ANIE Confindustria: lo Sblocca Italia non sia l’ennesima occasione persa
ll Presidente Gemme: “Servono cure choc, non annunci flop. Primo passo per la ripresa delle costruzioni: la stabilizzazione dell’ecobonus”
Milano, 3 Settembre 2014 – “ANIE Confindustria ripone grande fiducia nel Decreto Sblocca-Italia, ma purtroppo dobbiamo constatare che la traduzione delle idee originarie in pratica è, al momento, del tutto insufficiente: 10 miliardi di euro, a fronte dei 43 inizialmente annunciati, costituiscono un fondo davvero esiguo – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria. – Ci aspettavamo una vera e propria scossa al Sistema Paese e invece abbiamo ottenuto, con le attuali coperture, solo briciole.”
“Lo Sblocca Italia contiene una serie di titoli assolutamente condivisibili: dallo sblocco dei cantieri alla semplificazione delle procedure edilizie, dalla rottamazione delle case a bassa prestazione energetica alla liberalizzazione dei lavori domestici, ma non è abbastanza – continua il Presidente Gemme. – Il settore delle costruzioni necessita di provvedimenti immediati, uno su tutti la stabilizzazione delle aliquote di ecobonus e bonus ristrutturazione. Secondo le indiscrezioni che circolano in queste ore, infatti, la stabilizzazione del bonus 65% slitterà alla Legge di Stabilità per il 2015, mentre il bonus 50% è ancora a rischio e si paventa l’abbassamento automatico dello sgravio di dieci punti percentuali per il prossimo anno. Ma non bisogna dimenticare che gli interventi in materia di efficientamento energetico e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente si sono rivelati avere una doppia valenza, di elemento anticongiunturale da un lato e di saving energetico dall’altro.”
“Vogliamo dare ancora fiducia a questo esecutivo – conclude il Presidente Gemme, – anche se non è ancora riuscito a mettere in atto quegli strumenti in grado di far tornare l’Italia attrattiva per gli investitori, di riportare le fabbriche nel Paese, crearne di nuove e contribuire ad abbattere l’attuale tasso di disoccupazione del 12%. Solo individuando le priorità di intervento, lo Sblocca Italia può non essere una occasione sprecata.”