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18 aprile 2013-Anie con Confindustria in missione in Montenegro

Le nostre aziende fanno affidamento sui 5 miliardi di investimenti previsti dal Governo italiano nel settore energetico montenegrino e sui piani locali di sviluppo infrastrutturale

Podgorica (Montenegro), 18 aprile 2013 – ANIE ha preso parte con ANCE alla missione che Confindustria ha svolto in questi giorni in Serbia e Montenegro, in collaborazione con ICE e con il sostegno delle Ambasciate d'Italia nei rispettivi Paesi.

L’evento di apertura della missione nei Balcani, tenutosi a Belgrado nella giornata del 15 aprile, ha visto la partecipazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze serbo Mladjan Dinkic. A seguire nella giornata del 16 aprile, Giuliano Monizza, Vice Presidente ANIE con delega per Europa, Energia e Mercato, ha incontrato il sindaco di Novi Sad, capoluogo della provincia autonoma di Vojvodina nel nord della Serbia, e i vertici della società elettrica locale.

Le aziende della delegazione hanno avuto l’occasione di visitare la sede della società di distribuzione elettrica di riferimento della provincia, Elektrovojvodina. In questa occasione è stato loro presentato il progetto Novi Sad Smart City.

“La nostra federazione ha partecipato con vivo interesse alla Missione di Confindustria nell’area balcanica, dove Serbia e Montenegro sono Paesi che esprimono importanti potenzialità nel mercato energetico, in particolare per le fonti rinnovabili e le infrastrutture – ha dichiarato Giuliano Monizza, Vice Presidente di ANIE con delega per Europa, Energia e Mercato – La missione, a cui hanno aderito oltre 90 operatori italiani, ha trovato un ampio seguito negli interlocutori locali. Significative opportunità si aprono su questi mercati per l’industria delle tecnologie che ANIE rappresenta, da sempre fornitore riconosciuto a livello internazionale per capacità di innovazione ed eccellenza tecnologica delle soluzioni più avanzate”.

Ieri 50 operatori della delegazione imprenditoriale italiana hanno fatto tappa in Montenegro, a Podgorica, dove si è tenuto un workshop dedicato alle opportunità di collaborazione tra Italia e Montenegro, con un focus specifico sul settore delle infrastrutture, dell’energia, dei trasporti e delle tecnologie di riferimento in questi mercati. Parte attiva per l’organizzazione del seminario è stata svolta dall’Ambasciata d’Italia a Podgorica.

All’evento ha preso parte, insieme all’Ambasciatore italiano in Montenegro Vincenzo Del Monaco, anche l’Ambasciatore del Montenegro in Italia Vojin Vlahovic, a conferma della forte condivisione degli obiettivi di fondo della missione imprenditoriale.

Testimonia altresi’ l’importanza che il nostro Paese riveste per l’economia montenegrina l’ampia presenza dei massimi rappresentanti istituzionali locali: il Ministro dell’Economia, Vladimir Kavaric, il Ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale, Petar Ivanovic, il Ministro della Salute, Miodrag Radunovic, il Ministro dei Trasporti e degli Affari Marittimi, Ivan Brajovic e il Presidente aggiunto della Camera di Commercio del Montenegro, Ivan Saveljc. La delegazione istituzionale montenegrina ha visto la partecipazione anche dei Vice Ministri per gli investimenti, l’ambiente, l’agricoltura, le foreste, la salute, il traffico ferroviario, i trasporti stradali e il traffico aereo, unitamente al Direttore dell’Agenzia montenegrina per la promozione degli investimenti.

La presenza imprenditoriale italiana in Montenegro è fortemente strutturata. L’Italia, primo paese investitore, è un partner strategico di grande importanza. Le imprese italiane sono presenti soprattutto nel settore energetico, ma notevoli opportunità si riscontrano anche nelle infrastrutture, nel turismo e nell’ambiente.

 

L’export italiano in Montenegro di Elettronica ed Elettrotecnica

Con una crescita di poco superiore all’1% rispetto al 2011, nel 2012 le esportazioni italiane verso il Montenegro hanno sfiorato i 110 milioni di euro. Le esportazioni italiane di Elettrotecnica ed Elettronica, pari a 16,7 milioni di euro nel 2012, incidono per il 15% sul totale export in uscita dal nostro Paese e destinato al mercato montenegrino.

 


Fonte: elaborazioni Servizio Studi ANIE su dati Istat

 

Fonte: elaborazioni Servizio Studi ANIE su dati Istat

 

Nel dettaglio, i comparti dell’Elettrotecnica italiana che hanno generato più esportazioni verso il Montenegro nel 2012 sono stati la Produzione, Trasmissione e Distribuzione di Energia con 3,5 milioni di euro (+39,4% sul 2011) e gli Apparecchi Domestici e Professionali con 2,7 milioni di euro (+4,1% rispetto al 2011). Per quanto riguarda l’industria Elettronica, a risultare prevalenti sempre nel 2012 sono state le vendite dall’Italia verso il Montenegro di ICT con 4,6 milioni di Euro (+5,3% rispetto al 2011) e di tecnologie per l’Automazione e Misura con 2,9 milioni di euro (+32,3% rispetto al 2011).

 

Opportunità di sviluppo per le imprese italiane di Elettronica ed Elettrotecnica in Montenegro

 

Importanti opportunità si aprono alle nostre aziende in Montenegro nel settore dell’energia elettrica. Il potenziale di generazione elettrica è infatti notevole, benché il comparto sia caratterizzato attualmente da un’efficienza insoddisfacente e da notevoli perdite. La centrale termica Pljevlja, le centrali idroelettriche Piva e Peručica e qualche ulteriore piccola centrale idroelettrica producono energia elettrica sufficiente a soddisfare quasi i due terzi del mercato (circa 4.700 GWh/anno). Principale produttore nazionale di energia elettrica è la società Elektroprivreda Crne Gore (EPCG).

EPCG AD è stata parzialmente privatizzata nel 2009 mediante un aumento di capitale e la vendita del 18,3% delle sue azioni alla società energetica italiana A2A, che detiene ora il 43,7% del capitale di EPCG. Il Governo montenegrino ha inoltre firmato un accordo con il Governo italiano per il collegamento delle reti elettriche dei due Paesi attraverso un cavo di trasmissione sottomarina con capacità di 1.000 MW. Il progetto, finanziato interamente dal versante italiano, del valore di 720 milioni di euro, sarà attuato dalla società italiana Terna e dalla sua consociata montenegrina Prenos. Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2013. Il Governo italiano ha espresso la sua disponibilità a investire un totale di 5 miliardi di euro nel settore energetico montenegrino.

Sono poi attualmente in corso diversi studi per l’analisi del potenziale di sviluppo dell’energia solare e delle biomasse. In particolare, è in corso di realizzazione il progetto “Fodemo” (Forestry Development in Montenegro) per lo sviluppo del mercato delle biomasse finanziato dal Lussemburgo in collaborazione con il Ministero montenegrino dell’Agricoltura. In questo contesto si colloca anche il progetto della centrale solare di Ulcinj. Significativi i progetti in campo nel settore dell’efficienza energetica. Le attività comprendono il miglioramento del sistema esistente per l’illuminazione pubblica in 9 municipalità del Montenegro, con circa 300.000 abitanti, utilizzando tecnologie più efficienti per l’illuminazione stradale. È prevista la sostituzione di più di 11.450 lampade al mercurio con lampade al sodio, con un risparmio energetico previsto di 4.300 MWh l’anno.

Infine, ulteriori opportunità si presentano nel campo del trasporto ferroviario. A fine 2012 la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo BERS ha concesso un prestito di 10 milioni di euro a ZICG, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria del Montenegro, da investire in lavori di ristrutturazione per il completamento della linea tra le città di Bar e Bijelo Polje, considerata il principale asse ferroviario del Paese. Ulteriori 10 milioni di euro sono stati recentemente stanziati per la ricostruzione della linea ferrovia a nord del Paese. Inoltre, la linea ferroviaria che collega il centro industriale di Niksic con il porto di Bar e con Podgorica ha beneficiato di un programma di riabilitazione finanziato con un prestito di 15 milioni di euro sempre dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo BERS.

“Sono particolarmente lieto di poter accogliere la più numerosa, a memoria d’archivio, delegazione imprenditoriale italiana mai giunta in Montenegro – ha dichiarato Vincenzo Del Monaco, Ambasciatore d’Italia in Montenegro – Ciò non fa che rafforzare il patrimonio di credibilità che qui gode il nostro Paese, grazie anche all’afflusso di capitali privati che ci colloca, nonostante l’agguerrita concorrenza di nostri partner internazionali, al primo posto fra gli investitori esteri diretti, in settori cruciali come l’energia e le infrastrutture.”

“Oggi la dimensione di un Paese non la si misura più in termini di chilometri quadrati e di popolazione, come nell’Ottocento – ha proseguito l’Ambasciatore Del Monaco – Sono convinto che si debba guardare al Montenegro come a un importante hub a una manciata di chilometri dall’Italia. Inoltre, l’adesione del Montenegro all’Unione Europea, prospettiva più che concreta che l’Italia sostiene convintamente, rappresenta per gli imprenditori la garanzia, di qui a qualche anno, di un mercato unico e senza barriere, di uno spazio normativo e valoriale identico al nostro”.

“Il Montenegro è un Paese vicino all’Italia per legami culturali e geografici e che riveste una posizione strategica come hub commerciale nel territorio – ha dichiarato Giuliano Monizza, Vice Presidente di ANIE con delega per Europa, Energia e Mercato – Non solo il Montenegro vede una presenza già radicata di operatori italiani, ma restano ampi i margini di sviluppo per le nostre imprese in un’economia caratterizzata da una domanda interna in espansione”.
“Un’autorevole rappresentanza istituzionale locale ha accolto la delegazione italiana – ha proseguito il Vice Presidente Monizza – L’Ambasciatore italiano a Podgorica Vincenzo Del Monaco ha ben presentato le opportunità di consolidamento della partnership economica fra sistema industriale nazionale e montenegrino, anche alla luce del previsto ingresso del Paese nell’Unione Europea. Il Montenegro necessita di importanti interventi nel settore infrastrutturale e dell’energia, quest’ultimo di recente liberalizzazione”.

“Il Ministro dell’Economia del Montenegro Vladimir Kavarić ha recepito le indicazioni dell’industria italiana, che può ricoprire un ruolo importante come anima del processo di sviluppo economico e infrastrutturale del Paese – ha concluso Monizza – A questo riguardo abbiamo proposto la creazione di un Business Council Italia-Montenegro che permetta un dialogo continuo tra gli imprenditori dei due Paesi e rafforzi la collaborazione già avviata a livello governativo attraverso importanti accordi attivi proprio nel settore energetico”.


Federazione Anie, con oltre 1.200 aziende associate e circa 450.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro (di cui 28 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad Anie Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.


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