Fumagalli (ANIE Assoascensori) al think thank Re Mind: Digitale, accessibilità e sicurezza per la ripresa
Il Presidente di ANIE Assoascensori Angelo Fumagalli ha partecipato all’evento organizzato da Re Mind Filiera Immobiliare “Milano: emergenza Covid-19 e la città che vorrei”.
Milano è pronta a ripartire: il vaccino, nel 2021, è il primo passo per una ripresa non solo sanitaria ma anche economica, culturale, politica e sociale. Milano come prossima città olimpica, una smart city, un comune da “buona pratica”, traino ed esempio per le altre realtà nazionali ed europee. Ci si chiede, dunque, quale sia la visione dell’amministrazione comunale per il futuro attuale e per il post-emergenza; se i temi di salubrità negli edifici si limitino al covid-19; se, ancora, possano l’edilizia e l’immobiliare sostenibili rappresentare una soluzione. La risposta risiede tutta nel confronto di idee tra pubblico e privato per la ripresa.
Le tematiche appena citate sono state argomento di discussione nell’incontro organizzato venerdì scorso 22 gennaio dall’associazione “Re Mind Filiera Immobiliare”. All’evento ha partecipato anche il Presidente di ANIE Assoascensori Angelo Fumagalli il quale ha posto l’accento su quanto siano importanti il digitale, l’accessibilità e la sicurezza per la ripresa.
Tre gli aspetti chiave evidenziati:
- Milano è al centro della ripresa e dello sviluppo della città intelligente;
- l’utilizzo degli edifici si sta trasformando: è necessario un profondo recupero per aumentarne fruibilità e comfort, fattibile grazie all’ innovazione tecnologica su ampia scala;
- ascensori e scale mobili sono al centro della trasformazione urbana della mobilità: tecnologia già oggi disponibile per intervenire su un parco installato vetusto e rendere gli edifici più accessibili, più sicuri e connessi digitalmente.
Di seguito le sue dichiarazioni: “Negli ultimi anni Milano ha rappresentato l’esempio virtuoso della città che cambia, sempre più verticale e interconnessa, con una forte capacità di essere inclusiva, sicura e sostenibile. In una sola parola: una città Europea, città che negli ultimi 12 mesi ha dovuto però sviluppare un’importante fattore – la resilienza – all’interno del proprio tessuto economico e sociale. Milano è polo aggregante di una vasta area densamente popolata e deve fungere da motore della ripresa e dello sviluppo della “città intelligente”, facendo leva su nuove esigenze che normalmente emergono in anticipo rispetto ad altri territori. Nello specifico, le abitazioni, normalmente nate come bene rifugio, si stanno trasformando anche in luogo di lavoro o aula scolastica. Nessuno si augura che questo continui nel tempo in modo così marcato, ma di certo le abitazioni devono essere ridisegnate per tener conto di questo utilizzo complementare, superando tutti i limiti di ambienti non adeguatamente connessi, confortevoli e sicuri. In questo nuovo contesto, in cui gli spostamenti si riducono, anche la mobilità all’interno degli edifici cambia, con ascensori e scale mobili al centro di una nuova “rivoluzione urbana”. Se ci focalizziamo sul Vecchio Continente, anche se la pandemia potrebbe rallentare alcuni fenomeni di concentrazione urbana, d’altra parte non fa che accelerare la necessità di rendere le nostre città nel loro insieme accessibili e sicure, considerando che l’invecchiamento della popolazione non si arresta e impone nuovi standard abitativi e architettonici. Ecco perché non si può ormai più differire la decisione di investire su di un parco installato fra i più numerosi al mondo – circa 1 milione di impianti – ma anche fra i più obsoleti, con più del 50% degli impianti con oltre 30 anni di operatività e con il primo decreto che fissava basilari standard di accessibilità risalente al lontano 1989. L’obiettivo della rigenerazione urbana, oggetto di chiari indirizzi a livello europeo, non può prescindere dagli interventi di adeguamento degli impianti che complementino le attività di efficientamento energetico sugli involucri delle strutture. Riteniamo che le agevolazioni fiscali messe a disposizione dal Governo italiano – attraverso il Superbonus del 110% debbano estendere gli interventi trainati a tutti i pacchetti tecnologici che aumentano il valore di un edificio, rendendolo più accessibile, sicuro e infine ‘connesso’. Intervenire sugli impianti elevatori dà infatti oggi la possibilità agli utilizzatori di usufruire di interfacce intelligenti, touchless, sicure, per una migliore esperienza di viaggio; allo stesso tempo, il controllo remoto degli impianti permette ai fornitori di servizi di supportare la normale manutenzione preventiva on site con tecniche predittive atte ad aumentare la disponibilità degli impianti per gli utilizzatori stessi. Eccoci, quindi, nella smart city e nel building 4.0 con ascensori intelligenti e connessi! Facciamo di Milano il pilota di questa rivoluzione”.