Grean Deal: nuove proposte per rendere i prodotti sostenibili la norma e responsabilizzare i consumatori per la transizione verde
Il 30-Marzo-2022Il 30 marzo la Commissione ha presentato un pacchetto di proposte sul Green Deal europeo volte a rendere i prodotti sostenibili la norma nell’UE, promuovere modelli imprenditoriali circolari e responsabilizzare i consumatori nella transizione verde.
Le nuove norme proposte dalla Commissione riguardano in particolare:
- progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili;
- prodotti da costruzione;
- nuovi diritti dei consumatori, divieto di greenwashing e obsolescenza programmata.
Proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (link)
La proposta riguarda la progettazione dei prodotti, che genera fino all’80% dell’impatto ambientale del prodotto durante il ciclo di vita. Sono stabiliti nuovi requisiti per rendere i prodotti più durevoli, affidabili, riutilizzabili, aggiornabili, riparabili, più facili da mantenere, rinnovare e riciclare, ed efficienti sotto il profilo energetico e delle risorse. I requisiti di informazione specifici per prodotto daranno ai consumatori la possibilità di conoscere l’impatto ambientale dei propri acquisti.
Tutti i prodotti regolamentati saranno corredati dai cosiddetti passaporti digitali dei prodotti, che ne faciliteranno la riparazione o il riciclaggio e agevoleranno la tracciabilità delle sostanze lungo la catena di approvvigionamento. Potrà essere introdotta anche l’etichettatura. La proposta prevede anche misure volte ad arrestare la distruzione dei beni di consumo invenduti, accrescere il potenziale degli appalti pubblici verdi e incentivare i prodotti sostenibili.
Viene ampliato il quadro di progettazione ecocompatibile esistente in due modi: da un lato includendo la gamma più ampia possibile di prodotti e dall’altro ampliando la portata dei requisiti ai quali i prodotti devono conformarsi. La proposta mira inoltre a definire un quadro e un processo attraverso i quali la Commissione, in stretta collaborazione con tutte la parti interessate, definirà progressivamente i requisiti per ciascun prodotto o gruppo di prodotti.
Contestualmente la Commissione ha adottato un piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile e sull’etichettatura energetica per il periodo 2022-2024 come misura transitoria fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento, volto a coprire nuovi prodotti connessi all’energia e aggiornare, rendendole più ambiziose, le norme per quelli già regolamentati. Il piano di lavoro riguarda in particolare l’elettronica di consumo (smartphone, tablet, pannelli solari), il flusso di rifiuti in più rapida crescita.
Proposta di revisione del regolamento sui prodotti da costruzione (link)
La revisione vuole rafforzare e modernizzare le norme in vigore dal 2011 e creare un quadro armonizzato per valutare e divulgare le prestazioni ambientali e climatiche dei prodotti da costruzione. I nuovi requisiti previsti nel regolamento mirano a garantire che i prodotti da costruzione siano progettati e fabbricati in base allo stato dell’arte per essere più durevoli, riparabili, riciclabili e più facili da rifabbricare.
Per dimostrare che i prodotti soddisfano i nuovi requisiti Ue, il produttore dovrà presentare una dichiarazione di prestazione e una dichiarazione di conformità.
La revisione mira inoltre a semplificare l’elaborazione di norme comuni europee da parte degli organismi di normazione, contribuendo a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione del mercato interno congiuntamente alla maggiore capacità di vigilanza del mercato e a norme più chiare per gli operatori economici lungo la catena di approvvigionamento.
Infine, la revisione del regolamento vuole offrire soluzioni digitali per ridurre gli oneri amministrativi, in particolare per le PMI, tra cui la banca dati dei prodotti da costruzione e il passaporto digitale dei prodotti.
Proposta di direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde (link)
La Commissione ha proposto di modificare la direttiva sui diritti dei consumatori per obbligare i professionisti a informare i consumatori sulla durabilità e la riparabilità dei prodotti, rendendo così possibile per i consumatori compiere scelte d’acquisto consapevoli e rispettose dell’ambiente.
Si propongono inoltre diverse modifiche della direttiva sulle pratiche commerciali sleali. Le norme mirano a rafforzare la tutela dei consumatori da dichiarazioni ambientali inattendibili o false, vietando il “greenwashing” e le pratiche ingannevoli sulla durabilità di un prodotto.