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26 giugno 2012 – Confindustria ANIE: per l'industria dei cavi la crisi è molto profonda

Nel primo semestre 2012 il calo su base annua del mercato interno è vicino al 30%

AICE, l’Associazione aderente a Confindustria ANIE che rappresenta le aziende operanti nei comparti dei cavi per energia, dei cavi per comunicazione e dei conduttori per avvolgimenti elettrici, denuncia la profonda crisi del comparto.
Ad AICE aderiscono oltre 30 aziende per un fatturato aggregato di comparto a fine 2011 di 3,4 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di esportazioni.


Nel primo semestre 2012 il calo su base annua del mercato interno per l’industria italiana dei Cavi è vicino al 30% (dati in volume). Nella prima metà dell’anno l’apertura ai mercati esteri ha potuto compensare solo in parte le forti criticità sul fronte interno.
Alcune criticità di scenario si erano presentate già a partire della seconda metà del 2011. Il peggioramento del quadro congiunturale nei principali mercati ha fortemente ridotto le potenzialità di sviluppo del comparto Cavi, facendo registrare un brusco arretramento della domanda.


A fine 2011 l’industria italiana dei Cavi aveva registrato un incremento del volume d’affari complessivo pari al 21,6% a prezzi correnti. Occorre rilevare che tale andamento aveva risentito in misura determinante dall’incremento delle quotazioni del rame, che avevano trascinato al rialzo le tendenze in valore. In chiusura d’anno si era mantenuto positivo il contributo del canale estero (+25,5% la crescita annua delle esportazioni a fine 2011).
Le dinamiche in volume avevano al contrario già mostrato negli anni passati maggiori segnali di sofferenza.


“L’industria italiana dei Cavi, che esprime una storica eccellenza tecnologica, sta vivendo un momento molto difficile – ha dichiarato il Presidente di AICE-ANIE Stefano BullettiNel primo semestre 2012 abbiamo assistito a un calo su base annua del mercato interno vicino al 30%. Il comparto proviene già da alcuni anni critici, in cui i tassi di recupero a prezzi correnti risentivano prevalentemente dell’ampio rialzo del valore del rame. In marcato indebolimento anche il sostegno del canale estero”.


“Dall’analisi del portafoglio ordini le attese per i prossimi mesi si mantengono negative, con un nuovo ridimensionamento della domanda nazionale – ha concluso il Presidente BullettiSu tali aspettative si riflette negativamente per il quinto anno consecutivo la perdurante debolezza del mercato delle Costruzioni, che secondo stime ANCE chiuderà il 2012 con una ulteriore  flessione degli investimenti del 4% a fronte di una caduta cumulata del 20% dal 2008. Le imprese si trovano costrette a operare facendo i conti con una elevata erosione dei margini, in aggiunta alle note problematiche finanziarie legate ai ritardati pagamenti e al più arduo accesso al credito. Questa situazione ha un impatto negativo sulle imprese già provate dalla crisi, mettendo a rischio in alcuni casi la stessa sopravvivenza aziendale nel breve periodo. Mi preme ricordare che i cavi, in qualità di beni intermedi, esprimono una elevata valenza innovativa sia in mercati ad alto potenziale come le smart grid sia in mercati tradizionali come il building”.


 


Confindustria ANIE, con 1.289 aziende associate e circa 450.000 occupati, rappresenta i settori più strategici e avanzati tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro (di cui 28 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti a Confindustria ANIE investono mediamente in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato.

AICE è l’Associazione aderente a Confindustria ANIE che rappresenta le aziende operanti nei comparti dei cavi per energia, dei cavi per comunicazione e dei conduttori per avvolgimenti elettrici. Ad AICE aderiscono oltre 30 aziende per un fatturato aggregato di comparto a fine 2011 di 3,4 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di esportazioni.


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