel corso del 2021.
La conversione in legge del Decreto Bollette rappresenta l’ultima chance per garantire un concreto sostegno economico alle imprese della filiera, in mancanza le conseguenze sarebbero gravissime anche con riguardo alla corretta e completa attuazione dei progetti di cui al PNRR.