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DL Sicurezza energetica: presentate le osservazioni di ANIE

Il 12-Gennaio-2024

Presentate alle Commissioni Ambiente ed Attività Produttive della Camera le osservazioni in merito al DL Sicurezza Energetica in un’ottica sinergica tra mondo produttivo e istituzionale.

ANIE ha presentato alle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera le sue osservazioni in merito al DL Sicurezza Energetica in un’ottica sinergica tra mondo produttivo e istituzionale.

Nel complesso ANIE esprime un generale apprezzamento per il provvedimento, poiché contribuisce a intercettare tutte e tre le dimensioni rilevanti dell’energia, ossia la decarbonizzazione, la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti, in linea con con quanto proposto dalla Federazione.

Il Decreto, infatti, prevede una serie di disposizioni che impattano su tutta l’industria nazionale, oltre che le imprese attive nel settore energetico, che ANIE valuta positivamente e che certamente supporteranno il sistema-paese in vista dei futuri obiettivi di decarbonizzazione. In primis, l’articolo 1 che mira a rendere le imprese energivore più competitive promuovendo la realizzazione di impianti a fonte rinnovabile attraverso il meccanismo dell’electricity release, oltre che l’articolo 7 che contempla disposizioni in materia di stoccaggio geologico di CO2, soluzione che supporterebbe i settori manifatturieri hard to abate.

Nonostante gli aspetti positivi contenuti nel Decreto, ANIE esprime profonda preoccupazione per le disposizioni introdotte dall’articolo 4, che istituisce un Fondo di compensazione e di riequilibrio ambientale, allo scopo di incentivare nelle regioni l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili e l’adozione di misure per la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile.

I produttori di energia a fonte rinnovabile proprietari di impianti di potenza superiore a 20 kW verseranno nel fondo un contributo di 10 €/kW per tre anni a partire dal 1° gennaio 2024. Tale misura colpirà tutti i comparti del settore delle fonti rinnovabili ad eccezione del geotermoelettrico e dell’idroelettrico. Si ritiene, pertanto, che tale disposizione possa avere un impatto negativo sulla sostenibilità finanziaria degli impianti a fonte rinnovabile, tra cui eolico e fotovoltaico, le tecnologie con cui si prevede di traguardare gli obiettivi al 2030.

Ricadute negative si avranno complessivamente sull’aumento dei costi dell’energia rinnovabile nel nostro Paese, in contrasto con gli obiettivi del provvedimento. Per tale ragione ANIE ritiene opportuno porre l’attenzione sull’opportunità di sopprimere tale previsione normativa, o di revisionarla, in maniera tale da mitigare gli effetti negativi che avrà sulla filiera delle rinnovabili.

Per approfondimenti si rimanda al documento presentato alla Camera e al Comunicato Stampa