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15 aprile 2013 – Il Vendor Rating in Italia: stato dell'arte e modelli operativi

ANIE a confronto con la committenza. Il Direttore Portaluri: un’opportunità per le nostre aziende

Milano, 15 aprile 2013 – ANIE Confindustria ha tenuto un incontro con la committenza, Enel, Terna, Eni ed RFI per un confronto sul tema del Vendor Rating, alla luce dei risultati della ricerca promossa dall’Università Tor Vergata di Roma, a cui hanno collaborato, tra gli altri, Anie, aziende private e la società di consulenza KPMG.


La ricerca aveva per oggetto “Il Vendor Rating in Italia: stato dell’arte e modelli operativi” e l’obiettivo di analizzare in che modo le imprese italiane utilizzano sistemi di valutazione delle performance dei fornitori, definendo quindi un modello di riferimento sia a livello di singola categoria merceologica che a livello globale.


Dalla ricerca è emerso che le logiche di Vendor Rating adottate nelle aziende nazionali manifatturiere e di servizio sono molto eterogenee. Le applicazioni di Vendor Rating sono in gran parte di recente introduzione, vengono utilizzate principalmente nelle aziende con fatturato di fascia alta o altissima e le sue metodologie vengono infine definite prevalentemente nell’ambito della Direzione Acquisti.


Lo studio ha evidenziato come l’adozione di logiche di valutazione più omogenee potrebbe essere vantaggiosa sia per la committenza che per i fornitori, specie se applicata lungo l’intera ‘supply chain’, includendo cioè gli eventuali subfornitori e subappaltatori che risultano spesso comuni alle varie committenze.


La ricerca ha provveduto quindi a definire un modello di riferimento unico per il Vendor Rating a livello di categoria merceologica e globale e ad identificare un “albero” tipico di valutazione, con riferimento alla qualità tecnica della fornitura – aspetto a cui le aziende Anie sono molto sensibili -, alla qualità commerciale (relativa all’iter di gestione dell’acquisto) e alla qualità amministrativa (relativa in particolare al processo di fatturazione), a cui possono essere aggiunti, per specifici ambiti merceologici, le aree della sicurezza e dell’impatto ambientale e sociale.


“ANIE Confindustria ha appoggiato fin da subito il progetto di ricerca – ha dichiarato l’Avvocato Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di ANIE Confindustria –. Da sempre sosteniamo che nella valutazione della fornitura debba incidere non solo il prezzo, ma soprattutto la qualità del prodotto, intesa come qualità tecnica, grado di innovazione, sicurezza, attenzione ambientale. E ciò vale a maggior ragione per le aziende italiane di elettronica ed elettrotecnica che Anie rappresenta e che sono ad alto valore tecnologico e ad alto indice di innovazione”. 


“In questo senso la ricerca e il dibattito con le importanti realtà imprenditoriali che hanno preso parte allo studio – ha concluso l’Avvocato Portaluri – hanno fatto emergere il vendor rating come un’opportunità per le aziende, che attraverso la valutazione e l’analisi delle criticità possono effettuare prestazioni sempre più performanti e in linea con le esigenze dei committenti, arrivando ad una sempre maggiore professionalizzazione dei rapporti di fornitura e di quanti lavorano nell’ambito dell’acquisto e fornitura di prodotti e servizi”.


Federazione Anie, con oltre 1.200 aziende associate e circa 450.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro (di cui 28 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad Anie Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia

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