I risultati del Consiglio ECOFIN sugli squilibri macroeconomici.
Il 12 maggio 2015 il Consiglio Affari economici (ECOFIN) dell’UE ha adottato le sue conclusioni sugli esami approfonditi degli squilibri macroeconomici, riguardanti 16 Stati membri tra cui l’Italia e ci sarà un aggiornamento sul FEIS (Fondo europeo per gli investimenti strategici).
Nella relazione sul meccanismo di allerta del 2015 sono stati, infatti, individuati 16 Stati membri (Belgio, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Ungheria) con squilibri macroeconomici e sono stati richiesti esami approfonditi per determinare la natura di tali squilibri.
Di questi 16 Paesi, cinque Stati membri tra cui l’Italia (gli altri sono Bulgaria, Francia, Croazia, e Portogallo) presentano squilibri eccessivi.
Pertanto, le conclusioni del Consiglio indicano:
- per i Paesi con squilibri macroeconomici di intraprendere un’azione politica e di un forte impegno nelle riforme strutturali in tutti gli Stati membri, attraverso la riduzione dei rischi e la creazione di condizioni favorevoli per una crescita sostenibile e per l’occupazione;
- per i Paesi come l’Italia con squilibri eccessivi, un monitoraggio specifico da parte delle Commissione europea delle raccomandazioni del Consiglio agli Stati membri con squilibri.
Inoltre, il Consiglio ha riconosciuto che in tutti gli Stati membri servono ulteriori riforme strutturali nei mercati dei servizi, dei prodotti e del lavoro, nonché politiche di bilancio responsabili, per rafforzare e sostenere la ripresa economica, correggere gli squilibri dannosi, conseguire la sostenibilità di bilancio, migliorare le condizioni di investimento e rafforzare il mercato unico sbloccando il potenziale di crescita delle economie degli Stati membri.
Il passo successivo sarà, quindi, la pubblicazione da parte della Commissione delle raccomandazioni specifiche per paese 2015-16, prima della loro formale adozione da parte del Consiglio ECOFIN.
In occasione della riunione dell’ECOFIN, è stato svolto anche un aggiornamento sullo stato dei negoziati tra il Consiglio e il Parlamento europeo sulla proposta di regolamento che istituirà il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), parte del piano di investimenti per l’Europa, noto come “Piano Juncker”.
La maggior parte degli Stati membri pensa ancora che CEF e Horizon 2020 sono le migliori fonti di finanziamento dei progetti europei. Tuttavia, è stato sottolineato come il finanziamento del FEIS deve assolutamente essere fissato ex ante, non su base annuale, come proposto dal Parlamento europeo.
Sul punto, il Parlamento attende delle indicazioni della Commissione europea, che questa volta dovrebbero essere più flessibili rispetto al taglio netto inizialmente proposto per i programmi CEF e Horizon 2020.
Per maggiori approfondimenti è possibile consultare la pagina del Consiglio ECOFIN.