ANIE Confindustria plaude per le modifiche al DL Energia
Il 23-Gennaio-2024ANIE accoglie con favore lo stop al contributo annuo da 10 euro/kW posto a carico dei titolari di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW.
In merito alle modifiche al DL Energia, ANIE Confindustria accoglie con favore lo stop al contributo annuo da 10 euro/kW posto a carico dei titolari di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW. La Federazione aveva già evidenziato dallo scorso novembre gli impatti negativi che un tale provvedimento avrebbe avuto sulla sostenibilità finanziaria degli investimenti in nuovi impianti e quindi su cittadini ed imprese.
L’emendamento, fortemente voluto da ANIE che ha lavorato in sinergia con i relatori del provvedimento, i deputati della Commissione Ambiente e delle Attività Produttive della Camera ed il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è finalizzato a mitigare l’impatto sul mercato di tale disposizione.
Positivo anche il parere sulla riformulazione dell’art. 9 che permette una simmetria informativa a tutti gli stakeholder tramite il nuovo portale di Terna sulla programmazione efficiente delle infrastrutture della rete elettrica di trasmissione nazionale, in coordinamento con lo sviluppo degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e dei sistemi di accumulo di energia.
“Esprimiamo soddisfazione – ha dichiarato Filippo Girardi, Presidente di ANIE Confindustria – per la riformulazione dell’art.4 del decreto, che elimina un onere che avrebbe avuto un impatto negativo sull’intera industria nazionale, oltre che sulle imprese del settore energetico. Il testo integrale del provvedimento – prosegue Girardi – dovrebbe aiutare l’Italia nel lungo percorso di avvicinamento ai target di decarbonizzazione contenuti nella nuova bozza del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Sullo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro Paese – conclude Girardi – permangono tuttavia difficoltà nello sblocco degli iter autorizzativi e nell’attuazione dei provvedimenti attuativi per la finalizzazione degli investimenti.”