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Confindustria | ZES per il Mezzogiorno: potente leva di politica industriale

Il 28-Settembre-2023

Il “disegno strategico" alla base della creazione delle otto Zes per il rilancio del Mezzogiorno.

È stato pubblicato sulla GURI il Decreto Legge 19 Settembre 2023 n. 124 (c.d. Decreto Sud) recante “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese nonchè in materia di immigrazione”.

A partire dal 1° gennaio 2024, viene istituita la Zona economica speciale per il Mezzogiorno, la c.d. “ZES unica”, che ricomprende i territori delle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e che sostituirà le attuali otto Zone economiche speciali istituite nei territori del Mezzogiorno.

La ZES unica avrà un sistema di governance individuato in una Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (PCM) alla quale sono attribuite di funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio della ZES unica. Inoltre, è prevista l’istituzione di una nuova Struttura di missione sempre presso la PCM, alle dirette dipendenze del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, con una durata di 3 anni. La Struttura dovrà fornire supporto all’Autorità politica delegata in materia di ZES per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo e di predisposizione e aggiornamento del Piano strategico ZES e delle attività necessarie a prevenire tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.

Ricordiamo che per Zona economica speciale (ZES) si intende una zona delimitata del territorio dello Stato nella quale l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa. In particolare, all’interno della nuova ZES unica, le aziende potranno beneficiare di diverse tipologie di vantaggi, quali la previsione di un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e il riconoscimento, fino al 2026, di un credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 per l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive.

Confindustria sottolinea l’importanza delle attuali otto ZES come catalizzatrici di sviluppo per tutto il Sud Italia, secondo un approccio basato su un’analisi accurata del contesto, che mira a risolvere le criticità dei territori ed a valorizzarne le potenzialità e di cui si auspica la conferma anche nell’ambito delle strategie ed interventi che saranno definiti per la nuova ZES Unica. In particolare, Confindustria ritiene che la riforma appena approvata dal Governo possa indubbiamente rappresentare un passo in avanti, ma che a tali fini sarà necessario che siano fatti investimenti significativi in infrastrutture, per collegare non solo i poli logistici, di trasporto e produttivi delle attuali otto ZES , ma anche altre aree e mettere così vasti territori del Sud in rete, auspicando di poter dare il proprio contributo nella adozione del piano di sviluppo della ZES Unica.

Ricordiamo che il DL Sud è entrato in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta avvenuta il 19 Settembre scorso e che dovrà comunque essere convertito in legge dal Parlamento entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione.

Per il testo del Decreto Legge si rimanda alla pagina dedicata