ANIE Confindustria: Technology Days in Bosnia Erzegovina, Croazia e Slovenia
Opportunità di sviluppo per le imprese italiane fornitrici di tecnologie per le energie rinnovabili e la efficienza energetica in un roadshow di presentazione nei Balcani
ANIE Confindustria ha collaborato insieme a GSE-Progetto Corrente alla realizzazione del Roadshow di presentazione delle tecnologie italiane per i settori delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica organizzato da ICE-Agenzia con i suoi uffici di Lubiana e di Zagabria. Il Roadshow si è tenuto dal 18 al 23 maggio nelle città di Banja Luka, nella Bosnia Erzegovina, Zagabria, capitale della Croazia e Celje, in Slovenia, durante la fiera Energetika.
I Balcani rappresentano un’area di crescente interesse per le strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane fornitrici di tecnologie rappresentate da ANIE, in particolare operanti nel settore nell’energia, grazie alla loro vicinanza geografica e per la presenza di storici vincoli economici e culturali con il nostro Paese.
Il recente ingresso a luglio 2013 della Croazia all’interno dell’Unione europea apre nuove opportunità per un ulteriore rafforzamento dei legami commerciali con il nostro Paese. Croazia e Slovenia, in qualità di Stati Membri dell’Unione Europea, presentano l’importante valore aggiunto dato dalla conformità agli obiettivi e alla normativa comunitaria. Questo vale in particolare per la politica dell’Unione europea per il raggiungimento in ambito energetico dei target di Europa 2020, a cui sono tenuti a contribuire tutti gli Stati Membri. Aumento della diffusione delle fonti rinnovabili, maggiore efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale sono i capisaldi della strategia energetica europea, a cui l’industria italiana fornitrice di tecnologie per l’energia è oggi pronta a rispondere con un’offerta tecnologica di eccellenza, fornendo un significativo contributo per il raggiungimento di tali obiettivi.
Il settore energetico occupa un ruolo importante anche per lo sviluppo economico della Bosnia Erzegovina, che si configura come un esportatore netto di energia. Negli ultimi anni sono state avviate importanti riforme per uniformare progressivamente la normativa locale alla legislazione europea settoriale. Crescente attenzione è stata inoltre riservata alla liberalizzazione del mercato e all’avvio di nuovi piani di investimento. Ampi sono i margini di sviluppo del settore energetico non ancora pienamente sfruttati: la Bosnia Erzegovina è un Paese ricco di risorse energetiche con importanti potenzialità soprattutto nel settore idrico, eolico e delle biomasse. Rilevanti investimenti si rendono necessari anche per l’ammodernamento e l’efficientamento delle reti elettriche.
In questo contesto, la strategia per lo sviluppo energetico avviata dalle Autorità croate prevede importanti investimenti: gli interventi definiti prioritari dal Governo riguarderanno le centrali termoelettriche, le centrali idroelettriche e le centrali a biomassa, nonché diversi progetti che riguardano il miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici pubblici. Nonostante una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, in Croazia restano ampi margini di sviluppo delle fonti di energia rinnovabile: infatti, quasi la metà della capacità elettrica installata in Croazia deriva attualmente dalle fonti fossili. Una quota rilevante, pari a oltre il 40%, origina invece da impianti idroelettrici.
La contiguità geografica con l’Italia e l’apertura del mercato – porta di accesso più in generale anche ad altri Paesi balcanici – rendono infine la Slovenia un mercato strategico per le imprese italiane. Nei prossimi anni sono previsti importanti investimenti nel settore energetico, rivolti soprattutto alla generazione nucleare, termoelettrica e idroelettrica (che rappresenta attualmente la principale fonte di produzione di energia elettrica nel Paese). Entro il 2020, in conformità con la più ampia strategia europea, la Slovenia dovrà originare il 20% della propria capacità di generazione da fonti non tradizionali.
A testimonianza delle crescenti opportunità offerte dal settore energetico, negli ultimi anni si sta già consolidando nei tre Paesi – Bosnia Erzegovina, Croazia e Slovenia – la domanda di tecnologie italiane. Nel 2013 le esportazioni italiane di tecnologie per l’Energia in Croazia hanno mostrato un tasso di crescita su base annua decisamente sostenuto (+28,5%), a fronte di una sostanziale stabilità delle esportazioni manifatturiere italiane nel Paese. Nel periodo 2003-2013 le esportazioni italiane di tecnologie per l’Energia in Croazia hanno registrato una crescita media annua vicina al 5%. Anche le esportazioni italiane di tecnologie per l’Energia in Bosnia Erzegovina nel 2013 hanno mostrato un tasso di crescita annuo a due cifre (+36,5%; +2,8% la variazione media annua nel periodo 2003-2013). A fronte di un calo delle esportazioni manifatturiere nel complesso, nel 2013 le esportazioni italiane di tecnologie per l’Energia in Slovenia hanno registrato un incremento del 7,4% su base annua (+3,5% la variazione media annua nel periodo 2003-2013). Questi dati riflettono l’eccellenza tecnologica di cui è espressione l’industria italiana, riconosciuta da tempo anche sui mercati esteri.
“Questa iniziativa nell’area dei Balcani si inserisce all’interno dell’importante rapporto di collaborazione che ANIE ha avviato negli ultimi anni con ICE-Agenzia – ha dichiarato Andrea Maspero, Vice Presidente ANIE per l’Internazionalizzazione –. Il roadshow in Bosnia Erzegovina, Croazia e Slovenia ha permesso alle imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane di esplorare mercati ad alto potenziale di sviluppo, soprattutto nell’ambito delle infrastrutture elettriche. L’iniziativa si è declinata in una forma, quella del roadshow, da noi molto apprezzata, in quanto ha consentito alle aziende italiane di presentare l’eccellenza del Made in Italy delle tecnologie come sistema, dando visibilità all’offerta innovativa e avanzata di cui sono espressione.”
ANIE Confindustria, con quasi 1.200 aziende associate e circa 425.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 63 miliardi di euro (di cui 29 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad ANIE Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.
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