Esiti votazione Plenaria del Parlamento europeo su emergenza Covid-19
Di seguito si riportano le principali conclusioni contenute nella risoluzione.
Temi generali
- Politica di coesione: “Iniziativa d’investimento in risposta al coronavirus Plus” (CRII+)
I deputati hanno adottato misure aggiuntive per permette che i fondi UE siano disponibili immediatamente e con una flessibilità eccezionale per combattere la pandemia COVID-19.
Nella sessione plenaria straordinaria di venerdì, il Parlamento europeo ha approvato, con 671 voti favorevoli, 10 contrari e 15 astensioni, con procedura d’urgenza il pacchetto “Iniziativa d’investimento in risposta al coronavirus Plus” (CRII+), proposto dalla Commissione europea il 2 aprile scorso.
Le misure adottate consentiranno agli Stati membri di trasferire risorse tra i tre principali fondi di coesione (il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione). In via eccezionale, sarà possibile finanziare pienamente i programmi della politica di coesione relativi a COVID-19 attraverso il 100% dei finanziamenti dell’UE a partire dal 1° luglio 2020 e fino al 30 giugno 2021. Le misure semplificano inoltre la procedura di approvazione dei programmi per accelerarne l’attuazione, e le revisioni contabili, rendono gli strumenti finanziari più facili da utilizzare.
Prossime tappe: il Consiglio deve ancora approvare formalmente la posizione del Parlamento. Le misure adottate entreranno in vigore una volta pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, il che avverrà nei prossimi giorni.
- Pacchetto di investimenti per sostenere l’economia europea dopo la crisi COVID-19, che comprenda obbligazioni garantite dal bilancio dell’UE (Recovery Bond).
In una risoluzione non legislativa adottata venerdì con 395 voti a favore, 171 contrari e 128 astensioni, il Parlamento accoglie con favore le misure fiscali e il sostegno alla liquidità dell’UE per affrontare la pandemia. Al di là di ciò che si sta già facendo, l’Europa ha bisogno di un massiccio pacchetto di ripresa e ricostruzione da finanziare con un aumento del bilancio a lungo termine (QFP), con i fondi e gli strumenti finanziari esistenti, nonché con “recovery bond” garantite dal bilancio dell’UE, dicono i deputati.
- Fondo di solidarietà dell’UE per il Coronavirus
I deputati chiedono un sistema europeo permanente di riassicurazione dell’indennità di disoccupazione e vogliono istituire un Fondo di solidarietà dell’UE per il coronavirus di almeno 50 miliardi di euro. Questo fondo sosterrebbe gli sforzi finanziari intrapresi dai settori sanitari in tutti i Paesi UE durante l’attuale crisi, così come gli investimenti futuri per rendere i sistemi sanitari più resistenti e concentrati su coloro che ne hanno più bisogno.
- Maggiori poteri di intervento per l’UE in caso di minacce sanitarie transfrontaliere
Le stituzioni dovrebbero anche avere il potere di agire quando si presentano minacce sanitarie transfrontaliere. Ciò consentirebbe loro di coordinare senza indugio la risposta a livello europeo e di indirizzare le risorse necessarie laddove sono più necessarie, siano esse materiali come maschere, respiratori e medicinali, o aiuti finanziari.
- Meccanismo europeo di risposta sanitaria
Si insiste che le frontiere interne devono essere tenute aperte per garantire la circolazione di medicinali, dispositivi di protezione, dispositivi medici, alimenti e beni di prima necessità. Il mercato unico dell’UE è la chiave per una risposta immediata e continua al COVID-19, afferma il Parlamento.
Il Parlamento chiede inoltre la creazione di un Meccanismo europeo di risposta sanitaria per garantire una risposta efficace a qualsiasi tipo di crisi sanitaria in futuro. Le attrezzature comuni, il materiale e le scorte di medicinali potrebbero essere mobilitate rapidamente per salvare vite umane. I deputati vogliono anche vedere finanziamenti aggiuntivi dell’UE per finanziare una ricerca rapida per trovare un vaccino.
- Approccio coordinato per l’uscita dalla quarantena
I deputati sottolineano la necessità di un approccio coordinato per il post confinamento, al fine di evitare una recrudescenza del virus. Esortano i paesi dell’UE a sviluppare congiuntamente criteri per l’abolizione della quarantena e altre misure di emergenza, e chiedono alla Commissione europea di lanciare una strategia di uscita efficace che includa test su larga scala e dispositivi di protezione personale per il maggior numero possibile di cittadini.
- Canale di informazione europea per contrastare la disinformazione
Infine, la risoluzione sottolinea che la disinformazione su COVID-19 è un grave problema di salute pubblica. L’UE dovrebbe quindi istituire un canale di informazione europea per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a informazioni accurate e verificate. I deputati chiedono inoltre ai social media di adottare in modo proattivo le misure necessarie per fermare la disinformazione e i discorsi di odio legati al coronavirus.
- Il Green Deal e la trasformazione digitale dovrebbero essere al centro del rilancio dell’economia, sottolineano i deputati.
Temi settoriali
- Dispositivi medici
Il Parlamento ha deciso di rinviare di un anno l’applicazione del regolamento sui dispositivi medici, per evitare carenze o ritardi nell’immissione sul mercato dei principali dispositivi medici.
Il Parlamento ha adottato la proposta della Commissione venerdì, con procedura d’urgenza, con 693 voti favorevoli, 1 e 2 astensioni, consentendo di rinviare l’applicazione del Regolamento sui dispositivi medici di un anno fino al 26 maggio 2021.
Prossimi passi: la proposta deve ora essere approvata dagli Stati membri e pubblicata nella Gazzetta ufficiale prima di entrare in vigore. Ciò è previsto al più tardi entro il 26 maggio.
- 3,08 miliardi di euro in aiuti UE per settore sanitario.
I fondi UE sosterranno direttamente i sistemi sanitari degli Stati membri nella loro lotta contro la pandemia di coronavirus. L’iniziativa consentirà all’UE di acquistare forniture mediche urgenti, come maschere e dispositivi respiratori, attrezzature per il trasporto di materiale medico e di pazienti nelle regioni transfrontaliere, e per finanziare il reclutamento di personale sanitario supplementare, da inviare nei punti caldi dell’Unione europea, oltre ad aiutare gli Stati membri a costruire ospedali da campo mobili.
Un totale di 3,08 miliardi di euro dal bilancio UE sarà incanalato principalmente attraverso lo strumento di sostegno alle emergenze (2,7 miliardi di euro) e rescEU (380 milioni di euro).
Inoltre, il pacchetto include dei fondi supplementari per finanziare i voli di rimpatrio (45 milioni di euro) nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE per riunire le famiglie bloccate nei paesi terzi, per fornire maggiori risorse al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (3,6 milioni di euro), ma anche per aiutare la Grecia a far fronte alle crescenti pressioni migratorie (350 milioni di euro) e per sostenere la ricostruzione post-terremoto dell’Albania (100 milioni di euro).
In allegato il Comunicato stampa del PE.