ANIE: le nuove rotte dell’export mondiale
Dinamiche, innovative e pronte a investire nell’export e nell’internazionalizzazione: è questo l’identikit delle piccole e medie imprese aderenti ad Anie Confindustria
Milano, 25 Maggio 2015 – La sesta edizione dell’Osservatorio PMI di Anie Confindustria scatta una fotografia delle imprese associate sull’andamento economico del secondo semestre del 2014 e sulle previsioni del prima metà del 2015. I dati mostrano come le imprese elettroniche ed elettrotecniche stiano facendo da traino al “rinnovamento” del sistema produttivo italiano.
L’industria elettrotecnica ed elettronica italiana, oggi, con 29 miliardi di esportazioni, 410.000 addetti e investimenti medi annui in ricerca e sviluppo pari al 4% del fatturato totale, è seconda in Europa per dimensione del fatturato totale (56 miliardi di euro).
In uno scenario macroeconomico incerto, in cui i contorni della crisi e della ripresa appaiono ancora non ben definiti, le piccole e medie imprese elettrotecniche ed elettroniche mostrano rispetto alla media settoriale un cauto ottimismo. Nel secondo semestre del 2014, quasi il 50% delle imprese del campione ha segnalato un incremento del fatturato totale rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre circa il 35% ha indicato una diminuzione. Per la prima volta dall’inizio dell’indagine nel secondo semestre del 2014 circa il 45% delle imprese del campione ha indicato nel confronto annuo un incremento anche del fatturato interno. Un’analoga quota continua invece a segnalarne una riduzione.
A favorire la competitività delle aziende italiane, rileva l’Osservatorio PMI di Anie, saranno, quest’anno, un mix di fattori come la svalutazione dell’euro, i bassi tassi di interesse, l’evoluzione del prezzo del petrolio, la ripresa degli Stati Uniti e la crescita di alcuni Paesi emergenti. Fra questi fattori un elemento rilevante potrebbe essere rappresentato dall’evoluzione del cambio Euro/Dollaro. Per il 34,3% delle PMI di ANIE che hanno preso parte all’indagine l’evoluzione del cambio Euro/Dollaro influenzerà moderatamente l’andamento dell’export aziendale (gli effetti saranno molto rilevanti per il 16,4% delle imprese). Fattori endogeni: la creatività (design, Italian lifestyle), l’innovazione (di prodotto e, sempre più, di processi produttivi), e l’export, saranno gli ingredienti che consentiranno alle imprese di crescere sui mercati, perché il Made in Italy ha grande appeal e permette di essere sfruttato dalle aziende come volano di crescita.
L’Osservatorio evidenzia come, in riferimento alla domanda estera, la metà delle PMI (il 50%) prevede nel primo semestre del 2015 un aumento del fatturato seguendo l’ottimismo che le imprese hanno avuto già nella seconda parte del 2014, dove oltre il 44% delle aziende ha incrementato il proprio fatturato rispetto allo stesso periodo del 2013. Alcune indicazioni di recupero caratterizzano anche il fatturato interno per cui, nella prima metà del 2015, il 36,7% delle aziende del campione stima un aumento seguendo l’andamento avuto nella seconda parte del 2014.
“Le PMI rappresentano il dna del nostro Paese con competenze fatte di innovazione e qualità – sottolinea Claudio Gemme, Presidente di Anie Confindustria. – L’eccellenza dei prodotti Made in Italy è riconosciuta a livello globale; l’Italia è ormai affermata come fornitore di beni strumentali ad alto valore aggiunto. Pur in uno scenario ancora incerto in cui i contorni della crisi e della ripresa appaiono ancora non definiti le imprese Anie non si sono rassegnate: dall’indagine presso i nostri soci è emerso che l’industria elettrotecnica ed elettronica continua a distinguersi nel panorama nazionale per una spiccata propensione al cambiamento e all’innovazione. La forte componente tecnologica delle aziende della Federazione è pervasiva in tutti i settori industriali e dunque le soluzioni tecnologiche che sanno esprimere garantiscono, e sapranno garantire ancora di più in futuro, vantaggi competitivi per tutti”.
Le aziende Anie, rileva lo studio, sono ben consapevoli che per continuare ad essere competitive sul mercato l’innovazione è imprescindibile. L’Osservatorio mette in luce come le leve strategiche di sviluppo per le PMI di Anie Confindustria saranno anche quest’anno fondamentali. Il 25% delle imprese intervistate ritiene lo sviluppo di nuove tecnologie indispensabile per sostenere crescita, il 17% delle aziende ritiene strategico lo sviluppo di nuovi canali distributivi, seguito dallo sviluppo della componente service (il 15%).
Export e Internazionalizzazione sono le attività su cui Anie si concentrerà quest’anno. L’Osservatorio evidenzia come i mercati stimati a maggiore potenziale di crescita quest’anno saranno nell’area europea Spagna, Francia, Gran Bretagna e Polonia; nell’area africana Marocco, Algeria e Sudafrica; nell’area asiatica Corea, Arabia Saudita, Cina e India; nell’area americana, oltre agli Stati Uniti, Brasile, Cile e Canada.
Fra le principali modalità di internazionalizzazione per le imprese associate ad Anie Confindustria si annoverano la stipula di accordi commerciali in loco, l’avvio di joint venture, l’apertura di uffici di rappresentanza, siti produttivi e filiali commerciali estere. Non stupisce, allora, che l’export manager sia tra le figure professionali più ricercate nel comparto, una figura richiesta da un quinto delle aziende associate. Pur in uno scenario internazionale molto volatile, il canale estero continua a fornire un significativo sostegno alla crescita settoriale. Oltre la metà delle PMI di ANIE che hanno preso parte all’indagine (51,6%) stima per il 2015 nel suo complesso un aumento dell’export rispetto al 40,6% delle aziende che stima una stabilità nelle esportazioni.
“L’export, di questi tempi, assume sempre di più una valenza strategica per la salute delle nostre aziende. La nostra Federazione – aggiunge Gemme – da sempre aiuta le sue aziende a trovare i necessari spazi di collaborazione economica e tecnologica con partner stranieri di livello. La strategia Anie per le attività internazionali 2015 sarà quella di dare unità al messaggio promozionale del ricco sistema di tecnologie che la nostra Federazione raggruppa. “Le nostre direttrici saranno molteplici – conclude Gemme – e si svilupperanno sia in direzione orizzontale, attraverso missioni, workshop e fiere rivolte in maniera trasversale a tutte le aziende, sia in verticale, con focus specifici su singoli comparti Anie. Il nostro programma sarà poi declinato seguendo le aree geografiche nel complesso a più alto potenziale di sviluppo: Medio Oriente e Nord Africa, Africa Sub-Sahariana, Sud-Est Asiatico e America Latina. Per raggiungere questi obiettivi, andremo a presentare le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche sfruttando il fattore che le accomuna tutte: l’eccellenza tecnologica”.
In questo contesto macroeconomico, il programma 2015 delle attività internazionali di Anie Confindustria sarà ancora più ricco di appuntamenti: sono in totale 32 quelli in calendario. Le missioni imprenditoriali di interesse trasversale saranno 10, distribuite in quattro continenti. Quattro, invece, le missioni dedicate a comparti specifici dei settori ANIE. Le partecipazioni fieristiche, infine, saranno in totale 13, oltre a 5 iniziative di incoming di delegazioni estere coordinate da ICE-Agenzia provenienti da Algeria, Arabia Saudita, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Iran in occasione di Expo. Dal 2009 al 2014, Anie ha promosso 32 missioni imprenditoriali, 15 partecipazioni fieristiche, 5 workshop internazionali, per un totale di 32 Paesi con oltre 500 aziende partecipanti. Solo lo scorso anno le missioni imprenditoriali sono state ben 12, con 5 partecipazioni fieristiche e 2 workshop internazionali proposti anche in collaborazione con ICE-Agenzia e le sue sedi nel mondo, GSE-Progetto Corrente ed enti fieristici.