L’Eurogruppo approva delle misure economiche per rispondere alla pandemia COVID-19
Nella propria Relazione, l'Eurogruppo richiama le misure già approvate a sostegno dell'economia europea e le azioni che saranno messe in campo prossimamente per fornire un maggiore supporto.
Misure già approvate:
- Flessibilità nelle regole dell’UE. Il 23 marzo i ministri delle finanze hanno constatato la sussistenza delle condizioni per l’utilizzo della clausola di salvaguardia generale del quadro fiscale dell’UE, ovvero una grave recessione economica nell’area dell’euro o nell’Unione nel suo insieme. Ciò offre la flessibilità necessaria ai bilanci nazionali per sostenere l’economia attraverso: (i) un quadro specifico temporaneo di aiuti di Stato per accelerare il sostegno pubblico alle imprese, e (ii) le linee guida della Commissione sull’uso della flessibilità offerta dal quadro degli appalti pubblici dell’UE in questa situazione di emergenza.
- Uso del bilancio dell’UE attraverso (i) la Coronavirus Response Investment Initiative. Ciò consentirà l’utilizzo di 37 miliardi di euro nell’ambito della politica di coesione per affrontare le conseguenze della crisi COVID-19 e (ii) l’ampliamento del campo di applicazione del Fondo di solidarietà per includere le principali crisi sanitarie pubbliche. Gli Stati membri più duramente colpiti potranno accedere a un sostegno finanziario fino a 800 milioni di euro nel 2020.
- Programma di acquisto d’emergenza pandemico (PEPP) da 750 miliardi di euro, promosso dalla Banca centrale europea a sostegno della liquidità e delle condizioni di finanziamento alle famiglie, alle imprese e alle banche, che contribuirà a preservare l’erogazione regolare del credito all’economia.
Ulteriori strumenti di risposta alla crisi e per la ripresa
- Ulteriore flessibilità del bilancio dell’UE. E’ stata concessa la possibilità di consentire trasferimenti tra i vari fondi strutturali dell’UE.
- Sostegno d’emergenza. Si è convenuto che è necessario uno strumento COVID-19 dedicato a sostenere il finanziamento degli aiuti di emergenza, attraverso la concessione di sovvenzioni, per rafforzare innanzitutto i nostri sistemi sanitari, che può fornire un sostegno di 2,7 miliardi di euro dalle risorse del bilancio dell’UE.
- Rafforzare le attività della BEI. Iniziativa del Gruppo BEI di creare un fondo di garanzia paneuropeo di 25 miliardi di euro, che potrebbe sostenere 200 miliardi di euro di finanziamenti per le imprese con un’attenzione particolare alle PMI, in tutta l’UE, anche attraverso le banche nazionali di promozione.
- Reti di sicurezza nell’UE e nell’EA.Viene proposto di istituire un sostegno alla crisi pandemica, basato sulla linea di credito precauzionale esistente dell’ECCL (c.d. MES) e adattato alla luce di questa sfida specifica, come salvaguardia pertinente per gli Stati membri dell’area dell’euro colpiti da questo shock esterno. L’unico requisito per accedere alla linea di credito sarà che gli Stati membri dell’area dell’euro che richiedono il sostegno si impegnino a utilizzare questa linea di credito per sostenere il finanziamento interno dei costi diretti e indiretti dell’assistenza sanitaria, delle cure e della prevenzione dovuti alla crisi COVID 19.
- SURE. Istituzione, per la durata dell’emergenza, di uno strumento temporaneo basato su prestiti per l’assistenza finanziaria ai sensi dell’articolo 122 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Esso fornirebbe assistenza finanziaria durante il periodo della crisi, sotto forma di prestiti concessi a condizioni favorevoli dall’UE agli Stati membri, fino a 100 miliardi di euro in totale. Coerentemente con la sua base giuridica, l’accesso allo strumento sarà interrotto una volta passata l’emergenza COVID-19.
- Fondo per la ripresa. Si è concordato di lavorare su un Fondo di ripresa per preparare e sostenere la ripresa, fornendo finanziamenti attraverso il bilancio dell’UE a programmi volti a rilanciare l’economia in linea con le priorità europee e garantendo la solidarietà dell’UE con gli Stati membri più colpiti. Tale fondo sarebbe temporaneo, mirato e commisurato ai costi straordinari dell’attuale crisi e contribuirebbe a ripartirli nel tempo attraverso finanziamenti adeguati.
- Prossimo QFP. Il prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) dell’UE svolgerà un ruolo centrale nella ripresa economica. Dovrà riflettere l’impatto di questa crisi e l’entità delle sfide future, fissando le giuste priorità, per consentire agli Stati membri di affrontare efficacemente le conseguenze della crisi del coronavirus, sostenere la ripresa economica e garantire il mantenimento della coesione all’interno dell’Unione attraverso la solidarietà, l’equità e la responsabilità.
In allegato il Comunicato stampa.