3° Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2022
Il database nazionale raggiunge solidità e rappresentatività statistica, trasformandosi in un supporto sostanziale alla pianificazione di ristrutturazioni energetiche per decarbonizzare il parco edilizio esistente.
Presentato in data 3 novembre il 3° Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici realizzato da ENEA e dal Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI).
Le analisi presentate nel Rapporto si basano sulle informazioni provenienti dagli APE emessi nel 2021 da 18 Regioni e 2 Province Autonome presenti sul Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica SIAPE (oltre il 95% degli Enti Locali intervistati), per un totale di quasi 1.300.000 attestati, con un incremento del 20% rispetto alla base dati dell’anno precedente. L’incremento dimostra come il sistema di acquisizione delle informazioni stia progressivamente andando a regime, consolidando l’archivio centralizzato per trasformarlo nello strumento su cui basare le future scelte di politica energetica.
Il 17,5% degli APE sono stati emessi in Lombardia (17,5%), segue il Lazio con il 10,6% e il Veneto con l’8,8%.
La distribuzione per classe energetica conferma come oltre la metà dei casi siano caratterizzati da prestazioni energetiche carenti (quasi il 60%) ma il confronto tra 2020 e 2021 evidenzia una riduzione della percentuale di immobili nelle classi energetiche F e G di circa il 2%, soprattutto in favore di quelle A4-B (+1,5%), riprendendo la tendenza positiva riscontrata nel quadriennio 2016-2019, poi interrotta nel 2020.
La suddivisione tra destinazione d’uso residenziale e non residenziale degli immobili censiti dagli APE emessi nel 2021 è rispettivamente dell’87,6% e 12,4%. Gli ospedali e le attività sanitarie (E.3), le attività ricreative (E.4) e gli alberghi (E.1(3)) sono le categorie che presentano le più elevate percentuali di immobili nelle classi energetiche migliori (A4-B), comprese tra il 26% e il 30%.
Circa l’85% degli APE emessi nel 2021 è stato redatto per passaggi di proprietà e locazioni, il 3% per le nuove costruzioni, il 4% per le riqualificazioni energetiche e il 2,5% per le ristrutturazioni importanti; ricadono in queste ultime tre categorie le percentuali maggiori di immobili ad alte prestazioni in quanto tenute a rispettare la recente normativa in ambito energetico, sia nella riduzione del fabbisogno energetico, che nella copertura dello stesso tramite fonti energetiche rinnovabili.