anie componenti elettronici tra i relatori della prima giornata del sesto meeting oecd informal exchange network

ANIE Componenti Elettronici tra i relatori della prima giornata del sesto meeting OECD Informal Exchange Network

L'evento ha visto il coinvolgimento di policy maker, tra cui il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e rappresentanti del mondo industriale, accademico e sindacale.

ANIE Componenti Elettronici tra i relatori della prima giornata del sesto meeting OECD Informal  Exchange Network che si è svolta ad Agrate lo scorso 18 giugno.

Il Presidente di ANIE Componenti Elettronici Cosimo Musca: “la partecipazione dell’Associazione si è dimostrata una grande opportunità, visto il coinvolgimento di policy maker, tra cui il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e rappresentanti del mondo industriale, accademico e sindacale. L’Associazione ha fornito un contributo molto apprezzato alla discussione del Semiconductor Informal Exchange Network.”

L’agenda della giornata è stata molto fitta e ricca di spunti rispetto alle tematiche trattate, dall’andamento del mercato, al superamento delle attuali frontiere tecnologiche, agli sforzi verso la progettazione e produzione di chip più sostenibili, alle competenze.

Proprio su quest’ultimo aspetto si è concentrato il contribuito di ANIE Componenti Elettronici con l’intervento del Vice Presidente Alessandro Matera nella sessione convegnistica Semiconductor skills, durante la quale si è discusso dell’evoluzione delle competenze nel campo dei semiconduttori, compresi i profili chiave e le professioni più richieste. I relatori hanno inoltre puntato a suggerire come si può incoraggiare lo sviluppo delle competenze necessarie per l’ecosistema dei semiconduttori.

Matera ha dichiarato: “Forte la sensibilità e l’impegno dell’Associazione rispetto ai temi della formazione e skill mismatch. C’è una continua collaborazione con Federazione ANIE per sviluppare iniziative verso le scuole superiori che facciano comprendere quanto l’elettronica incida sulla vita di tutti i giorni e lo sviluppo di percorsi alternativi all’Università per creare profili altamente qualificati e fortemente ricercati dall’industria. Le aziende, dal canto loro, devono rendere la loro offerta più attrattiva per i profili STEM di cui sono alla ricerca. Il mondo del lavoro è infatti andato incontro a radicali mutamenti negli ultimi anni: lo smart working, una maggiore attenzione all’equilibrio lavoro-vita privata,  la formazione e la possibilità di affrontare una crescita lavorativa hanno assunto nel tempo una maggiore importanza. L’offerta delle aziende deve quindi tenere in attenta considerazione le aspettative soprattutto delle nuove generazioni.”