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ANIE Automazione presenta l’Osservatorio tecnico economico dell’automazione 2014

L’Automazione cresce nel 2013 e si conferma come importante fattore di innovazione e competitività per l’industria

 ANIE Automazione è l’associazione italiana più rappresentativa nel campo dell’automazione di fabbrica e di processo, potendo contare tra i suoi membri la quasi totalità delle principali aziende operanti nel settore.
Come ogni anno in occasione della manifestazione fieristica SPS IPC Drives Italia, in programma alla Fiera di Parma dal 20 al 22 maggio, ANIE Automazione presenta l’Osservatorio Tecnico-Economico.
Il documento, distribuito in formato digitale, contiene le più recenti guide tecniche realizzate dall’associazione, le testimonianze dei principali attori del mondo dell’automazione e un corposo inserto con i dati del settore. Quest’anno il focus dell’Osservatorio è dedicato a Industria 4.0 ovvero la quarta rivoluzione industriale che nasce con l’introduzione dei concetti di Internet delle Cose e dei Servizi e introdurrà nei processi industriali manifatturieri importanti innovazioni nelle attività di ingegnerizzazione, nell’impiego dei materiali, lungo la catena di fornitura e in generale nella gestione di tutto il ciclo di vita del prodotto.

I dati di settore sono stati presentati dal Presidente di ANIE Automazione – Ing. Giuliano Busetto – che ha dichiarato: “Il 2013 è stato un anno interlocutorio dove comunque il settore dell’automazione industriale ha ricominciato a crescere. Per l’anno in corso siamo ottimisti in quanto i numeri di ordinato e fatturato dei primi mesi sono piuttosto incoraggianti. L’automazione resta una componente fondamentale per innovare i processi produttivi e per consentire alle aziende italiane di rimanere competitive nel mercato globale”.

Nel 2013, in Italia il fatturato delle imprese fornitrici di componenti e sistemi per l’automazione industriale è stato pari a circa 3,7 miliardi di euro con una crescita del 4% rispetto al 2012.
La domanda estera ha continuato a fornire un contributo positivo alla crescita del comparto. Nel 2013 le esportazioni di tecnologie per l’automazione hanno segnato un incremento annuo del 3,7 per cento (+2,8% l’analoga variazione nel 2012). Sull’evoluzione di comparto si è riflessa positivamente anche la tenuta delle esportazioni indirette(tra esportazioni dirette e indirette si arriva a coprire oltre il 60% del fatturato totale), grazie alla capacità degli operatori a valle di cogliere opportunità nei mercati più dinamici. Fra i mercati che hanno fornito un più ampio sostegno alla tenuta delle esportazioni di comparto si annoverano Medio Oriente e Asia orientale. In quest’ultima area ha mostrato una elevata vitalità il mercato cinese, divenuto nel 2013 quinto Paese di sbocco delle tecnologie italiane.
La debolezza della domanda interna ha continuato a riflettersi anche sulle importazioni di tecnologie per l’automazione (-2,1 per cento nel 2013).

Nel 2014 le aziende di ANIE Automazione prevedono una crescita del settore che potrebbe attestarsi attorno al 7%. Le prospettive di crescita sono legate a segnali incoraggianti sia per la domanda interna, che da alcuni mesi ha dato segni di ripresa dopo diversi cicli negativi, sia dalle esportazioni che si prevedono in forte aumento verso Paesi come gli Stati Uniti, Medio Oriente e Asia.
ANIE Automazione, con i suoi Gruppi rappresenta, sostiene, e tutela le aziende operanti nei seguenti comparti: Azionamenti Elettrici; Componenti e Tecnologie per la misura e il controllo; HMI-IPC-SCADA; Meccatronica; PLC-I/O; Telecontrollo, Supervisione e Automazione delle Reti; Telematica applicata a Traffico e Trasporti; UPS – Gruppi Statici di Continuità, Processo Industriale.

Federazione ANIE, con oltre 1.200 aziende associate e circa 425 mila occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 63 miliardi di euro (di cui 29 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti a Federazione ANIE investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.