27 giugno 2012 – Confindustria ANIE: un ritratto dell’industria delle tecnologie nella grande crisi
Gemme: “Un piano nazionale della manutenzione potrà guidare la crescita”
Come permettere alle imprese di cogliere le opportunità di crescita che, pur tra le enormi difficoltà dell’attuale congiuntura economica, possono originare da una nuova domanda e da nuovi mercati? È stato questo l’interrogativo posto al centro della riflessione svolta nel corso dell’Assemblea Annuale di Confindustria ANIE. Tra i relatori, oltre al Presidente di Confindustria ANIE Claudio Andrea Gemme, anche l’Economista Alberto Alesina, docente alla Harvard University. Ha concluso i lavori il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
L’emergenza crescita viene vissuta dall’’industria delle tecnologie, che ANIE rappresenta, come un imperativo assoluto che necessita di una specifica attenzione, affinché le aziende possano esprimere tutto il potenziale di creatività e capacità di innovazione di cui sono portatrici. Operazione decisiva per favorire il percorso delle imprese italiane di elettrotecnica ed elettronica diventa quella di liberarle dai troppi vincoli che ne impediscono lo sviluppo. In questo quadro, assume carattere strategico il rapporto con la grande committenza, onde facilitare l’incontro con una domanda in continua evoluzione. ANIE ritiene che un programma nazionale per la manutenzione possa determinare un effetto moltiplicatore nel campo degli investimenti infrastrutturali, soprattutto se l’ammodernamento del parco esistente viene ripensato con criteri innovativi.
IL 2011 DELL’INDUSTRIA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
L’industria delle tecnologie che ANIE rappresenta era espressione a fine 2011 di un fatturato aggregato pari a 71 miliardi di euro – di cui 28 miliardi di euro di esportazioni – per circa 450.000 addetti. L’incidenza media della Spesa in Ricerca & Sviluppo sul fatturato è pari al 4%. Questo dato conferma ancora una volta il ruolo di ANIE quale “casa delle tecnologie” dell’industria italiana.
A fine 2011, il fatturato aggregato dei settori ANIE ha registrato una flessione del 4,2% su base annua. Continuano a tenere le esportazioni (+5,5%), seppure in frenata rispetto all’anno precedente, quando era stata registrata una crescita a due cifre (+12,7%). I volumi di produzione industriale hanno mostrato nel corso dell’anno un trend in flessione (-5,0%), allontanandosi dal picco ciclico del 2007 di oltre 20 punti percentuali. In questo quadro di netto peggioramento emergono fra i comparti ANIE segnali di discontinuità nel cammino di uscita dalla crisi.
Le tecnologie elettromeccaniche continuano a tenersi in territorio positivo (+6,9% per Trasmissione energia e +9,5% per Distribuzione energia). In calo la Produzione di energia (-28,0%) dove il Fotovoltaico, dopo la crescita straordinaria espressa negli ultimi anni, ha mostrato una frenata.
In crescita i comparti dell’Illuminotecnica (+4,0%), Sicurezza ed Automazione Edifici (+4,9%), Componenti elettronici (+1,5%) e Componenti e Sistemi per Impianti (+2,3%). Particolarmente brillanti i risultati per Automazione e Misura (+18,0%) e Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza (+20,0%).
L’industria dei Trasporti ferroviari, tradizionale eccellenza tecnologica nazionale, vive un momento di profonda crisi (-4,0% la flessione del fatturato a fine 2011). Negative le tendenze di Ascensori e scale mobili (-0,5%) e Apparecchi domestici e professionali (-1,2%). In brusca inversione di tendenza nei primi mesi del 2012 il comparto Cavi, per il quale la variazione positiva registrata nel 2011 (+21,6%) è sostanzialmente imputabile agli incrementi nelle quotazioni del rame.
2012: ANCORA UN ANNO DIFFICILE PER LE IMPRESE DI CONFINDUSTRIA ANIE
Il 2012 si prospetta come un anno difficile per le imprese di Confindustria ANIE. Secondo i più recenti dati diffusi dall’ISTAT e relativi al primo quadrimestre dell’anno, nel confronto con il medesimo periodo del 2011 l’Elettrotecnica ha registrato una caduta del fatturato del 10%, l’Elettronica del 12%.
A preoccupare sono soprattutto le indicazioni negative fornite dal portafoglio ordini. Nel quadrimestre gennaio-aprile 2012, nel confronto con il primo quadrimestre 2011, l’ordinato ha segnato un crollo del 14% per l’Elettrotecnica e dell’11% per l’Elettronica. Le stime di Confindustria ANIE per la chiusura 2012 sono pessimistiche. Si prevede una flessione del fatturato aggregato di 2 punti percentuali al di sotto dei consuntivi 2011.
“Le difficoltà dell’industria italiana sono il risultato della crisi, ma anche della bassa crescita che da oltre un decennio interessa il nostro Paese” – ha affermato Claudio Andrea Gemme Presidente di Confindustria ANIE – “I vuoti di domanda interna penalizzano profondamente l’economia e l’industria italiana. L’obiettivo crescita è divenuto urgente e prioritario per mantenere nel nostro Paese una solida base manifatturiera.”
“L’industria delle tecnologie che ANIE rappresenta sta reagendo alle insidie di questo difficile scenario economico, tra difficoltà e nuove progettualità” – ha proseguito il Presidente Gemme – “Le imprese ANIE offrono ai settori industriali a valle l’imprescindibile valore aggiunto dell’innovazione. Grazie alle nostre tecnologie siamo stati in grado di spingere l’acceleratore dell’innovazione, rivolgendo lo sguardo ai mercati esteri, seppur con risorse sempre più scarse e limitando gli investimenti agli ambiti veramente strategici.”
“In questi ultimi anni i settori ANIE si sono profondamente trasformati. Le imprese sono oggi più flessibili e competitive, capaci di intercettare con rapidità i driver del cambiamento” – ha precisato il Presidente di Confindustria ANIE – “Il nuovo mondo che gli operatori industriali hanno immaginato, per fronteggiare le forti pressioni concorrenziali e ridare slancio alla crescita, deve essere un mondo smart. Le aziende ANIE possono rispondere con le loro tecnologie alle richieste di ‘intelligenza’ provenienti da un mondo molto variegato, che spazia dalle costruzioni ai trasporti, dal mercato elettrico a quello energetico, e perfino alla sanità e all’istruzione. In questo senso, la compagine associativa che mi onoro di rappresentare si configura nel panorama italiano come una vera e propria Casa delle Tecnologie”.
“L’innovazione tecnologica trova una delle principali applicazioni negli investimenti in infrastrutture, che hanno un ruolo chiave nella crescita del Paese” – sostiene il Presidente di Confindustria ANIE – “Non possiamo ignorare l’effetto moltiplicatore che origina dagli investimenti infrastrutturali, soprattutto se l’ammodernamento del parco esistente viene ripensato con criteri innovativi. Per questo è fondamentale guardare con crescente attenzione alla manutenzione delle strutture già esistenti.
Occorre investire nella messa a norma e adeguamento delle reti infrastrutturali, delle abitazioni civili, degli edifici pubblici e di interesse pubblico, valorizzando l’importante contributo offerto dalla filiera industriale nazionale”.
“La strada che deve essere tracciata per riportare l’economia italiana in un percorso di sviluppo” – conclude il Presidente Gemme – “deve certamente avvalersi di obiettivi e strumenti innovativi, puntare sugli investimenti di lungo periodo, con una rinnovata politica industriale che privilegi il valore e le eccellenze delle nostre imprese. Questo percorso di cambiamento deve collocare al centro l’industria e l’innovazione, i veri pilastri della crescita.”
Si rimanda alla pagina dedicata all'evento per scaricare l'indagine ANIE, le presentazioni e gli interventi video della Giornata.
Federazione ANIE, con 1.289 aziende associate e circa 450.000 occupati, rappresenta i settori più strategici e avanzati nell’ambito dell’industria manifatturiera italiana, con un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro nel 2011 (di cui 28 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti a Federazione ANIE investono mediamente in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato annuo.
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